FUGATTI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
il 3 agosto 2009 il Ministro dell'economia e delle finanze, il presidente dell'ABI e le associazioni dei rappresentanti delle imprese hanno firmato un avviso comune per la sospensione dei debiti delle piccole e medie imprese verso il sistema creditizio con l'obiettivo di dare respiro finanziario alle imprese aventi adeguate prospettive economiche e in grado di provare la continuità aziendale;
l'accordo prevede, in particolare, la possibilità di sospendere temporaneamente il pagamento della quota capitale delle rate o dei canoni relativi ad operazioni di mutuo o di leasing; è inoltre previsto l'allungamento a 270 giorni delle anticipazioni bancarie su crediti;
tra le agevolazioni previste vi è anche il divieto di applicare alle imprese richiedenti costi nuovi o aggiuntivi al di fuori degli interessi dovuti sul debito e il divieto di richiedere ai clienti nuove ed ulteriori garanzie per la sospensione dei pagamenti;
nei giorni scorsi sono apparse preoccupanti notizie sulla stampa, secondo le quali alcuni istituti di credito starebbero, di fatto, aggirando l'accordo del 3 agosto, obbligando le imprese ad utilizzare esclusivamente una propria modulistica contenente dichiarazioni di impegno molto pesanti per le imprese stesse; alcuni istituti avrebbero richiesto una formale cessione del credito ai sensi dell'articolo 1264 del codice civile, con conseguente notifica della cessione al debitore;
la cessione del credito rappresenta, a tutti gli effetti, un rilascio di una nuova garanzia a supporto della sospensione (vietata dall'accordo siglato) e implica la comunicazione alla clientela dell'azienda dello stato di tensione o difficoltà finanziaria, con le immaginabili conseguenze in termini anche di immagine;
altri istituti richiederebbero ai clienti che chiedono di ottenere la moratoria di revisionare le pratiche dei mutui esistenti, verificando puntualmente il rispetto delle condizioni pattuite;
tali comportamenti da parte delle banche, se effettivamente riscontrati, sarebbero in contrasto con l'obiettivo dell'accordo tra Ministero dell'economia e delle finanze ed ABI e sarebbero da considerare vessatori nei confronti delle imprese che già vivono fasi di difficoltà finanziaria -:
se le notizie apparse su alcuni organi di stampa corrispondano a verità e, in caso affermativo, in quale modo il Ministero dell'economia e delle finanze intenda intervenire per tutelare le imprese che si rivolgono al sistema bancario per ottenere la sospensione dei pagamenti. (5-01883)