LARATTA. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
secondo un'indagine annuale di Legambiente sui trasporti locali, in riferimento a quanto riportato dai quotidiani, ed in particolare da Repubblica.it del 10 dicembre 2009 «per i pendolari italiani un viaggio su tre diventa un'odissea. E la percentuale sale al 57 per cento a Milano e al 54 per cento a Roma. Si tratta di un monitoraggio effettuato in 13 stazioni di 11 città capoluogo di provincia, tra il 23 e il 27 novembre, nella fascia oraria 7-9 del mattino, per tre giorni consecutivi.»;
secondo i dati di Legambiente sono «1216 treni monitorati di cui ben 430 hanno registrato un ritardo superiore ai 5 minuti. 410 i convogli arrivati con un ritardo compreso tra uno e quattro minuti, mentre solo 374 treni (pari al 31 per cento del totale) sono giunti in orario. Il ritardo medio registrato (sempre calcolato a partire dai 5 minuti) è di 11 minuti. La media sale a 15 a Salerno e alla stazione di Genova Principe e a 16 a Messina. Più fortunati a Roma, Palermo, Bari e Torino, dove il ritardo medio arriva a 9 minuti. Dopo Milano e Roma, c'è Palermo: solo il 16 per cento dei treni monitorati in orario, il 41 per cento in ritardo di pochi minuti e il 43 per cento con un ritardo superiore ai 5. Poi Salerno (37 per cento dei convogli con ritardi dai 5 minuti), Torino (32 per cento dai 5 minuti) e Messina (30 per cento). Chiude invece la classifica la Stazione di Genova Principe con «solo» il 18 per cento dei treni pendolari in ritardo di più di 5 minuti ma ben il 44 per cento comunque fuori orario anche se entro i 5 minuti»;
oltre al problema dell'efficienza e della puntualità del sistema locale dei trasporti ferroviari, c'è da registrare anche le numerosissime proteste dei singoli utenti e delle tantissime associazioni di cittadini e di consumatori. Proteste legate all'igiene e alla pulizia dei convogli locali adibiti ai collegamenti regionali. Si tratta di treni ad alta frequentazione, destinati ai pendolari. In moltissimi casi, e in tutte le regioni italiane, i treni vengono segnalati sporchi, non adeguati al trasporto delle persone, molto carenti in quanto ad igiene delle carrozze e dei servizi igienici -:
se il Governo sia a conoscenza di questi dati;
quali iniziative intenda assumere per verificare l'impegno e gli investimenti di Trenitalia verso i trasporti locali e regionali;
se non intenda sollecitare Trenitalia ad investire maggiori risorse per potenziare i treni ad alta frequentazione e tutti i treni dedicati al trasporto dei pendolari, visto che il Paese non ha bisogno solo di treni ad alta velocità, ma anche di treni ordinari, di convogli locali che siano efficienti, puntuali e puliti.(5-02224)