ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02453

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 279 del 08/02/2010
Abbinamenti
Atto 5/02355 abbinato in data 18/02/2010
Atto 5/02397 abbinato in data 18/02/2010
Atto 5/02446 abbinato in data 18/02/2010
Firmatari
Primo firmatario: VICO LUDOVICO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/02/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 05/02/2010
BELLANOVA TERESA PARTITO DEMOCRATICO 05/02/2010
FRONER LAURA PARTITO DEMOCRATICO 05/02/2010
MURER DELIA PARTITO DEMOCRATICO 05/02/2010
GINEFRA DARIO PARTITO DEMOCRATICO 05/02/2010
BORDO MICHELE PARTITO DEMOCRATICO 05/02/2010
GRASSI GERO PARTITO DEMOCRATICO 05/02/2010
SERVODIO GIUSEPPINA PARTITO DEMOCRATICO 05/02/2010
CAPANO CINZIA PARTITO DEMOCRATICO 05/02/2010


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 05/02/2010
Stato iter:
18/02/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 18/02/2010
Resoconto PIZZA GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 18/02/2010
Resoconto VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 08/02/2010

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 18/02/2010

DISCUSSIONE IL 18/02/2010

SVOLTO IL 18/02/2010

CONCLUSO IL 18/02/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-02453
presentata da
LUDOVICO VICO
lunedì 8 febbraio 2010, seduta n.279

VICO, LULLI, BELLANOVA, FRONER, MURER, GINEFRA, BORDO, GRASSI, SERVODIO e CAPANO. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

con la direttiva n. 9537 del 14 dicembre 2009, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca ha tagliato del 25 per cento i finanziamenti per appalti per le pulizie e per altri servizi nelle scuole, a cominciare dalla sorveglianza e dalla manutenzione ordinaria;

la prima conseguenza di tale scelta è una minore igiene perseguita; richiamandosi a un regio decreto del 1923, i presidi devono comunicare alle ditte appaltatrici che possono spendere solo il 75 per cento di quanto spendevano prima;

in tal modo è assicurato il taglio del personale, delle ore di lavoro, una minore pulizia e inoltre la direttiva vale anche per appalti in essere con il rischio di un contenzioso legale;

con la direttiva in questione sono a rischio 2.500 posti di lavoro che si aggiungono a quelli già tagliati tra docenti e non docenti; secondo i sindacati del settore, il massimo di ore di lavoro giornaliere sono 4-5 e ridurre ulteriormente questo orario significa cancellarlo del tutto;

le probabili procedure di licenziamento avranno inevitabilmente gravi conseguenze sociali, riguardando per lo più personale con rapporti di lavoro part time, prevalentemente donne e con nessuna specializzazione lavorativa, la cui ricollocazione sul mercato nell'attuale fase congiunturale sarà difficile, se non impossibile;

altro aspetto da considerare è il carattere «sociale» di questa attività che impiega molti disabili, molti immigrati, molte figure deboli in un quadro di inserimento lavorativo che sarebbe grave interrompere;

in molti casi la riduzione delle prestazioni avrà forti conseguenze negative sui livelli igienici e quindi sulla tutela della salute degli alunni e degli insegnanti, sulle manutenzioni ordinarie e sulla sicurezza nelle scuole, visto che i tagli dei corrispettivi prescindono da qualsiasi valutazione dei servizi minimi essenziali che devono essere garantiti;

va inoltre ricordato che questo settore è sprovvisto di ammortizzatori sociali, fatte salve le misure eccezionali e provvisorie varate dal Governo - la cosiddetta cassa in deroga - comunque limitate nel tempo e presumibilmente insufficienti a far fronte all'emergenza che si sta determinando;

i sindacati di categoria Cgil, Cisl e Uil, le associazioni delle cooperative e delle imprese associate a Confindustria hanno chiesto unitariamente l'apertura di un tavolo con la Conferenza Stato-regioni, la revoca della direttiva e la sospensione dei suoi effetti -:

se non ritenga opportuno revocare immediatamente la citata direttiva n. 9537 del 14 dicembre 2009 in attesa di una pronta soluzione della vertenza ed al fine di evitare che le ditte siano obbligate a ridurre il personale, innescando un altro fronte di conflitto sociale;

se non ritenga a tal fine utile ed opportuno convocare un tavolo di confronto con la Conferenza Stato-regioni e con le rappresentanze datoriali e sindacali del settore.(5-02453)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

centro di ricerca

impatto sociale

lavoro femminile

lavoro minorile

orario di lavoro

politica sanitaria

sicurezza pubblica

sindacato

situazione sociale

soppressione di posti di lavoro