ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02483

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 283 del 16/02/2010
Firmatari
Primo firmatario: BOBBA LUIGI
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/02/2010


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 12/02/2010
Stato iter:
07/07/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 07/07/2011
Resoconto SAGLIA STEFANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 07/07/2011
Resoconto BOBBA LUIGI PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 16/02/2010

DISCUSSIONE IL 07/07/2011

SVOLTO IL 07/07/2011

CONCLUSO IL 07/07/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-02483
presentata da
LUIGI BOBBA
martedì 16 febbraio 2010, seduta n.283

BOBBA. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro lavoro e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

in data 11 dicembre 2008 l'interrogante ha presentato l'interrogazione n. 4-01866 sulla difficile e non trasparente situazione della cartiera Ermolli di Crevacuore;

in data 9 giugno 2009 il sottosegretario di Stato, Adolfo Urso, nel rispondere all'interrogazione faceva presente: «Non si può, inoltre, nascondere come, fin dall'ammissione della società Cartificio Ermolli alla procedura di amministrazione straordinaria, lo stabilimento di Crevacuore presentasse delle criticità, tanto che la Direzione del Ministero dello sviluppo economico, competente per materia, aveva più volte ribadito delle perplessità in ordine alla fattibilità economica-finanziaria del progetto di piena ripresa produttiva dello stabilimento di Crevacuore. Tuttavia, le manifestazioni di interesse pervenute alla procedura per tale stabilimento avevano fatto propendere per l'approvazione del programma di cessione anche per la sede di Crevacuore, così come proposto dal commissario straordinario.»;

lo stesso sottosegretario sottolineava inoltre che: «Gli stessi commissari, su richiesta del competente ufficio della Direzione generale del Ministero dello sviluppo economico, precisavano che solo dagli organi di stampa erano venuti a conoscenza delle difficoltà attuali dello stabilimento di Crevacuore, potendosi solo ipotizzare che esse fossero derivate dall'aggravamento della crisi del settore cartario. Crisi che ha indotto la proprietà a scelte industriali sulle quali, essendo scaduto il cosiddetto biennio di garanzia, la procedura non può attualmente interferire.»;

in questi giorni gli 85 lavoratori della cartiera di Crevacuore, che attendono la definizione della loro situazione da parte della dirigenza da circa due anni, hanno occupato lo stabilimento, anche in seguito ad uno smantellamento, effettuato di notte tramite tir, durante il quale sono stati trasferiti macchinari e attrezzature essenziali alla produzione, come dimostrato da un sopralluogo successivo;

dai mezzi di stampa si è appreso che, sempre in queste ultime settimane, la cartiera è stata soggetta anche a furti, che hanno comportato la sottrazione di materiali quale il rame, ma anche documenti dagli uffici;

lo stabilimento rischia di diventare una scatola vuota, non più appetibile per eventuali compratori e, a tal proposito, la regione Piemonte conferma che vi sono alcuni imprenditori del settore interessati all'acquisto dello stabilimento a seguito di una valutazione del valore di mercato dello stesso;

da quanto risulta, l'assessore regionale Andrea Bairati, ha scritto al presidente della GeCart, Stefano Ciani, titolare della società che gestisce diverse cartiere, tra cui quella di Crevacuore, per sollecitarlo a confermare la volontà di vendita onde poter trattare con i possibili acquirenti, unici in grado di garantire un futuro all'azienda e ai suoi dipendenti;

ad oggi il proprietario non solo non ha chiarito la propria situazione relativa allo smantellamento, ma non ha neppure dichiarato la sua volontà riguardo ad una possibile vendita, visto che, approfittando della cessazione di un ramo di azienda, ha ottenuto la cassa integrazione guadagni straordinaria in deroga fino al 13 dicembre 2010;

sembra evidente all'interrogante che la crisi economica, anche del settore cartario, non sia la causa effettiva di una gestione aziendale quantomeno non trasparente e che sfrutta ammortizzatori sociali, quali la cassa integrazione guadagni straordinaria, per investire in altre attività, vista la recente acquisizione di altra cartiera ad Ascoli da parte dello stesso proprietario e che pone in essere, tramite cessazione di ramo d'azienda, una strategia di progressive esternalizzazioni;

è altresì evidente che il trasferimento dei macchinari possa essere considerato quantomeno illecito, in quanto possono essere trasferiti in altra sede solo i materiali già lavorati e le materie prime;

il sottosegretario Urso nel concludere la risposta all'interrogazione 4-01866 precisava: «Il Ministero dello sviluppo economico continuerà a monitorare l'evolvere della vertenza, relativa alla Cartiera Ermolli, e resta disponibile, ove richiesto dalle parti, ad aprire un tavolo di confronto.» -:

se i Ministri interrogati intendano procedere alla convocazione urgente di un tavolo, al quale partecipino il titolare della GeCart, signor Stefano Ciani e l'amministratore delegato, signor Giuseppe Tobia, la regione Piemonte, la provincia di Biella, i sindacati e le rappresentanze dei lavoratori, al fine di verificare le reali intenzioni del proprietario, e valutare l'opportunità e l'urgenza della cessione di un'azienda che potrebbe essere ancora produttiva e che peraltro costituisce il più importante e antico insediamento industriale della Val Sessera. (5-02483)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

cassa integrazione

cessazione d'attivita'

gestione d'impresa

impresa in difficolta'

industria della carta e della pasta di legno

materia prima

rappresentanza del personale

rilancio economico

ripresa economica

stabilimento

sviluppo economico

trasferimento d'impresa