ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02434

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 277 del 03/02/2010
Firmatari
Primo firmatario: MURER DELIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 03/02/2010
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO 03/02/2010
MARTELLA ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 03/02/2010
VIOLA RODOLFO GIULIANO PARTITO DEMOCRATICO 03/02/2010
GATTI MARIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 03/02/2010
BARETTA PIER PAOLO PARTITO DEMOCRATICO 03/02/2010


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 03/02/2010
Stato iter:
15/07/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 15/07/2010
Resoconto SAGLIA STEFANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 15/07/2010
Resoconto MURER DELIA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 03/02/2010

DISCUSSIONE IL 15/07/2010

SVOLTO IL 15/07/2010

CONCLUSO IL 15/07/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-02434
presentata da
DELIA MURER
mercoledì 3 febbraio 2010, seduta n.277

MURER, VICO, MARTELLA, VIOLA, GATTI e BARETTA. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:



il 6 febbraio 2010 è la data fissata dall'azienda Alcoa per il completamento della fermata degli impianti dell'alluminio primario di Fusina (Venezia) e di Portovesme (Cagliari);



lo stop ai due impianti comporta la cassa integrazione di circa 714 operai di cui 114 dello stabilimento di Fusina e ben 600 dello stabilimento di Portovesme;


le ragioni della contrazione produttiva in un primo momento erano state legate alla questione della richiesta di rimborso dell'Unione europea relativamente agli «aiuti di Stato» ricevuti sul costo dell'energia elettrica;


in realtà questa vicenda si avvia a trovare soluzione una l'azienda non sembra voler recedere dalle sue intenzioni; al contrario, dai numerose incontri con sindacati ed enti locali è emersa la volontà della multinazionale americana di tagliare la produzione e di chiudere alcuni siti produttivi;



a Venezia, in particolare, la proposta è quella di mantenere soltanto il laminatoio, chiudendo i forni e di fatto lasciando a casa centinaia di lavoratori;


la situazione crea naturalmente una forte tensione tra i lavoratori Alcoa, che in Italia complessivamente, compreso l'indotto, sono 2500 e che sono, ovviamente, preoccupati per la possibile perdita del posto di lavoro e per una crisi che taglia molte speranze di reinserimento;


grave preoccupazione serpeggia su tutto il personale dell'Alcoa di Fusina (Venezia) che teme una ricaduta sull'intera produzione e uno smantellamento graduale di tutto lo stabilimento con la perdita di 400 posti di lavoro più altrettanti nell'indotto;


la crisi dell'Alcoa di Fusina si inserisce in una situazione drammatica di tutti i settori presenti a Porto Marghera: oltre all'alluminio, infatti, è in crisi la chimica, la siderurgia, la cantieristica navale, il sistema degli appalti con centinaia di lavoratori che rischiano di perdere reddito e occupazione;


l'Alcoa, multinazionale leader mondiale nella produzione e nella gestione di alluminio primario, con insediamenti in numerose parti del mondo, imputa la decisione alla sofferenza per la crisi economica e a livello mondiale ha già intrapreso alcune azioni di dismissione, quali la chiusura di uno stabilimento di alluminio primario in Texas nonché la riduzione di produzione di una raffineria di allumina, e tagli al personale e alla produzione n misura drastica anche in altri Paesi europei (in Spagna si prevedono 180 esuberi);


la produzione di alluminio ha un valore strategico non solo per l'Italia, ma per l'intera Europa, come pure l'occupazione che essa genera. Con tali chiusure si determinerebbe la delocalizzazione della produzione fuori del territorio comunitario, e l'Europa si priverebbe di una produzione strategica -:


quali urgenti iniziative il Governo intenda porre in essere per salvaguardare l'attività produttiva degli stabilimenti Alcoa di Fusina e Portovesme, per impedirne la chiusura e per evitare quindi la cessazione della produzione in un settore strategico quale quello dell'alluminio e quale piano di intervento industriale strategico il Governo intenda mettere in atto per un rilancio della produzione dell'alluminio sul territorio nazionale.(5-02434)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

alluminio

cessazione d'attivita'

conseguenza economica

incremento produttivo

prezzo dell'energia

quota di produzione

reinserimento professionale

rimborso

soppressione di posti di lavoro

stabilimento