ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01874

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 226 del 05/10/2009
Firmatari
Primo firmatario: OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/10/2009


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 05/10/2009
Stato iter:
14/10/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 14/10/2009
Resoconto BUONFIGLIO ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 14/10/2009
Resoconto OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 05/10/2009

DISCUSSIONE IL 14/10/2009

SVOLTO IL 14/10/2009

CONCLUSO IL 14/10/2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-01874
presentata da
NICODEMO NAZZARENO OLIVERIO
lunedì 5 ottobre 2009, seduta n.226

OLIVERIO. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali.
- Per sapere - premesso che:

il settore lattiero-caseario sta attraversando a livello comunitario una delle fasi congiunturali più difficili degli ultimi anni, come dimostra il crollo dei prezzi all'origine su tutti i principali mercati europei;

in Italia l'annosa vicenda delle quote latte, conclusasi nell'aprile 2009, non ha premiato la trasparenza ed il rispetto delle regole di quel 98,42 per cento di allevatori che, anche mettendo a rischio la propria attività d'impresa, hanno sempre rispettato le regole sulle quote latte sancite dalla legge n. 119 del 2003, che ha convertito il decreto-legge n. 49 del 2003;

il decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, recante misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi, al cui interno è confluita la disciplina precedentemente contenuta nel decreto-legge 5 febbraio 2009, n. 4, recante misure urgenti in materia di produzione lattiera e rateizzazione del debito nel settore lattiero-caseario, non ha, infatti, offerto soluzioni al malessere degli allevatori che hanno portato avanti la propria attività nel rispetto delle regole, ma è risultata essere un estremo tentativo di sanare la situazione di quelle poche centinaia di allevatori che non hanno rispettato le regole;

sarebbe stato preferibile applicare una legge già vigente, la n. 19 del 2003 - all'epoca votata da larga parte della maggioranza e dell'opposizione in Parlamento - dal momento che ha prodotto buoni esiti sia in relazione alla tutela dell'attività degli allevatori, sia in relazione al rispetto delle competenze delle autonomie territoriali sulla materia;

nonostante siano state introdotte, durante l'iter parlamentare di conversione del decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, alcune modifiche migliorative del testo originario, è rimasta irrisolta una serie di problematiche legate al sistema delle quote latte in Italia:

è mancata la previsione che l'assegnazione delle nuove quote sia subordinata alla rinuncia ai contenziosi, completando così il percorso avviato al Senato che ha stabilito che chi aderisce alla rateizzazione deve rinunciare ai contenziosi;

non è stato risolto il problema connesso all'effettivo pagamento delle multe prima dell'assegnazione delle quote, obiettivo raggiungibile se si fosse disposto che le assegnazioni previste per i produttori con prelievo supplementare non versato fino alla definizione del procedimento di rateizzazione confluissero in una riserva nazionale;

in relazione all'ordine di priorità di assegnazione, chi ha affittato delle quote, rispettando la legge, non è prioritario rispetto ai cosiddetti «splafonatori»;

a fronte di agevolazioni per chi non è in regola, il testo ha introdotto invece delle incomprensibili rigidità per chi, pur essendo in regola con i versamenti delle multe, ha «splafonato» oltre il 6 per cento della propria quota produttiva. L'articolo 9 del decreto-legge n. 49 del 2003, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 119 del 2003, ha ben disciplinato questa fattispecie, prevedendo una soglia del 20 per cento, sia per evitare un danno per i produttori che pur splafonando hanno pagato regolarmente le multe, sia per evitare che si vada ad alimentare il fondo per il settore lattiero-caseario con eventuali somme residue del prelievo in eccesso;

per garantire continuità nei pagamenti degli «splafonatori», che aderiscono alla rateizzazione anche dopo il 2013, anno in cui le quote latte non ci saranno più, sarebbe stato fondamentale introdurre delle disposizioni che prevedessero il pagamento anticipato almeno della prima rata della multa e la trattenuta preventiva dei premi Pac di spettanza del debitore, da utilizzare a scalare per il versamento delle singole rate e non solo sulla prima rata come è stato approvato al Senato;

con l'approvazione, avvenuta in occasione della seduta n. 159 di lunedì 6 aprile 2009, dell'ordine del giorno n. 9/2187-A/61 (accolto come raccomandazione), il Governo si era impegnato a presentare una relazione al Parlamento entro il 15 luglio 2009 sull'andamento del sistema di rateizzazione dei debiti delle quote latte e sulla distribuzione delle nuove quote come disciplinati dal citato decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5 -:

quali siano le cause della mancata presentazione al Parlamento della relazione di cui all'ordine del giorno n. 9/2187-A/61;

quale risulti essere lo stato dell'arte sull'andamento del sistema di rateizzazione dei debiti delle quote latte e sulla distribuzione delle nuove quote come disciplinati dal decreto-legge 10 febbraio 2009, n. 5, recante misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi.
(5-01874)
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DECRETO LEGGE 2003 0049

EUROVOC :

allevamento

applicazione della legge

attivita' dell'impresa

debito

impresa in difficolta'

produzione di latte

quota agricola

ribasso dei prezzi

sostegno agricolo