ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02092

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 245 del 12/11/2009
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/04554
Firmatari
Primo firmatario: MURER DELIA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 12/11/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
NACCARATO ALESSANDRO PARTITO DEMOCRATICO 12/11/2009
FRONER LAURA PARTITO DEMOCRATICO 12/11/2009
LULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 12/11/2009
VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO 12/11/2009


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 12/11/2009
Stato iter:
21/07/2011
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 21/07/2011
Resoconto SAGLIA STEFANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 21/07/2011
Resoconto LULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 12/11/2009

DISCUSSIONE IL 21/07/2011

SVOLTO IL 21/07/2011

CONCLUSO IL 21/07/2011

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-02092
presentata da
DELIA MURER
giovedì 12 novembre 2009, seduta n.245

MURER, NACCARATO, FRONER, LULLI e VICO. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:


Ceramica Dolomite nel 1999 produceva 1,8 milioni di pezzi con un fatturato di 82 milioni di euro (il 20 per cento del mercato italiano) e fu venduta in quell'anno all'American standard formando il gruppo Ideal Standard Italia, con più di 2.000 addetti e 4 sedi produttive;


il gruppo in Italia, dal 2000 al 2005, ha realizzato un fatturato annuo di circa 330 milioni di euro ma nel 2006 ha venduto alla «Bain Capital» (un fondo di investimento american di Boston) il ramo d'azienda dei sanitari per 1,76 miliardi di dollari;


dopo la vendita a Bain Capital, dal 2006 al 2008, il fatturato annuo è sceso a 100 milioni con una politica commerciale del marchio Ceramica Dolomite di drastico ridimensionamento;


nel novembre del 2007 Bain Capital ha venduto tutte le aziende americane ad un altro fondo, il Sun capital partners, che è una società di investimento la cui attività si concentra sui leveraged buyout e sui titoli di debito ovvero prestiti senza garanzie;


a fine 2008 inizia la crisi finanziaria in cui siamo immersi e Bain Capital scarica il debito di 1 miliardo e 200 milioni di euro sulle spalle delle imprese italiane (tra le quali c'è Ceramica Dolomite);


il debito rischiano di pagarlo interamente i 1.536 lavoratori del gruppo con la perdita del loro posto di lavoro e i contribuenti italiani pagando con la cassa integrazione straordinaria per uno e due anni e la mobilità fino a tre anni;


l'azienda ha presentato un piano industriale che prevede tagli, chiusure di linee produttive e ridimensionamento degli organici; in modo particolare prevede lo smantellamento di impianti di produzione (quelli del materiale Vitreus China) e lo spegnimento del relativo forno con una ricaduta in termini occupazionali intorno alle 280 unità, questo in nome di un modello di specializzazione dei siti produttivi che gli stessi tecnici dell'azienda definiscono un omicidio industriale;


se questa operazione va in porto lo stabilimento di Ideal Standard-Ceramica Dolomite di Trichiana (Belluno) è destinato a scomparire nel giro di pochissimi anni;


detto stabilimento occupa ad oggi 668 dipendenti di cui 625 uomini e 43 donne e che con due precedenti procedure di mobilità chiuse nel 2007 e 2008, finalizzate a recuperi di produttività e diminuzione del numero degli addetti indiretti, sono già usciti dal ciclo produttivo circa 90 dipendenti;


ad oggi il numero dei lavoratori che raggiungerebbero i requisiti pensionistici nell'arco dei 3 anni di un'eventuale mobilità sono stimabili probabilmente in eccesso intorno alle 30 unità;


fin dalla sua fondazione nel 1965, la Ceramica Dolomite è stata per il comune di Trichiana e la comunità trichianese un vero e proprio punto di riferimento occupazionale, economico e sociale;


la costruzione della fabbrica della Ceramica Dolomite, edificata in quel periodo con i benefici della legge Vajont, ha permesso in un relativamente breve periodo, un'epocale trasformazione del tessuto economico e sociale del territorio trichianese;


la nascita della Ceramica Dolomite, infatti, unitamente alla fondazione di alcune altre importanti realtà industriali che si sono rapidamente sviluppate nel comune di Trichiana e nell'intera Val Belluna, oltre alle innumerevoli piccole aziende satelliti che sono sorte sulla spinta di quella espansione economica, ha favorito lo sviluppo socio economico dell'area garantendo, negli anni, occupazione e lavoro per migliaia di famiglie;


lo stabilimento di Trichiana dell'Ideal Standard-Ceramica Dolomite, in oltre quarant'anni di attività, oltre che essere fonte occupazionale per numerose famiglie della zona, è divenuto anche un riconosciuto simbolo intorno al quale si sono catalizzate, sin dalla sua nascita, molte delle energie produttive positive della popolazione, rendendolo quindi parte integrante della comunità e soprattutto motivo di orgoglio per i lavoratori che vi hanno lavorato e che ancora vi lavorano -:


se e come il Governo intenda intervenire sulla vicenda, intraprendendo una iniziativa decisa per la gestione di una unità di crisi con la partecipazione della Presidenza del Consiglio dei ministri, delle organizzazioni sindacali, dei rappresentanti dei territori interessati, dell'azienda e del Ministero dello sviluppo economico al fine di valutare tutte le possibili soluzioni alla vicenda dentro l'obiettivo della tutela dei posti di lavoro e del ciclo produttivo;


se e come il Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali intenda intervenire a tutela dei lavoratori che, pur in possesso di una forte qualificazione professionale e pur inseriti in un sistema fortemente competitivo sul mercato internazionale, rischiano di perdere l'occupazione. (5-02092)
Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

TRICHIANA, BELLUNO - Prov, VENETO

EUROVOC :

conservazione del posto di lavoro

crisi monetaria

impresa estera

mercato interno

mobilita' della manodopera

mobilita' professionale

politica industriale

qualificazione professionale

sicurezza del posto di lavoro

soppressione di posti di lavoro