RAMPI. -
Al Ministro della giustizia, al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:
presso il carcere di massima sicurezza di Novara è attualmente in atto uno stato di agitazione degli agenti di polizia penitenziaria: le rappresentanze sindacali denunciano condizioni di lavoro fortemente critiche, dovute a carenza di personale, a sovraffollamento della popolazione carceraria, a relazioni lavorative problematiche;
le organizzazioni provinciali SAPPE, OSAPP, CGIL, CISL, UIL, riunitesi in data 19 aprile 2010, a seguito di un'assemblea unitaria hanno chiesto l'avvicendamento del direttore e del comandante;
il 20 aprile 2010 si è tenuto un incontro tra organizzazioni sindacali, direzione, provveditore regionale ed è stato fissato un nuovo incontro per il 27 aprile 2010;
il 21 aprile scorso due agenti di polizia penitenziaria sono stati aggrediti da un detenuto e ricoverati al pronto soccorso dell'ospedale di Novara;
il giorno successivo, sempre per mano dello stesso detenuto, si è verificata un'ulteriore aggressione, questa volta ai danni del comandante del reparto che ha riportato la frattura dei legamenti del ginocchio;
l'aggressore, ora trasferito nel carcere di Alessandria, secondo quanto si apprende da fonti giornalistiche, sarebbe stato affetto, da molto tempo, da un fortissimo mal di denti non curato a causa dell'assenza del medico specialista;
per il prossimo 29 aprile 2010 è prevista una manifestazione degli agenti di polizia penitenziaria davanti alla sede della prefettura di Novara;
la popolazione carceraria, nella casa circondariale di massima sicurezza novarese, è attualmente composta da 140 detenuti ordinari e 72 detenuti sottoposti al regime 41-bis e vi prestano servizio 225 agenti di polizia penitenziaria;
ogni cella, delle dimensioni di 18 metri quadrati circa, ospita una media di sette detenuti;
la somma dei fattori suesposti, anche alla luce dei recenti, gravissimi accadimenti, connota la situazione del carcere novarese quale una vera e propria emergenza -:
quali iniziative il Governo intenda adottare al fine di ripristinare condizioni di normalità nel carcere di massima sicurezza di Novara;
se i Ministri competenti non ritengano di dovere intervenire con urgenza per ripristinare all'interno dell'istituto di pena novarese le necessarie condizioni di sicurezza, per garantire corrette relazioni lavorative e il ritorno ad un clima il più possibile sereno, e al fine, altresì, di assicurare la fruizione dei diritti stabiliti dal nostro ordinamento per i detenuti e per i lavoratori del carcere. (5-02811)