ALESSANDRI e RAINIERI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:
nelle giornate del 15 e 16 giugno 2010 si sono verificati nella parte occidentale della Regione Emilia Romagna eccezionali nubifragi di particolare intensità, con precipitazioni di oltre 150 millimetri di pioggia cumulata in 9 ore (paragonabile alla media dei tre mesi primaverili e ad un quinto della media annuale per la zona), che hanno provocando diverse interruzioni e danneggiamenti alle infrastrutture pubbliche essenziali e danni ai soggetti privati e alle attività produttive;
si è trattato di eventi i cui tempi di ritorno possono essere stimati in 120 anni per la pioggia oraria ed in 200 anni per la cumulata in 6 ore;
il quantitativo di pioggia in oggetto si è riversato su un'area di oltre 600 chilometri quadrati andando ad impattare sul reticolo idraulico minore, sui centri abitati e sulle superfici agrarie;
l'area maggiormente interessata dagli eventi calamitosi è stata la provincia di Parma, dove i nubifragi hanno colpito pesantemente i comuni compresi tra la via Emilia, il torrente Ongina ai confini con la provincia di Piacenza, il fiume Po ed il fiume Taro. Trattasi in particolare, dei comuni di Fontanellato, Fontevivo, Fidenza, Busseto, Roccabianca, Polesine, Zibello, San Secondo, Sissa, Soragna e in parte Noceto;
dai sopralluoghi effettuati si sono riscontrati rotture di argini, estese tracimazioni di canali e rii e rigurgiti dalle reti fognarie, diffusi allagamenti a strade provinciali e comunali, abitazioni, insediamenti produttivi e coltivazioni. Le esondazioni hanno anche provocato vasti allagamenti delle aree agricole con gravi danni alle colture;
sono stati già attuati interventi di somma urgenza, attivati sia dall'agenzia regionale di protezione civile, sia dalla provincia, dai comuni e dal consorzio di bonifica Parmense per un importo stimato in queste prime fasi di circa 500 mila euro. Una prima sommaria valutazione delle necessità finanziarie per la gestione della prima emergenza e la rimozione dei pericoli incombenti ammonta a 8 milioni di euro;
a seguito di questi avvenimenti, il presidente della regione Emilia Romagna, il 21 giugno 2010, ha firmato la richiesta al Presidente del Consiglio dei ministri di dichiarazione dello stato di emergenza, ai sensi dell'articolo 5 della legge n. 225 del 1992, per i territori della provincia di Parma colpiti dagli eventi alluvionali dei giorni 15 e 16 giugno 2010;
una ricognizione provvisoria delle conseguenze dell'evento eccezionale di cui trattasi fanno emergere serie criticità per il territorio interessato, con situazioni emergenziali riguardanti, in particolare:
l'interruzione della viabilità per allagamento nelle strade provinciali 63 in Località Cannetolo di Fontanellato e 11 in località Paroletta e Mezzadri, dove i ponti stradali sulla Fossaccia Scannabecco sono andati in pressione sormontando gli argini delle suddette arterie viarie;
l'interruzione della strada provinciale 91 presso Samboseto;
gli allagamenti del sottopasso strada provinciale 12, Trena AV-TAV a Soragna e sottopasso strada provinciale 47, ferrovia Milano-Bologna a Fontevivo;
l'interruzione per allagamento della strada provinciale 50;
i cedimenti diffusi delle scarpate stradali di recente realizzazione;
il cedimento del terrapieno del sovrappasso della TAV in località Fontanellato;
si sono avuti danni anche nel piacentino dove a Pontenure si è abbattuta una tromba d'aria, che ha provocato seri danni ad insediamenti industriali e civili abitazioni;
per fare fronte alle emergenze provocate dall'evento alluvionale del 15 e 16 giugno è necessario un concorso finanziario del Governo commisurato all'entità dei danni accertati ed in maniera da permettere la realizzazione degli interventi immediatamente cantierabili e ad ogni modo non inferiore a circa 10 milioni di euro, salvo l'erogazione di ulteriori risorse da verificare in corso d'opera -:
quali informazioni possa riferire in merito all'evento alluvionale che ha colpito i territori della provincia di Parma e più in generale la parte occidentale della regione Emilia Romagna durante i giorni del 15 e 16 giugno 2010;
se non intenda assegnare con la massima urgenza alla regione Emilia Romagna le risorse finanziarie dalla stessa richieste sulla base di una prima stima dei danni, ai sensi dello stato di emergenza dichiarato il 21 giugno 2010 e quali ulteriori somme possa trasferire per fare fronte in maniera esaustiva al ripristino funzionale delle opere danneggiate ed al ristoro dei danni subiti dai cittadini e delle attività produttive.
(5-03108)