BOBBA. -
Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
Rieter Automotive Fimit Spa, multinazionale svizzera nel settore automotive, leader mondiale nei sistemi integrati per la riduzione del rumore all'interno dell'abitacolo vettura e produttore di autoveicoli industriali, a Santhià ha uno degli stabilimenti italiani più importanti dall'azienda, che impiega i migliori operai del settore chimico e che proprio nel 2009 compie 50 anni di attività, che hanno visto generazioni di famiglie avvicendarsi nel lavoro aziendale;
ad oggi la Rieter Spa conta, nel sito di Santhià, 230 dipendenti, 10 reparti produttivi e 3 linee, due poroso e una per laminati, che presentano strutture automatizzate in grado di produrre diversi tipi di materiale;
il sito di Santhià, a differenza di altri stabilimenti risulta di proprietà del gruppo Rieter;
contrariamente alla situazione di altre aziende colpite, in Piemonte e nel territorio nazionale, dalla crisi economica, la Rieter di Santhià risulta avere impianti produttivi ben strutturati e ordinativi tali da permettere il normale funzionamento;
il gruppo Rieter ha annunciato 130 esuberi e 30 trasferimenti, su un totale già citato di 230 dipendenti, solo per la sede di Santhià, non intaccando quindi gli altri siti, e decretando la inevitabile chiusura dello stabilimento piemontese, che non potrebbe fronteggiare la produzione con un personale di 70 unità;
il sindaco di Santhià, preoccupato per la situazione creatasi, ha convocato per il 12 ottobre 2009, un tavolo di concertazione, invitando i vertici aziendali, i sindacati, i lavoratori e la cittadinanza;
con missiva del 12 ottobre 2009, la Rieter Spa faceva presente di non intervenire al tavolo convocato, in quanto l'incontro deputato «a questo tipo di trattativa - che trova fondamento nell'ambito di reciproche concessioni tra i siti, e non nell'ambito di una stretta territorialità, nella ricerca della migliore soluzione in grado di garantire una sostenibile continuità futura della società - è stato convocato presso il ministero dello sviluppo economico IN Roma per il giorno 21 ottobre 2009»;
nella stessa lettera, la Direzione della Rieter ammetteva la ridefinizione delle mission produttive e sosteneva che «La comunicazione dello stato di crisi della società è avvenuto solo in parte dei siti e la trattativa sindacale non ha ancora trovato - ad oggi - un accordo sul metodo di concertazione (tavolo comune o di sito)»;
a seguito dell'incontro convocato dal sindaco di Santhià e preso atto dell'assenza e delle motivazioni addotte dalla direzione della Rieter, le diverse parti presenti hanno chiesto al Prefetto, anche in ragione dei possibili problemi di ordine pubblico, di convocare urgentemente un tavolo al fine di ridefinire le richieste dell'azienda e di trovare soluzioni per i lavoratori e le loro famiglie -:
se i ministri interrogati non intendano convocare un tavolo di concertazione che coinvolga, oltre ai vertici aziendali della Rieter, le parti istituzionali, le rappresentanze sindacali provinciali, regionali, nazionali e sociali aziendali di Santhià, al fine di garantire alla Rieter Spa la sostenibilità futura, ma soprattutto ai dipendenti il loro posto di lavoro.(5-01959)