MARCHIONI. -
Al Ministro della salute, al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
secondo i dati Eurispes 2010, sono oltre 11 milioni i cittadini che fanno ricorso ai medicinali omeopatici;
tutto il comparto produttivo, che sviluppa un fatturato complessivo di oltre 300 milioni di euro, risulta di fatto paralizzato dal 1995: a quella data risale infatti la possibilità ultima di immettere sul mercato nuovi farmaci omeopatici;
l'interrogante sottolinea inoltre che fino al 1995 i farmaci omeopatici rimanevano sul mercato grazie ad «autorizzazioni» e non grazie alla normale procedura di registrazione delle specialità farmaceutiche;
a questa situazione avrebbe dovuto porre fine la direttiva europea sui farmaci (2004/27CE), recepita dal nostro Paese con decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219. La direttiva armonizza in tutta Europa il mercato farmaceutico e si pone l'obiettivo, grazie alla presenza di alcuni articoli riferiti al prodotto omeopatico, di regolamentare il settore del medicinale omeopatico;
nel succitato decreto legislativo gli articoli dedicati ai medicinali omeopatici sono l'articolo 16 (procedura semplificata di registrazione), l'articolo 17 (contenuto della domanda di registrazione semplificata), l'articolo 18 (medicinali omeopatici a cui non si applica la procedura semplificata di registrazione), l'articolo 19 (comunicazioni in ambito comunitario), l'articolo 20 (disposizione transitoria sui medicinali omeopatici; estensione della disciplina ai medicinali antroposofici);
nel marzo 2009, l'Agenzia italiana per il farmaco, a conclusione di un tavolo di lavoro tecnico costituito su richiesta del Ministro della salute, pur con grave ritardo sui tempi previsti dalla direttiva europea, ha pubblicato le linee guida a cui le aziende devono attenersi per la presentazione della documentazione di qualità dei prodotti omeopatici, ma le stesse non sono state pubblicate in Gazzetta Ufficiale;
l'Italia rappresenta il terzo mercato europeo dopo Francia e Germania e sono centinaia i posti di lavoro che le aziende garantirebbe se potessero mettere in commercio nuove specialità e inoltre, oltre ad un rilevante danno all'economia del nostro Paese, ad essere penalizzati sono i milioni di utilizzatori o pazienti e le migliaia di medici che ormai fanno dell'omeopatia un caposaldo per la cura delle più svariate patologie -:
quali urgenti iniziative i Ministri intendano adottare per dare finalmente attuazione alle norme sui medicinali omeopatici, di cui al decreto legislativo 24 aprile 2006, n. 219.(5-02802)