ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/03118

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 342 del 23/06/2010
Abbinamenti
Atto 5/03108 abbinato in data 01/07/2010
Atto 5/03142 abbinato in data 01/07/2010
Firmatari
Primo firmatario: MOTTA CARMEN
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 23/06/2010


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE 24/06/2010
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 01/07/2010
Stato iter:
01/07/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 01/07/2010
Resoconto BERTOLASO GUIDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 01/07/2010
Resoconto MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 24/06/2010

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 01/07/2010

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 01/07/2010

DISCUSSIONE IL 01/07/2010

SVOLTO IL 01/07/2010

CONCLUSO IL 01/07/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-03118
presentata da
CARMEN MOTTA
mercoledì 23 giugno 2010, seduta n.342

MOTTA. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:
nel corso della notte tra il 15 e il 16 giugno 2010 si sono verificate sulla provincia di Parma, in particolare nei territori dei comuni compresi all'interno di un quadrilatero delimitato a sud dalla via Emilia, a nord dal fiume Po, ad est dall'asta del fiume Taro e ad ovest dal Torrente Ongina (lungo i confini provinciali con la provincia di Piacenza), intense precipitazioni a carattere di rovescio che hanno messo in crisi l'intero sistema idraulico minore provocando esondazioni diffuse e numerosi danneggiamenti alle strutture e infrastrutture pubbliche, alle attività produttive e agricole, ai privati;
le analisi idrologiche sulle precipitazioni registrate dagli strumenti di rilevamento pluviometrici hanno confermato che l'evento ha raggiunto intensità tali da avere tempi di ritorno di 120 anni per la pioggia oraria e 200 anni per quella cumulata in 6 ore;
la pioggia cumulata nelle 12 ore ha raggiunto mediamente valori pari a 150 millimetri, un sesto delle precipitazioni medie annue della zona (900 millimetri);
le abbondanti precipitazioni hanno rapidamente messo in crisi l'intero reticolo idrografico minore (canali e rii), con numerose esondazioni per sormonti e rotture dei corpi arginali, provocando allagamenti estesi a campi, infrastrutture viarie, strutture pubbliche e private, oltre a numerose abitazioni;
su una superficie totale dell'area colpita pari a circa 33.000 ettari (nei comuni di Busseto, Fidenza, Fontanellato, Fontevivo, Polesine, San Secondo, Soragna, Zibello), oltre 4.300 ettari sono stati interessati da allagamenti, circa il 13 per cento del territorio interessato;
fin dalle prime ore della mattinata del 16 giugno si sono attivati tutti gli organi preposti a fronteggiare l'emergenza: Protezione civile, servizi d'emergenza della provincia, dei comuni, del Consorzio di bonifica P.se, dell'Agenzia interregionale per il fiume Po, del servizio tecnico di bacino degli affluenti del Po e vigili del fuoco;
la provincia, inoltre, si è da subito adoperata per coordinare le azioni e raccogliere i dati al fine di stilare un primo censimento dei danni: il quadro emerso ha evidenziato la forte fragilità idraulica di un territorio fortemente antropizzato e urbanizzato, caratterizzato da un fitto reticolo di canali, rii e nodi idraulici non più in grado di smaltire volumi di tale portata;
gravi emergenze hanno interessato strade provinciali con la conseguente limitazione o interruzione del traffico per gli elevati battenti d'acqua sul manto stradale: sono state interrotte le strade provinciali SP10 di Cremona, SP11 di Busseto, SP12 di Soragna, SP44 San Secondo-Fontanellato, SP47 di Fontevivo, SP50 di Carzeto, SP59 di Diolo, SP63 di Cannetolo, SP91 di Samboseto. Sono stati inoltre evidenziati fenomeni franosi sul rilevato stradale di accesso al sovrappasso della galleria artificiale TAV sulla SP11;
tra i maggiori danni al reticolo dei canali si riscontrano i sormonti, con danneggiamento del corpo arginale, lungo numerosi tratti del cavo Fossaccia Scannabecco nel comune di Fontanellato, oltre alla tracimazione del canale Ramazzone e conseguente allagamento del centro abitato di Fontanellato che ha interessato la casa di cura Cardinal Ferrari, rimasta priva di alimentazione elettrica con possibili rischi per i degenti. Ingenti sono stati i danni alle apparecchiature della struttura;
nei centri urbani si sono manifestati numerosi allagamenti anche per effetto di rigurgiti delle reti fognarie messe in crisi, mentre notevoli problemi si sono registrati per allagamenti prolungati anche nei giorni successivi l'evento, per la rottura degli argini lungo il canale Fossa Parmigiana nel comune di Busseto, gravato da un lento deflusso di piena;
a causa del lento defluire delle acque, dovuto ad una scarsa pendenza del terreno, ampie aree dei comuni rivieraschi (Polesine P.se e Zibello) risultano tuttora allagate a distanza di giorni con la conseguente compromissione di gran parte dei raccolti. La prolungata inibizione del corpo arginale di numerosi canali ha provocato, inoltre, il collassamento dello stesso in diversi tratti, compromettendo anche la futura irrigazione nei mesi di luglio e agosto 2010;
le problematiche emerse furono in parte già riscontrate in occasione degli eventi alluvionali del maggio e giugno 2007, durante i quali si evidenziarono analoghe criticità sul reticolo idrografico. Allora le piogge furono, però, di intensità notevolmente inferiore (tempo di ritorno di circa 10 anni);
dalla disamina dei danni è emersa la necessità di attivare interventi urgenti e di somma urgenza per un importo di circa 9.000.000 di euro relativi in particolare al ripristino delle opere idrauliche e delle infrastrutture danneggiate;
il Presidente della regione Vasco Errani, su richiesta del presidente della provincia di Parma Vincenzo Bernazzoli, ha firmato la richiesta al Presidente del Consiglio dei ministri di dichiarazione dello stato di emergenza ai sensi dell'articolo 5 della legge n. 225 del 1992 -:
se il Ministro interrogato abbia acquisito ulteriori informazioni relative all'eccezionale evento alluvionale che ha colpito la provincia di Parma nei giorni 15 e 16 giugno 2010;
se il Ministro interrogato intenda attivarsi al fine di sostenere la richiesta dello stato di emergenza avanzata dal presidente della regione Emilia-Romagna, impegnandosi al contempo al reperimento delle risorse necessarie per gli interventi di somma urgenza, per il ristoro dei danni subiti dalle attività produttive, agricole e dai cittadini, e per la pianificazione degli interventi strutturali necessari a prevenire le conseguenze legate al determinarsi di questi eccezionali eventi atmosferici.
(5-03118)
Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

EMILIA ROMAGNA

EUROVOC :

amministrazione locale

comune

condizioni atmosferiche

inondazione

protezione civile

raccolta dei dati

rete stradale

rete viaria

sistemazione idraulica

stato d'emergenza