ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/02053

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 242 del 09/11/2009
Firmatari
Primo firmatario: FRONER LAURA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/11/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LULLI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2009
VICO LUDOVICO PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2009
TESTA FEDERICO PARTITO DEMOCRATICO 05/11/2009


Commissione assegnataria
Commissione: X COMMISSIONE (ATTIVITA' PRODUTTIVE, COMMERCIO E TURISMO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
  • PARI OPPORTUNITA'
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLO SVILUPPO ECONOMICO delegato in data 05/11/2009
Stato iter:
13/10/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 13/10/2010
Resoconto SAGLIA STEFANO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (SVILUPPO ECONOMICO)
 
REPLICA 13/10/2010
Resoconto FRONER LAURA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/11/2009

SOLLECITO IL 25/06/2010

SOLLECITO IL 06/10/2010

DISCUSSIONE IL 13/10/2010

SVOLTO IL 13/10/2010

CONCLUSO IL 13/10/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-02053
presentata da
LAURA FRONER
lunedì 9 novembre 2009, seduta n.242

FRONER, LULLI, VICO e FEDERICO TESTA. -
Al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro dell'economia e delle finanze, al Ministro per le pari opportunità.
- Per sapere - premesso che:

la crisi economica non sembra scoraggiare l'imprenditoria femminile che continua a crescere. Gli ultimi dati dell'Unioncamere e dell'Osservatorio di Confartigianato confermano che le imprese rette da donne sono in aumento (nel primo semestre 2009 si registrano circa 20.000 unità in più) e rispondono alla crisi con grande capacità di rinnovarsi;

forte sostegno e impulso allo sviluppo dell'imprenditoria femminile è da attribuirsi certamente alla legge 25 febbraio 1992, n. 215, che ha messo a disposizione delle imprese femminili, dal '92 ad oggi, stanziamenti erogati sotto forma di contributi in conto capitale a fronte di investimenti, operando con un meccanismo «a bando», attraverso il quale il Ministero dello sviluppo economico individua i termini per la presentazione delle domande per il riconoscimento dei contributi;

con i primi cinque bandi del Ministero i fondi complessivamente stanziati sono stati circa 598 milioni di euro, di cui 129,6 per i primi tre bandi, 242,8 per il quarto, 225 per il quinto. Il sesto bando, emanato con decreto ministeriale 5 dicembre 2005, metteva a disposizione risorse statali per 76.145.690 euro, alle quali si aggiungevano 12.389.659,64 euro di risorse regionali. Le domande ammesse cui è stato attribuito un punteggio utile per accedere ai contributi sono state 1.122;

su di esse ha inciso la norma della legge finanziaria 2008 (articolo 3, commi 36-39) che, riducendo da sette a tre anni il termine di perenzione dei residui delle spese in conto capitale, è all'origine del taglio delle risorse da assegnare per l'attuazione della legge sull'imprenditoria femminile. In particolare sono caduti in perenzione gli impegni finanziari relativi al 6o bando;

la stessa legge finanziaria (comma 39) tuttavia consente al Ministero dell'economia e delle finanze di iscrivere in appositi fondi le risorse riferibili a obbligazioni giuridicamente perfezionate;

il sottosegretario del Ministero dello sviluppo economico, rispondendo il 29 settembre scorso alla interrogazione dell'onorevole Vannucci n. 5-01399, ha assicurato di avere inoltrato al Ministero dell'economia - Ufficio centrale del Bilancio - tutte le richieste di riassegnazione delle somme perenti;

più dei due terzi dei beneficiari, pur avendo ricevuto conferma definitiva del contributo, non hanno però ancora avuto dalle banche concessionarie l'erogazione dei relativi stanziamenti;

la dichiarazione del sottosegretario Saglia secondo la quale le somme non riassegnate saranno «presumibilmente» disponibili con il prossimo esercizio finanziario non ha certamente dissipato la situazione di incertezza in cui vivono le imprese interessate, che, a causa dei mancati pagamenti, potrebbero essere costrette a chiudere (per qualcuna è già avvenuto), con gravi conseguenze sui livelli occupazionali -:

se non ritenga di fondamentale importanza sostenere un settore, quello dell'imprenditoria femminile, che, malgrado la crisi, ha dimostrato fino ad ora una significativa tenuta;

a questo fine se non ritenga doveroso comunicare la data certa entro la quale saranno stanziate le somme necessarie a corrispondere i contributi a tutti i soggetti destinatari delle agevolazioni previste dal sesto bando di cui alla legge n. 215 del 1992. (5-02053)
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

L 1992 0215

EUROVOC :

applicazione della legge

impegno delle spese

lavoro femminile

legge finanziaria

sviluppo economico