ZAMPARUTTI, BERNARDINI, BELTRANDI, FARINA COSCIONI, MECACCI e MAURIZIO TURCO. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
per ciò che riguarda il potenziale energetico accessibile per il solare fotovoltaico, Domenico Coiante sostiene che «basterebbe l'utilizzo di 3.700 km2 (cioè il 19 per cento dei terreni marginali abbandonati del centro-sud, o l'1,2 per cento del territorio nazionale) per produrre l'intero fabbisogno elettrico nazionale (circa 310 TWh)». Ora, pur trattandosi di un esercizio puramente teorico, visto che in termini pratici esistono varie problematicità di ordine sia tecnico (problemi di connessione in rete, accumulo e altro) che economico che ad oggi ancora frenano in misura non piccola l'espandersi di questa avanzatissima tecnologia energetica rinnovabile, questa constatazione contribuisce a consolidare la consapevolezza di quanto questa fonte sia promettente e quanto risultino giustificati gli incentivi destinati al suo sviluppo;
tuttavia da un'intervista dei 28 gennaio 2009 all'ingegnere Montanino, direttore tecnico del GSE, pubblicata su www.rinnovabili.it risulta che, in un confronto dell'Italia con la Germania, a quasi tre anni dall'avvio del sistema di incentivazione italiano, la situazione italiana non differisce da quella tedesca in termini di potenza cumulativa installata, mentre rimangono differenze relative ai prezzi degli impianti - che in Germania risulterebbero essere mediamente pari a 4.400 euro per kW di potenza nominale installata, fonte BSW Solar 2008 - German solar industry association, a fronte di oltre 6.000 euro in kW in Italia, dato rilevato da GSE su quanto dichiarato in sede di richiesta degli incentivi - ed inoltre differenze relative alla stabilità «normativa» e alle barriere di ordine amministrativo per le autorizzazioni e per le connessioni alla rete;
ad avviso degli interroganti la differenza sui prezzi che si registra tra Italia e Germania è dovuta al fatto che nel nostro Paese venditori e installatori di pannelli solari fotovoltaici spesso incamerano, oltre ai normali, ragionevoli ricavi e guadagni, anche un extra-profitto non giustificato, costituito da una parte non piccola dell'incentivo economico pubblico assicurato dallo Stato, che quindi, a questo punto, potrebbe essere notevolmente ridotto a beneficio della finanza pubblica e della capacità del nostro Paese di finanziare ulteriori future espansioni di questa fonte energetica così importante -:
se corrisponda al vero quanto sopra riferito;
quali iniziative i Ministri interrogati intendano adottare per contenere i costi degli impianti, per assicurare una maggiore informazione dei cittadini sulle novità dell'energia solare fotovoltaica, sullo stato del mercato relativo a questa tecnologia a livello sia italiano che europeo che mondiale e sul corretto funzionamento degli incentivi economici governativi e per assicurare una effettiva stabilità «normativa». (5-01655)