ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01870

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 225 del 02/10/2009
Firmatari
Primo firmatario: GHIZZONI MANUELA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/10/2009


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 02/10/2009
Stato iter:
20/10/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/10/2009
Resoconto PIZZA GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 20/10/2009
Resoconto GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/10/2009

DISCUSSIONE IL 20/10/2009

SVOLTO IL 20/10/2009

CONCLUSO IL 20/10/2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-01870
presentata da
MANUELA GHIZZONI
venerdì 2 ottobre 2009, seduta n.225

GHIZZONI. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:

con la precedente interrogazione n. 5/00848, depositata il 15 gennaio 2009, si è segnalata la discrepanza tra i criteri del bando FIRB «Futuro in ricerca» e la originaria volontà del legislatore di sostenere progetti di ricerca di giovani studiosi garantendo trasparenza nella valutazione delle proposte e valorizzazione del merito;

ad oggi, come si apprende dagli organi di stampa, dopo più di sette mesi dalla scadenza dei termini per la presentazione progetti, non è stata ancora insediata la commissione preposta ad esaminare gli oltre 3700 progetti pervenuti;

3700 giovani ricercatori hanno creduto nella possibilità di ottenere finanziamenti per le proprie idee ed hanno pensato, alcuni, di poter rientrare dall'estero; a tali legittime attese il Ministero risponde bloccando l'iter di valutazione dei progetti e la conseguente attribuzione del finanziamento a quelli selezionati;

la risposta alla citata interrogazione, resa in Commissione in data 12 febbraio 2009, in merito all'età dei beneficianti, afferma che «si tratta di giovani dei quali si vuole favorire, con una finalità ulteriore rispetto a quanto previsto finora da tutti gli interventi a favore dei giovani ricercatori, l'inserimento nelle strutture degli atenei e degli enti di ricerca afferenti al Ministero, con un ruolo di protagonisti rispetto a quello tradizionale di semplici operatori della ricerca, e con l'avvio di un possibile futuro percorso di tenure track allo scopo di porre freno, in questo settore, al fenomeno della "precarizzazione a tempo indeterminato". Ciò consentirà, tra l'altro, di porre preventivamente un freno al cosiddetto fenomeno del brain drain (fuga di cervelli). La previsione di apertura del bando anche a giovani ricercatori non italiani, purché comunitari, consentirà altresì di favorire un tentativo di brain gain (acquisto di cervelli) a compensazione dell'eventuale fisiologico brain drain, e, in ogni caso, sarà a totale vantaggio della internazionalizzazione del nostro sistema ricerca»;

il colpevole ritardo nella procedura di selezione disattende gli obiettivi originari del bando e soprattutto smentisce le stesse argomentazioni rappresentate dal Ministro circa la volontà di contrastare la «fuga dei cervelli» e la «precarizzazione a tempo indeterminato» -:

quali siano le ragioni del ritardo nella selezione dei progetti meritevoli di finanziamento e se il Ministro non ritenga che, trascorsi oramai più di nove mesi dal licenziamento del bando e sette dalla scadenza dei termini per la presentazione delle domande, non si debba insediare, senza ulteriori deroghe, la commissione esaminatrice, per rispondere alle legittime attese degli oltre tremila ricercatori che hanno fatto richiesta di accesso ai fondi stanziati. (5-01870)
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