MADIA. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:
in data 8 ottobre 2009 le organizzazioni sindacali nazionali (SLP CISL-SLC CGIL-UILPOST UIL-FAILP-CISAL-SAILP CONFSAL-UGL COM) hanno chiesto un incontro al Vice Ministro allo sviluppo economico sulla situazione delle agenzie private di recapito;
le organizzazioni sindacali chiedevano al vice ministro, vista la direttiva europea che fissa al 1
o gennaio 2011 la completa liberalizzazione del mercato postale, un incontro per la concertazione di regole utili alla promozione del mercato e funzionali nel contempo ad un corretto equilibrio tra mercato stesso ed interessi della collettività, anche al fine di evitare eventuali fenomeni di dumping sociale ed industriale;
inoltre le organizzazioni sindacali ritenevano urgente attivare un tavolo tra le parti sociali ai fini della definizione di un contratto di settore che armonizzasse le diverse discipline contrattuali attualmente in vigore;
la richiesta dei sindacati non ha sinora ottenuto risposta dal Governo;
la situazione delle agenzie private di recapito risente molto negativamente della crisi economica;
nell'area romana operano circa 213 imprese di recapito. Il settore occupa circa 350 lavoratori dipendenti e oltre 700 tra Collaboratori con partita IVA e occasionali;
secondo la SLC CGIL di Roma e provincia vi sarebbero diversi situazioni di crisi aziendale: la Romana Recapiti ha 137 lavoratori dipendenti in Cigo a 33 ore da 15 mesi, opera il pagamento degli stipendi in due soluzioni e potrebbe aprire nuove procedure di Cigo per altri 223 lavoratori; Uniposta ha 58 dipendenti in Cigs in deroga dal novembre 2008. È in arretrato con gli stipendi dal mese di settembre; la cooperativa Le Colonnette ha 25 lavoratori dipendenti con Cigs in dal novembre 2009;
secondo le organizzazioni sindacali l'abbassamento progressivo delle tariffe viene quasi completamente coperto dall'abbassamento del costo del lavoro e dall'utilizzo diffuso di forme di contratto diverse dal tempo indeterminato; ciò avrebbe provocato anche un generale abbassamento della qualità dei servizi offerti -:
se il Governo abbia conoscenza delle condizioni del mercato postale in Italia, con particolare riferimento all'area romana;
se il Governo, sulla linea di quanto era stato iniziato dal precedente esecutivo col «memorandum Gentiloni», intenda avviare un tavolo di confronto con le associazioni sindacali e datoriali, inclusa l'azienda Poste italiane, al fine di individuare strategie per salvaguardare i livelli occupazionali del settore, mantenere e rafforzare elementi di concorrenza e definire le regole di accompagnamento al processo di liberalizzazione, in vista del 2011. (5-02173)