ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02388

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 273 del 26/01/2010
Firmatari
Primo firmatario: BARBATO FRANCESCO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 26/01/2010


Commissione assegnataria
Commissione: VI COMMISSIONE (FINANZE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 26/01/2010
Stato iter:
27/01/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 27/01/2010
Resoconto BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI
 
RISPOSTA GOVERNO 27/01/2010
Resoconto MOLGORA DANIELE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 27/01/2010
Resoconto BARBATO FRANCESCO ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 27/01/2010

SVOLTO IL 27/01/2010

CONCLUSO IL 27/01/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-02388
presentata da
FRANCESCO BARBATO
martedì 26 gennaio 2010, seduta n.273

BARBATO. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

Ignazio Cutrò, imprenditore residente a Bivona, in provincia di Agrigento, è da sempre coraggiosamente impegnato nella lotta alla mafia e di questa sua scelta morale e politica ha fatto una missione di vita, fondando la prima associazione antiracket dell'agrigentino, denominata Terre Libere;

in particolare, Ignazio Cutrò si è costituito parte civile nel processo Face Off, in corso di svolgimento a Sciacca, che vede imputati esponenti di rilievo delle cosche agrigentine, in quanto, come risulta dalle indagini, è tra le persone particolarmente danneggiate dagli indagati coinvolti nell'inchiesta Face Off;

per questa sua scelta egli ha dovuto sacrificare la sua attività imprenditoriale edile, che negli anni ha subito gravi perdite, compromettendo definitivamente la tranquillità e la serenità della sua famiglia e la qualità della sua vita: infatti Ignazio Cutrò negli anni ha subito una sequenza inenarrabile di attentati, intimidazioni, minacce, ingiurie e calunnie che hanno colpito non solo lui, ma tutti coloro che in questi anni gli sono stati vicino, e vive da anni sotto scorta, garantita dall'Arma dei carabinieri, e la sua protezione, nonostante la costante dedizione dell'Arma, appare ancora molto precaria e pregiudizievole della sua incolumità; tale condizione di pregiudizievole precarietà e gravissimo rischio, vale non solo per il Cutrò ma anche per tutta la sua famiglia e per gli uomini della scorta;

in tale contesto gli organismi prefettizi hanno disposto nei suoi confronti, a partire dal febbraio 2009 e per un periodo di tre anni, un provvedimento di sospensione dei termini a qualsiasi titolo decorrenti;

in conseguenza di tale situazione, l'attività imprenditoriale a carattere edile del signor Cutrò ha subito gravissimo nocumento in questi anni, e l'imprenditore si è fin qui avvalso, per finanziare la sua residuale attività imprenditoriale, di una linea di extrafido, appoggiata al Banco di Sicilia, che alla sua scadenza, il 30 luglio 2009, non veniva rinnovata dal consorzio fidi CONFIDI società cooperativa a responsabilità limitata, il quale non ha concesso la prevista garanzia, impedendo così il perfezionamento della pratica ed il rinnovo della linea di fido;

la stessa banca sollecitava il consorzio fidi CONFIDI ad assicurare almeno la garanzia per la linea di fido di cassa temporanea per 50.000 euro già deliberata e in scadenza il 30 agosto 2010, senza però ottenere né spiegazioni né risposte dallo stesso CONFIDI, il quale non ha nemmeno dato alcun cenno di risposta alle sollecitazioni e richieste di chiarimento avanzate dal signor Cutrò;

tale atteggiamento del Consorzio CONFIDI ha impedito il perfezionamento della pratica per la linea di fido già rinnovata il 24 agosto 2009 presso l'agenzia di Bivona del Banco Sicilia, causando altresì l'immediata interruzione anche della linea di elasticità di fido di cassa temporanea, pari a 50.000 euro, già erogata e che avrebbe avuto scadenza il 30 agosto 2010, arrecando così danni gravissimi e irrimediabili all'attività imprenditoriale del Cutrò;

la vicenda di Ignazio Cutrò, al di là della gravità del suo caso personale, assume un rilievo paradigmatico rispetto ai problemi, specificamente di natura creditizia, che affliggono molti di quegli imprenditori che hanno deciso di contrastare apertamente la criminalità organizzata nel proprio territorio, in quanto egli costituisce un simbolo ed un punto di riferimento per tutti coloro, persone e istituzioni della società civile, che quotidianamente mettono in gioco la loro vita e la loro attività per contrastare le cosche mafiose e le altre organizzazioni criminose -:

quali iniziative, per quanto di propria competenza, intenda assumere per favorire l'erogazione del credito nei confronti di quegli imprenditori, come Ignazio Cutrò, che si trovano in condizioni di particolare difficoltà per l'impegno da loro profuso nel contrasto alla mafia ed alle altre forme di criminalità organizzata, nonché per monitorare il comportamento al riguardo delle banche e degli altri intermediari creditizi.(5-02388)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

banca

lotta contro la criminalita'

societa' consortili