ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/02016

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 239 del 27/10/2009
Firmatari
Primo firmatario: DUILIO LINO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/10/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TEMPESTINI FRANCESCO PARTITO DEMOCRATICO 27/10/2009
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 27/10/2009


Commissione assegnataria
Commissione: V COMMISSIONE (BILANCIO, TESORO E PROGRAMMAZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE delegato in data 27/10/2009
Stato iter:
28/10/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 28/10/2009
Resoconto DUILIO LINO PARTITO DEMOCRATICO
 
RISPOSTA GOVERNO 28/10/2009
Resoconto GIORGETTI ALBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ECONOMIA E FINANZE)
 
REPLICA 28/10/2009
Resoconto DUILIO LINO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 28/10/2009

SVOLTO IL 28/10/2009

CONCLUSO IL 28/10/2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-02016
presentata da
LINO DUILIO
martedì 27 ottobre 2009, seduta n.239

DUILIO, TEMPESTINI e MECACCI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

il 30 agosto scorso il Presidente del Consiglio dei ministri si è recato a Tripoli al fine di commemorare l'anniversario della firma del Trattato di amicizia partenariato e cooperazione tra la Repubblica italiana e la Grande Giamahiria araba libica popolare socialista, firmato a Bengasi il 30 agosto del 2008 e poi ratificato in Italia con la legge 6 febbraio 2009, n. 7;

sotto il profilo economico, l'accordo prevede un impegno finanziario di cinque miliardi di dollari da corrispondersi 20 anni, destinati a finanziare progetti infrastrutturali e opere pubbliche da realizzarsi in Libia, coperti con un'addizionale Ires sulle società attive nella ricerca e coltivazione di idrocarburi, quotate in borsa e con oltre 20 miliardi di capitalizzazione; tale misura finirebbe per riguardare in via sostanziale l'ENI, trattandosi della principale società a disporre dei requisiti indicati;

a tale somma va poi aggiunta quella necessaria a finanziare un apposito fondo presso il Ministero dell'economia e delle finanze, con un importo pari a 50 milioni l'anno, per il triennio 2009-2011, al fine di indennizzare i soggetti di beni, diritti e interessi che furono sottoposti a limitazioni a seguito delle espulsioni avvenute in Libia nel 1970;

già prima della firma dell'accordo, la Libia rappresentava per l'Eni il bacino più consistente per le sue attività di esplorazione ed estrazione di gas e olio nel mondo, con oltre 500 mila barili di petrolio l'anno, di cui quasi 300.000 di sua competenza, pari al 20 per cento della produzione totale di Eni nel mondo;

è la prima volta che la copertura finanziaria di un trattato internazionale viene reperita attraverso l'introduzione di una tassa specifica, il cui introito peraltro risultava reso incerto essendo la tassa commisurata ai futuri guadagni dell'Eni;

da notizie a mezzo stampa del 14 settembre 2009 pare che l'Eni abbia presentato un'istanza all'Ufficio delle Entrate contestando l'addizionale Ires introdotta con la legge 6 febbraio 2009, n. 7, di ratifica del Trattato di amicizia con la Libia, avendo il Consiglio di amministrazione dell'Eni valutato che il balzello conseguente alla nuova tassa corrisponderebbe a 230-250 milioni l'anno, per il prossimo triennio;

sempre da notizie a mezzo stampa sembrerebbe che alcuni studi di avvocati americani sarebbero già al lavoro per conto di azionisti dell'Eni che raggrupperebbero almeno il 2 per cento del capitale e che promuovendo un'azione legale potrebbero bloccare il tutto -:

se quanto riportato dalle notizie di stampa risultasse vero, il Trattato con la Libia, ratificato dal Parlamento italiano rischierebbe di trovarsi senza copertura finanziaria, con possibili ricadute sul corretto adempimento dello stesso e con rischi di esposizione dell'Italia a responsabilità internazionale, e si aprirebbe altresì una difficile partita all'interno del Ministero dell'economia e delle finanze che oltre ad essere principale azionista dell'Eni, esercita diretta influenza anche sull'agenzia delle entrate;

se quanto riportato corrisponda al vero e quale linea intenda adottare il Governo nella contrapposizione che si sta profilando tra Eni e Agenzia delle entrate, nonché quali iniziative urgenti si intendano adottare al fine di garantire che non vi siano ricadute possibili, anche solo di carattere temporaneo, sulla copertura finanziaria del trattato, così da assicurare il corretto adempimento dei termini del medesimo evitando che esporre l'Italia a eventuali contromisure conseguenti a inadempimento o parziale adempimento dello stesso.(5-02016)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

accordo internazionale

aiuto finanziario

azionista

estrazione petrolifera

firma di accordo

gas naturale

impegno delle spese

lavori pubblici

Libia

piano di finanziamento

quotazione in borsa

ratifica di accordo