GHIZZONI. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:
ai sensi del combinato disposto dell'articolo 24 e dell'allegato A del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, sono abrogate le disposizioni della legge 24 febbraio 1967, n. 62 e di fatto è eliminata la figura dei lettori di scambio culturale presso gli Atenei italiani;
in seguito a tale previsione normativa ai tanti lettori culturali, senza nessun tipo di preavviso, non è stato confermato l'incarico;
dopo la protesta da parte di varie ambasciate e membri dell'università, il Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca si era impegnato a garantire la prosecuzione dell'attività dei suddetti docenti tramite un apposito intervento normativo, che però ad oggi non è stato ancora avviato;
altresì, non ha portato ad alcuna soluzione concreta l'incontro svoltosi lo scorso 15 maggio 2009 tra quattro ambasciate e i rappresentanti del Ministero dell'istruzione, dell'università e della ricerca;
pare opportuno ricordare che il lettore di scambio, oltre ad assicurare l'insegnamento qualificato di lingua e cultura del Paese di origine (ad esempio, per l'ebraico, sloveno, danese, polacco si tratta dell'unico insegnamento in lingua), ha sempre assunto un ruolo molto attivo nella promozione della cultura del suo Paese, anche attraverso il coordinamento di importanti iniziative, quali convegni, progetti di ricerca, rassegne cinematografiche in lingua originale, seminari in varie discipline, mostre, concerti, coedizioni, traduzioni di autori italiani;
risaputa è, altresì, la stretta relazione che intercorre fra i lettori di scambio e le istituzioni culturali straniere in Italia, come il British Council, l'Istituto Cervantes, il Goethe-Institut, l'Alliance Franfcaise e i consolati e le ambasciate presenti sul territorio italiano;
il lettore di scambio ha sempre rappresentato un investimento nei rapporti culturali tra l'Italia e gli altri Paesi, pertanto l'abolizione di tale figura contrasta con la politica di internazionalizzazione che molte università cercano di perseguire;
la scelta di eliminare tale figura potrebbe compromettere la posizione del lettore di scambio italiano, che contribuisce alla diffusione della lingua e cultura italiana nel mondo;
ad avviso dell'interrogante, l'abolizione della figura del lettore di scambio, determinata da ragioni puramente economiche, va a detrimento dell'apprendimento delle lingue e della cultura straniere da parte degli studenti italiani e rappresenta un'ulteriore azione intrapresa dal Governo, che rischia di intaccare il prestigio dell'università italiana rispetto al contesto internazionale -:
se il Ministro interrogato non intenda intervenire per ripristinare la figura del lettore di scambio.(5-01623)