ROSSOMANDO. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:
in data 18 gennaio 2010 presso la regione Piemonte, alla presenza dell'assessore all'istruzione e formazione professione G. Pentenero, del direttore all'istruzione, formazione professionale e lavoro dottor L. Albert, dell'assessore all'istruzione della città Torino, dottor Borgogno, delle organizzazioni sindacali, CISL Scuola, CGIL, UIL Scuola e SNALS, delle Confcooperative Piemonte, Legacoop Piemonte, dell'Anci Piemonte, dell'Asapi e dell'Andis si è riunito il tavolo così composto per esaminare la nota del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca, Direzione generale per la politica finanziaria e il bilancio, prot. n. 0009537 del 14 dicembre 2009, avente ad oggetto «Indicazioni riepilogative per il programma annuale delle Istituzioni scolastiche per l'anno 2010»;
il tavolo si è concentrato sulle ripercussioni che il provvedimento in esame, se applicato, potrebbe provocare in 165 scuole del Piemonte, relativamente ai servizi di pulizia e di sorveglianza;
giova ricordare che l'affidamento a cooperative sociali di tipo B nella regione Piemonte ha una lunga e complessa storia e i contratti in essere hanno origine dal 1997. Infatti, la città di Torino e le principali città dell'area metropolitana scelsero di affidare alle cooperative sociali B la pulizia e sorveglianza dei servizi scolastici con un doppio intento: favorire l'inserimento lavorativo di persone svantaggiate attraverso le cooperative sociali ai sensi della legge n. 381 del 1991 e della legge regionale n. 18 del 1994 e offrire opportunità di servizi qualificati alle istituzioni scolastiche;
è una scelta che ha permesso di realizzare in ogni scuola l'inserimento lavorativo di persone disabili, provenienti da situazioni di disagio sociale e di altre fasce deboli del mercato del lavoro (donne sole con figli, persone con bassa scolarità, over 50 disoccupati e altri) producendo e consolidando negli anni buoni risultati;
la riduzione del 25 per cento delle prestazioni (servizio) disposta dal provvedimento in questione provocherebbe un aumento della disoccupazione e contestualmente un peggioramento dei servizi essenziali nelle scuole, quali la vigilanza, la sicurezza, l'igiene e il supporto alle direzioni didattiche, tanto che in alcuni casi sarebbero compromessi i livelli minimi di sicurezza e di igiene;
questa riduzione di fondi si aggiunge al progressivo taglio di risorse umane e finanziarie previsto dal piano programmatico di cui all'articolo 64 del decreto-legge n. 112 del 2008 convertito dalla legge n. 133 del 2008;
tale situazione è ulteriormente aggravata nella regione Piemonte dal mancato compimento della procedura di gara avviata nel 2005 a livello nazionale; questo fatto ha comportato la proroga dei contratti in essere e il mancato adeguamento dei costi del servizio fermi dal 1999, nonostante che nel frattempo siano intervenuti due rinnovi del contratto collettivo nazionale del lavoro di settore;
con la suddetta circolare, inoltre, si invitano le scuole ad inserire nell'aggregato Z (disponibilità da programmare) i «residui attivi» di competenza del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca. Questa indicazione oltre a non essere corretta sul piano formale è impossibile da applicare per ragioni sostanziali. Si tratta di spese obbligatorie già liquidate negli anni passati (per supplenze, esami di Stato o per spese comunque obbligatorie) quando le scuole hanno anticipato dalla «cassa» fondi provenienti da altri finanziamenti rispetto ai quali aspettano da anni il rimborso -:
se ed in che modo sia stato effettivamente verificato l'impatto delle riduzioni dei servizi già in atto in termini di impoverimento dei servizi resi all'utenza scolastica, ma anche sul fronte occupazionale con la totale destabilizzazione delle fasce più deboli di lavoratori, che fino ad oggi hanno trovato un utile ed ottimale collocazione sociale e professionale lavorativa;
se il Ministro - date le gravi conseguenze che si determinerebbero dall'applicazione della nota prot. n. 0009537 del 14 dicembre 2009 - non ritenga necessaria la revoca immediata delle disposizioni inerenti alla spesa per i contratti di fornitura per i servizi di pulizia ed altre attività ausiliarie, e il contestuale suo rifinanziamento a salvaguardia del diritto allo studio e del servizio scolastico. (5-02519)