ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02266

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 259 del 16/12/2009
Firmatari
Primo firmatario: FERRANTI DONATELLA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 16/12/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO 16/12/2009


Commissione assegnataria
Commissione: II COMMISSIONE (GIUSTIZIA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLA GIUSTIZIA delegato in data 16/12/2009
Stato iter:
17/12/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RINUNCIA ILLUSTRAZIONE 17/12/2009
Resoconto MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 17/12/2009
Resoconto ALBERTI CASELLATI MARIA ELISABETTA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (GIUSTIZIA)
 
REPLICA 17/12/2009
Resoconto MOTTA CARMEN PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/12/2009

SVOLTO IL 17/12/2009

CONCLUSO IL 17/12/2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-02266
presentata da
DONATELLA FERRANTI
mercoledì 16 dicembre 2009, seduta n.259

FERRANTI e MOTTA. -
Al Ministro della giustizia.
- Per sapere - premesso che:

il 18 maggio 2009 il trentaduenne Giuseppe Saladino viene arrestato dalla polizia, mentre, con un complice, tenta di scassinare un parchimetro in un parcheggio nella zona sud della città di Parma;

processato per direttissima, il 19 maggio 2009 viene condannato dal tribunale di Parma ad una pena detentiva di un anno e due mesi per tentato furto aggravato e possesso ingiustificato di strumento da scasso;

il 21 luglio 2009 il tribunale di Parma ha disposto il trasferimento di Giuseppe Saladino nell'ospedale psichiatrico giudiziario di Reggio Emilia su segnalazione del medico psichiatra del carcere di Parma che ha ravvisato nel detenuto uno «stato di agitazione con scompenso psichico in disturbo psicotico»;

avverso la decisione del tribunale si è espresso il legale del trentaduenne che, alla luce della documentazione prodotta dal SERT, dove il giovane era seguito per problemi legati alla tossicodipendenza, escludeva la presenza di disturbi psichici in Giuseppe Saladino e aveva prospettato il trasferimento in un ospedale civile;

dopo circa un mese, a fine agosto 2009, Saladino torna nel carcere di Parma dal quale esce il 6 ottobre 2009 alle ore 13.25 a seguito della concessione degli arresti domiciliari da scontare nella casa della madre;

a poche ore dal rilascio, gli agenti della polizia, nel corso di un controllo, accertano che il trentaduenne non è in casa: secondo la testimonianza della madre alle ore 17 si è incontrato con la fidanzata e dopo alcuni minuti dall'arrivo della polizia è rientrato al domicilio;

gli agenti procedono all'arresto e alle ore 18 Giuseppe Saladino viene ricondotto nel carcere di Parma dove viene immatricolato e sottoposto a visita medica, come da procedura;

il giorno seguente alle ore 7 una guardia carceraria scopre che il detenuto è deceduto nella sua cella;

poche ore dopo gli agenti della sezione antidroga della squadra mobile effettuano una perquisizione nell'abitazione di Saladino in quanto, come riportato sul verbale di perquisizione, «a seguito dell'avvenuto decesso per assunzione di sostanze stupefacenti», «vi era il fondato motivo che detenesse sostanza stupefacente all'interno della sua abitazione»;

la perquisizione dà esito negativo e l'unico oggetto sequestrato è il cellulare del giovane;

sul corpo del giovane è già stata eseguita l'autopsia il cui esito era atteso per il 9 dicembre 2009;

notizie di stampa hanno riferito che sulla vicenda la procura di Parma ha aperto un fascicolo ipotizzando il reato di omicidio colposo contro ignoti -:

se il Ministro interrogato abbia ritenuto, per quanto di competenza, di avviare un'indagine che, parallelamente agli accertamenti disposti dalla magistratura, consenta di far luce sulla dinamica degli eventi e le eventuali responsabilità che hanno condotto alla morte di Giuseppe Saladino avvenuta nel carcere di Parma a poche ore dall'ingresso nella struttura del giovane e quale assistenza sanitaria sia stata prestata a Saladino in carcere tenuto conto del fatto che il detenuto era tossicodipendente in cura presso il SERT di Parma. (5-02266)
Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

PARMA, PARMA - Prov, EMILIA ROMAGNA

EUROVOC :

abitazione

arresto

detenuto

esame medico

morte

perquisizione

personale carcerario

polizia

stabilimento penitenziario

tossicomania