RENATO FARINA. -
Al Ministro dell'interno, al Ministro per la pubblica amministrazione e l'innovazione.
- Per sapere - premesso che:
la signora Ivana Lodovici ha contratto matrimonio in Napoli con il signor De La Rosa;
il cognome del marito, cittadino americano, è stato trascritto nei pubblici registri napoletani come «Denarosa», così come risultava da un certificato di nascita americano;
il cognome del signor De La Rosa, nel passaporto e nella carta di identità risulta a tutti gli effetti essere De La Rosa (tre parole distinte);
sopravvenendo il divorzio dei suddetti signori, tale atto in America è stato registrato (correttamente) a nome di «De La Rosa»;
il comune di Napoli non accetta la trascrizione degli atti a questo nome per incongruenza dei nominativi, e ha pertanto richiesto alla signora Lodovici una modifica della sentenza americana di divorzio per poter registrare l'atto in Italia. Ma cambiare la sentenza di divorzio per fare apparire il cognome «Denarosa» è impossibile perché la Corte americana ha confermato che il documento presentato all'atto del divorzio è stato la carta d'identità (e non il certificato di nascita) per cui non c'è stato nessun errore a cui dover rimediare;
il consolato è al corrente della situazione e comprende che si tratta della stessa persona;
non è nella volontà del suddetto De La Rosa o Delarosa, che dir si voglia, provvedere alla facilitazione di questa pratica burocratica per la ex moglie, ed essendo chiaramente identificato come persona concernente gli eventi, a prescindere da equivoci ortografici;
tutto questo non appare compatibile con i criteri della buona amministrazione -:
se tutto ciò risulti vero;
se i Ministri non ritengano di provvedere affinché possano essere applicati dagli uffici di Napoli logica e buonsenso così da evitare inghippi burocratici che ostacolano la vita della signora Lodovici, impedendo di fatto il riconoscimento del suo status di persona libera da vincoli matrimoniali. (5-02856)