GHIZZONI. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:
ai sensi dell'articolo 1, comma 647, della legge finanziaria per il 2007 (legge n. 296 del 2006), in attesa della riforma dello stato giuridico dei ricercatori universitari, il Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, con proprio decreto da emanare entro il 31 marzo 2007, sentiti il Consiglio universitario nazionale (CUN) e la CRUI, disciplina le modalità di svolgimento dei concorsi per ricercatore, banditi dalle università successivamente alla data di emanazione del predetto decreto ministeriale, con particolare riguardo alle modalità procedurali ed ai criteri di valutazione dei titoli didattici e dell'attività di ricerca, garantendo celerità, trasparenza e allineamento agli standard internazionali. Il successivo comma 648 prevede che, al fine di consentire il reclutamento straordinario di ricercatori, il decreto di cui al comma 647 definisce un numero aggiuntivo di posti di ricercatore da assegnare alle università e da coprire con concorsi banditi entro il 30 giugno 2008. Il comma 650 ha stabilito che all'onere derivante dalle disposizioni del comma 648 si provvede nel limite di 20 milioni di euro per l'anno 2007, di 40 milioni di euro per l'anno 2008 e di 80 milioni di euro a decorrere dall'anno 2009;
con la nota dicembre 2008, numero di protocollo 1813, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, direzione generale per l'università, ha ripartito fra le università italiane la quota relativa alla seconda tranche dello stanziamento citato (attualmente risultano distribuiti 1026 posti);
in base ad una analisi dei bandi pubblicati sul sito web del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca risulta che oltre 200 posti della suddetta tranche risultano tuttora non banditi -:
se il Ministro non ritenga necessario, trascorsi oramai diciotto mesi dalla ripartizione dei fondi, fornire dati certi sugli stanziamenti delle cosiddette «quote Mussi» non ancora utilizzate e sulle motivazioni che hanno condotto gli atenei a non bandire i posti di codesto reclutamento straordinario;
se ritenga di fissare un termine per l'utilizzo degli stanziamenti delle cosiddette «quote Mussi» e come intenda procedere per la restituzione al Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca delle quote che gli atenei non intendono utilizzare e per la loro redistribuzione ad altre università per la medesima finalità.(5-03080)