ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02658

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 299 del 16/03/2010
Firmatari
Primo firmatario: BECCALOSSI VIVIANA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 16/03/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
CATANOSO GENOESE FRANCESCO DETTO BASILIO CATANOSO POPOLO DELLA LIBERTA' 16/03/2010
NOLA CARLO POPOLO DELLA LIBERTA' 16/03/2010
BELLOTTI LUCA POPOLO DELLA LIBERTA' 16/03/2010
DI CATERINA MARCELLO POPOLO DELLA LIBERTA' 16/03/2010
DIMA GIOVANNI POPOLO DELLA LIBERTA' 16/03/2010
TADDEI VINCENZO POPOLO DELLA LIBERTA' 16/03/2010


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 16/03/2010
Stato iter:
16/03/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 16/03/2010
Resoconto BECCALOSSI VIVIANA POPOLO DELLA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 16/03/2010
Resoconto BUONFIGLIO ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 16/03/2010
Resoconto BECCALOSSI VIVIANA POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 16/03/2010

SVOLTO IL 16/03/2010

CONCLUSO IL 16/03/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-02658
presentata da
VIVIANA BECCALOSSI
martedì 16 marzo 2010, seduta n.299

BECCALOSSI, CATANOSO, NOLA, BELLOTTI, DI CATERINA, DIMA e TADDEI. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:

il piano di riorganizzazione e razionalizzazione delle articolazioni territoriali del Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura (CRA), deliberato ai sensi dell'articolo 24 dello statuto dal Consiglio di amministrazione, previo parere del Consiglio dei dipartimenti, è stato approvato con decreto ministeriale in data 22 marzo 2006 dall'allora Ministro delle politiche agricole e forestali, sentito il parere della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome, prevedendo una nuova struttura costituita da 15 centri e 32 unità di ricerca;

successivamente, il Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura (CRA) ha iniziato un percorso di verifica delle proprie strutture, anche in attuazione dell'articolo 4-sexiesdecies del decreto-legge n. 171 del 2008, convertito dalla legge n. 205 del 2008, che prevede il riordino degli enti di ricerca;

il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, in considerazione del fatto che è in fase avanzata la procedura di rinnovo degli organi di amministrazione (il Consiglio dei ministri del 28 ottobre 2009 ha provveduto alla designazione del nuovo presidente) ha opportunamente invitato l'Ente a sottoporre il nuovo disegno di razionalizzazione al nuovo Consiglio di amministrazione;

in data 29 ottobre 2009 il Consiglio di amministrazione uscente, nonostante le raccomandazioni di cui sopra, ha adottato il progetto di razionalizzazione delle strutture con delibera n. 49 del 2009. A breve verrà adottata dallo stesso Consiglio uscente una nuova proposta che prevede delle modifiche alla precedente;

il progetto di razionalizzazione verrebbe adottato in disapplicazione delle disposizioni dettate dall'articolo 7 del decreto legislativo n. 454 del 1999 e degli articoli 20, 21 e 24 dello Statuto;

il Piano verrebbe adottato in assenza del parere vincolante del Consiglio dei dipartimenti (unico organo scientifico dell'Ente), senza tuttavia procedere alla preventiva e necessaria indagine conoscitiva finalizzata ad accertare le reali esigenze di distribuzione «equilibrata» delle strutture di ricerca dell'Ente sul territorio e il ruolo svolto dalle stesse nel campo della ricerca scientifica e della sperimentazione;

il nuovo progetto di razionalizzazione prevede la chiusura di molte strutture di ricerca su tutto il territorio nazionale;

la chiusura di queste sedi, in molte regioni d'Italia, oltre a determinare un immotivato squilibrio territoriale della ricerca in agricoltura, comprometterebbe le finalità della riforma del CRA e determinerebbe il depauperamento del patrimonio storico culturale dell'Ente;

la chiusura di tali sedi appare in palese contrasto con l'esigenza di valorizzare i sistemi di gestione sostenibile degli ambienti agroalimentari; ad esempio, la chiusura dell'unità di ricerca per le produzioni enologiche nel Lazio concorrerebbe a determinare il mancato sviluppo delle attività di ricerca sulle tecniche di vinificazione per la valorizzazione delle produzioni enologiche, con specifico riferimento alla coltivazione delle vite ed alla produzione dei vini dell'Italia centrale, in totale controtendenza agli indirizzi dati dal Ministro per tale settore agricolo, anche alla luce dei brillanti risultati conseguiti a livello internazionale in tale produzione, momento di orgoglio dell'agricoltura italiana;

del resto, la chiusura delle sopraindicate sedi risulta di fatto già intenzionalmente attivata dal momento che i bandi di concorso per l'assunzione di 81 ricercatori presso il CRA non prevedono l'indicazione della sede di lavoro, nascondendo in realtà la volontà di non voler promuovere iniziative idonee a valorizzare ed attivare il piano di riorganizzazione vigente;

il 19 febbraio 2010 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un bando per 41 posti di ricercatore, più altrettanti posti in via di pubblicazione, nei quali risultano assenti alcune lauree ammissibili alla selezione. I requisiti di ammissione sono troppo permissivi: in assenza del dottorato di ricerca potrebbero partecipare anche soggetti che abbiano fatto attività comparabile ai tre anni di dottorato e, in particolare, chi ha svolto attività di ricerca ai sensi dell'articolo 63, comma 4, del Contratto collettivo nazionale del lavoro del 21 febbraio 2002, coloro i quali abbiano svolto la medesima attività all'estero o abbiano collaborato al CRA attraverso forme diverse (assegni, borse);

la giustificazione data nel bando della mancata indicazione delle sedi di lavoro - che saranno decise a conclusione dell'iter di valutazione delle domande - è che non è possibile indicare le sedi in quanto è in corso la riorganizzazione dell'Ente (ma nei fatti il direttore generale ha proposto e fatto approvare al Consiglio di amministrazione già nell'ottobre 2009 il proprio progetto di razionalizzazione);

appare di fatto assurdo che l'Ente non sia in grado di stabilire oggi quali sono e dove si collocano le proprie reali esigenze di ricerca;

inoltre, la mancata indicazione delle sedi rischia di essere oggetto di critiche da parte di chi potrebbe ritenere che tale decisione nasconda la volontà di fare l'interesse di pochi piuttosto che dell'Ente -:

quali iniziative intenda intraprendere il Ministro nei confronti del Consiglio per la ricerca e sperimentazione in agricoltura e, in particolare, quali iniziative intenda assumere per impedire che si proceda a quelli che agli interroganti appaiono arbitrari processi di riorganizzazione delle strutture di ricerca dell'Ente, senza aver posto in essere tutte le iniziative necessarie ad attuare il piano di riorganizzazione già esistente, in mancanza di valutazioni ufficiali circa i risultati conseguiti dalle strutture che si intendono sopprimere o trasformare e ciò in evidente violazione delle disposizioni di legge sopraindicate, le quali espressamente impongono di procedere a processi di riorganizzazione «in ragione delle esigenze di equilibrata distribuzione delle stesse sul territorio e della loro specifica competenza scientifica».(5-02658)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

consiglio d'amministrazione

luogo di lavoro

patrimonio architettonico

patrimonio culturale

politica agricola

politica ambientale

politica forestale

ricerca e sviluppo

settore agricolo

vinificazione

viticoltura