CONTE. -
Al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:
l'articolo 31 della legge n. 88 del 2009 - legge Comunitaria 2008 - conferisce una delega al Governo per l'attuazione della direttiva 2007/36/CE, relativa all'esercizio di alcuni diritti degli azionisti di società quotate;
il medesimo articolo 31, stabilendo i principi e criteri direttivi della delega, stabilisce, all'articolo 1, lettera a), che il legislatore delegato, nel definire l'ambito di applicazione delle norme di recepimento della predetta direttiva 2007/36/CE, escluda, tra l'altro, le società cooperative;
tale previsione trova fondamento nello stesso dettato della direttiva 2007/36, la quale prevede, all'articolo 1, comma 3, lettera c), che i singoli Stati membri possano escludere dall'ambito di applicazione delle direttiva medesima le società cooperative;
la bozza di decreto legislativo attuativo della citata delega, attualmente in consultazione e disponibile sul sito internet del dipartimento del tesoro del Ministero dell'economia e delle finanze, non contiene alcuna disposizione che esplicitamente escluda le società cooperative dalle norme ivi contenute, determinando pertanto il rischio che esse possano ritenersi applicabili anche nei confronti di tale tipologia di società e, quindi, segnatamente, alle banche popolari e alle banche di credito cooperativo;
le organizzazioni rappresentative delle banche popolari segnalano l'esigenza di chiarire esplicitamente l'esclusione del mondo cooperativo da tale disciplina, evidenziando come ogni diversa soluzione determinerebbe notevoli dubbi interpretativi ed una imponente mole di contenzioso, con conseguenze particolarmente gravi per l'operatività di tali soggetti -:
quali siano le ragioni che hanno indotto a non inserire nel testo della bozza di decreto legislativo una clausola di esplicita esclusione delle società cooperative, e se ritenga che la mancanza di una tale previsione non si porrebbe in contrasto con i principi della delega legislativa in materia, col rischio di ingenerare un vizio di illegittimità costituzionale nel provvedimento.(5-01753)