ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/01776

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 215 del 16/09/2009
Firmatari
Primo firmatario: DELFINO TERESIO
Gruppo: UNIONE DI CENTRO
Data firma: 16/09/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
POLI NEDO LORENZO UNIONE DI CENTRO 16/09/2009


Commissione assegnataria
Commissione: XI COMMISSIONE (LAVORO PUBBLICO E PRIVATO)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 16/09/2009
Stato iter:
17/09/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 17/09/2009
Resoconto DELFINO TERESIO UNIONE DI CENTRO
 
RISPOSTA GOVERNO 17/09/2009
Resoconto VIESPOLI PASQUALE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 17/09/2009
Resoconto DELFINO TERESIO UNIONE DI CENTRO
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 17/09/2009

SVOLTO IL 17/09/2009

CONCLUSO IL 17/09/2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-01776
presentata da
TERESIO DELFINO
mercoledì 16 settembre 2009, seduta n.215

DELFINO e POLI. -
Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

la crisi economica, ancora in corso, è evidenziata dai dati presentati dalla Commissione europea che ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita dell'Italia. Secondo gli analisti di Bruxelles il Pil nel 2009 si attesterà a quota -5 per cento, un risultato peggiore di quanto previsto nella scorsa primavera (-4,4 per cento), anche se è attesa nella seconda metà del 2009 una debole ripresa che comporterà un piccolo impulso di crescita positivo nel 2010;

allo stato attuale, le categorie più a rischio sono i giovani e quanti, precari, ancora non godono delle risorse previste per gli ammortizzatori sociali;

in diverse occasioni il Governo ha affermato la consistente disponibilità di risorse per gli ammortizzatori sociali. Recenti dichiarazioni del Ministro Sacconi evidenziano che la cassa integrazione è sovrastimata di circa il 60 per cento (le aziende richiedono più cassa integrazione di quella di cui realmente necessitano e che usano) e che il sistema economico italiano sta rispondendo bene alla crisi economica, pur indicando l'esigenza di una più puntuale razionalizzazione degli ammortizzatori sociali;

anche il ministro Tremonti ha fatto recentemente notare che le richieste di ricorso alla cassa integrazione straordinaria e in deroga sono state alte, mentre non altrettanto alto è stato l'effettivo utilizzo delle risorse. Vale a dire che per il 2009 sono stati messi a disposizione 8 miliardi che potrebbero essere in parte usati anche per i mesi successivi; in tutti i casi sembrerebbe che nel bilancio pubblico ci siano risorse tali da far fronte anche ad eventuali scenari più drammatici;

vi sono ancora delle categorie di lavoratori, come i lavoratori a progetto che godono appena del 20 per cento dell'indennità di disoccupazione, mentre i due terzi degli occupati a tempo indeterminato sono impegnati in settori che non rientrano nel sistema cassa integrazione/mobilità;

si stima che nei prossimi anni scadranno tra i 300 mila e 400 mila contratti di collaborazione all'anno, per i quali non è previsto il ricorso alla cassa integrazione in deroga; inoltre, le coperture dell'indennità di disoccupazione applicate in Italia, sono molto inferiori, soprattutto per durata, ai livelli europei -:

a quanto realmente ammonti la «consistente disponibilità di risorse per gli ammortizzatori sociali» cui fa riferimento il Governo nelle sue recenti dichiarazioni e quali siano le difficoltà, se è vero che i fondi a disposizione sono sufficienti, che impediscono di elevare e rendere più omogeneo il livello di tutela salariale estendendo la cassa integrazione alle categorie di lavoratori ancora non incluse.(5-01776)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

assicurazione di disoccupazione

bilancio dello Stato

cassa integrazione

contratto di lavoro

crescita economica

crisi monetaria

indennita' e spese

mobilita' della manodopera

mobilita' professionale

prodotto interno lordo

recessione economica