ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01853

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 223 del 30/09/2009
Ex numero atto
Precedente numero assegnato: 4/04174
Firmatari
Primo firmatario: ZAMPARUTTI ELISABETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 30/09/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 30/09/2009
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 30/09/2009
FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO 30/09/2009
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 30/09/2009
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 30/09/2009


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
  • MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 30/09/2009
Stato iter:
26/01/2010
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 26/01/2010
Resoconto MENIA ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 26/01/2010
Resoconto ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 30/09/2009

SOLLECITO IL 08/10/2009

DISCUSSIONE IL 26/01/2010

SVOLTO IL 26/01/2010

CONCLUSO IL 26/01/2010

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-01853
presentata da
ELISABETTA ZAMPARUTTI
mercoledì 30 settembre 2009, seduta n.223

ZAMPARUTTI, BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI e MAURIZIO TURCO. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:


risulta che nel giugno del 2005, il settimanale l'Espresso riportò un memoriale di un ex boss della 'ndrangheta, Francesco Fonti detto «Ciccillo». L'ex boss lo aveva consegnato tempo prima alla Direzione nazionale antimafia descrivendo in esso scenari inquietanti di traffici internazionali di rifiuti tossici e radioattivi, faccendieri, mafia, servizi segreti, massoneria;


il suddetto Francesco Fonti parlava di «navi a perdere», cioè navi piene di scorie radioattive e rifiuti tossico-nocivi, fatte affondare al largo della costa di Cetraro, in provincia di Cosenza, nella prima parte degli anni Novanta. Ma parlava anche di spazzatura nociva depositata in Basilicata; diceva: «camion caricati a Rotondella verso le due di notte» con fusti di rifiuti radioattivi che furono «trasportati e seppelliti nel comune di Pisticci, in località Costa della Cretagna, lungo l'argine del fiume Vella»;


il ritrovamento di questi ultimi giorni di relitti di navi nei fondali lungo le coste tirreniche dell'alto cosentino sembrerebbero dimostrare che Francesco Fonti aveva detto la verità e, che quelle navi esistevano davvero;


secondo quanto riportato in una nota dell'associazione Libera, il boss Francesco Fonti avrebbe affermato due anni fa, in un'intervista, di aver depistato e portato gli investigatori nei posti sbagliati perché gli avevano promesso un inserimento nel programma di collaborazione che invece poi non c'è stato e che «la verità è un'altra. Non si sono voluti trovare quei fusti»;


inoltre, da quanto si legge sul quotidiano Corriere della Sera del 15 settembre 2009, avrebbe affermato che in merito all'affondamento di tre navi «abbiamo pensato che non era tanto intelligente (farle affondare tutte e tre assieme), e abbiamo deciso una di farla affondare lì, le altre due di mandarle una verso lo Ionio, a Metaponto, e l'altra verso Maratea»;


secondo i dati di Legambiente (Rapporto ecomafie 2006) risulta che in Italia dei 134 milioni di tonnellate di rifiuti prodotti, 103 sono gestiti nel ciclo dei rifiuti, mentre mancano all'appello ben 31 milioni di tonnellate di rifiuti pericolosi e non;


si tratta di un dato riferito al 2006 ma che realisticamente pone annualmente la domanda di che fine facciano decine di milioni di tonnellate di rifiuti - pericolosi e non - e che occupano una dimensione pari ad una montagna che ha per base 3 ettari ed altezza 3 mila metri -:



quali iniziative si stiano adottando per verificare, oltre a quanto detto da Francesco Fonti sull'affondamento di navi piene di scorie radioattive e rifiuti tossico-nocivi al largo della costa di Cetraro, anche l'eventuale smaltimento di rifiuti tossici in Basilicata;


come si spieghi che 31 milioni di tonnellate di rifiuti prodotti annualmente sfuggono alla gestione del recupero o dello smaltimento;


quali misure intendano adottare i Ministri interrogati per assicurare la massima trasparenza sui dati ambientali e in materia di smaltimento di rifiuti a partire dalla Calabria e dalla Basilicata per coprire tutto il territorio nazionale.(5-01853)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

Basilicata

Calabria

eliminazione dei rifiuti

gestione dei rifiuti

Mar Ionio

mare

nave

protezione dell'ambiente

riciclaggio dei rifiuti

rifiuti

rifiuti pericolosi

scorie radioattive

sostanza tossica

trasporto internazionale