Atto Camera
Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-01807
presentata da
ALBERTO FLUVI
martedì 22 settembre 2009, seduta n.218
FLUVI e CAUSI. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
una recente pronuncia della Corte costituzionale (sentenza n. 238 del 2009), pur vertendo sulla competenza giurisdizionale delle Commissioni tributarie, ha incidentalmente riaffermato la tesi della natura tributaria della TIA (tariffa di igiene ambientale), come tale non assoggettabile al pagamento dell'IVA; com'è a tutti noto, si tratta di una questione giurisprudenziale annosa, finora risolta, anche sulla base di precise indicazioni e risoluzioni dell'Agenzia delle entrate, nel senso opposto dell'assoggettabilità ad IVA della tariffa in questione;
la pronuncia della Corte costituzionale fa ricadere invece la tariffa di igiene ambientale nell'ambito delle prestazioni patrimoniali imposte: ciò implica, con ogni evidenza, la necessità di un urgente riassestamento dell'intero apparato normativo di secondo livello collegato alla stessa tariffa, nonché di una modifica di numerose prassi operative consolidatesi nel tempo; non secondario, poi, appare il potenziale impatto di tale decisione non solo sui conti dello Stato, soggetto percettore in ultima istanza dell'IVA, ma anche su quelli dei soggetti gestori in via diretta (Comuni, A.T.O. e altro) o in via indiretta (aziende concessionarie) delle responsabilità in merito alla fornitura dei servizi ambientali nonché alla riscossione dei relativi pagamenti da parte di famiglie e imprese;
numerosi segnali di allarme e di preoccupazione si sono infatti diffusi nel settore in seguito a tale sentenza, con il rischio di appesantire una crisi già incipiente del sistema gestionale dei rifiuti, producendo ulteriore incertezza su un quadro normativo di per sé confuso e farraginoso, nonché danni alla operatività delle aziende e frustrazione delle legittime aspettative dei cittadini;
ciò non solo per il presente e per il futuro, ma anche per l'ulteriore incertezza relativa all'applicazioni con efficacia retroattiva delle decisioni della Corte -:
quali iniziative intenda assumere il Governo, a seguito della citata sentenza della Corte costituzionale n. 238 del 2009, per dare risposta alle preoccupazioni degli amministratori locali e alle legittime attese dei cittadini, scongiurando ogni rischio di soluzioni penalizzanti per gli utenti o peggiorative per le aziende del settore e per i bilanci degli enti locali. (5-01807)