GATTI, GHIZZONI e DE PASQUALE. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:
l'informatica studia «i procedimenti effettivi di elaborazione (e memorizzazione, trasmissione, eccetera) dell'informazione. Contribuisce alle scienze con concetti propri, quali la nozione di effettività, quella di complessità computazionale, quella di gerarchia di astrazione. Condivide con altre scienze lo studio delle tecniche risolutive di determinati problemi (il problem solving). Fare problem solving significa decomporre, ristrutturare, risolvere sottoproblemi e ricomporre, poi, le loro soluzioni. L'informatica, e questo è un suo importante contributo originale, mette a disposizione strumenti linguistici progettati affinché ciò sia possibile e, per quanto possibile, semplice. Cioè evocativo, sintetico, economico. Inoltre, studia le somiglianze tra i problemi e le loro soluzioni, dando così gli strumenti utili per la costruzione di soluzioni efficienti e robuste» (Simone Martini, professore ordinario di informatica, Alma Mater Studiorum, Università di Bologna. Intervento al congresso didamatica, Roma, aprile 2010);
l'importanza dell'apprendimento e la specificità dell'insegnamento dell'informatica sembrano non essere adeguatamente valutate dal Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca (Miur), poiché sia nel «Regolamento recante l'accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento di istruzione secondaria», approvato dal Consiglio dei Ministri in prima lettura il 12 giugno 2009 e ancora in corso di definizione, il quale entrerà in vigore nell'anno 2011-2012, sia nella fase transitoria prevista per il prossimo anno scolastico, lo stesso Ministero ha effettuato scelte che appaiono gravemente pregiudizievoli per gli abilitati all'insegnamento dell'informatica;
con la nota numero 1348 del 21 aprile 2010, il Miur, ha infatti pubblicato le tabelle per l'assegnazione alle varie classi di concorso degli insegnamenti del primo anno e del biennio, per la prossima stagione scolastica, con la quale si stabilisce che l'insegnamento dell'informatica: nei bienni degli istituti tecnici settore economico indirizzo turismo e degli istituti professionali indirizzo servizi commerciali è attribuito ai soli docenti diplomati di trattamento testi (ex stenografia e dattilografia - classi di concorso A075 e A076); nei bienni degli istituti tecnici settore economico indirizzo finanza e marketing e nei bienni degli istituti professionali, a seconda dei vari indirizzi, è assegnato, oltre che agli abilitati in informatica, anche agli abilitati in elettronica, matematica e fisica e trattamento testi; nel primo anno degli istituti tecnici settore tecnologico, è assegnato, oltre che agli abilitati in informatica, anche agli abilitati in elettronica; nel primo anno dei licei scientifici, opzione scienze applicate, è assegnato, oltre che agli abilitati in informatica, anche agli abilitati in elettronica, matematica, matematica e fisica;
il regolamento predetto, invece, esclude gli abilitati in informatica dall'insegnamento nei licei scientifici (opzione scientifico-tecnologica ora ridenominata «scienze applicate» dai regolamenti relativi alla revisione degli assetti ordinamentali del secondo ciclo) a vantaggio degli abilitati all'insegnamento dell'elettronica e dell'elettrotecnica, e assegna l'insegnamento dell'informatica anche agli abilitati elettronici ed elettrotecnici nel primo anno di tutti gli indirizzi degli istituti tecnici - settore tecnologico e nel biennio degli istituti professionali;
le scelte del Miur, a parere delle interroganti, sembrano frutto di una mancanza di consapevolezza della rilevanza dell'insegnamento dell'informatica, troppo spesso confuso con il semplice insegnamento dell'uso del computer, al punto da danneggiare gli abilitati all'informatica; questi, infatti, oltre a essere esclusi da alcune classi di concorso e a dover condividere l'insegnamento della «propria» materia con altre classi di concorso, non usufruiscono del trattamento di reciprocità: un'insegnante di matematica o di elettronica potrà infatti insegnare informatica, mentre l'abilitato in informatica per potere insegnare, ad esempio, matematica dovrà prima ottenere la specifica abilitazione, nonostante nel proprio curriculum universitario possa vantare esami di fisica, analisi, algebra e geometria;
si deve aggiungere la preoccupazione riguardante il fatto che nel prossimo anno scolastico, data la riduzione delle ore di matematica, elettronica e telecomunicazioni, attuata dal Miur, molto probabilmente agli insegnanti abilitati in queste materie saranno assegnate le ore di informatica, a scapito degli abilitati in informatica, allo scopo di consentir loro il recupero delle ore perse. Nel piano nazionale d'informatica si era scelto di affidare l'insegnamento della materia ai docenti di matematica, con l'obiettivo di dare ampia diffusione alla cultura informatica. Le scelte che vengono effettuate sembrano non tener conto del fallimento di questa esperienza -:
se non ritenga di rivedere le scelte relative al riordino delle classi di concorso, sia nella fase transitoria prevista per l'anno scolastico 2010-2011, sia nel «Regolamento recante l'accorpamento delle classi di concorso a cattedre e a posti di insegnamento di istruzione secondaria», in vigore dall'anno scolastico 2011-2012, che, secondo le interroganti, non riconoscono pienamente la professionalità degli insegnanti abilitati in informatica.
(5-03018)