ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01470

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 183 del 27/05/2009
Firmatari
Primo firmatario: DE PASQUALE ROSA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 27/05/2009


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 27/05/2009
Stato iter:
16/07/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/07/2009
Resoconto PIZZA GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 16/07/2009
Resoconto DE PASQUALE ROSA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/05/2009

DISCUSSIONE IL 16/07/2009

SVOLTO IL 16/07/2009

CONCLUSO IL 16/07/2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-01470
presentata da
ROSA DE PASQUALE
mercoledì 27 maggio 2009, seduta n.183

DE PASQUALE. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca, al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:

il decreto legislativo n. 286 del 1999 (Riordino e potenziamento dei meccanismi e strumenti di monitoraggio e valutazione dei costi, dei rendimenti e dei risultati dell'attività svolta dalle amministrazioni pubbliche) all'articolo 8, comma 1, stabilisce che «La direttiva annuale del Ministro di cui all'articolo 14, del decreto n. 29, costituisce il documento base per la programmazione e la definizione degli obiettivi delle unità dirigenziali di primo livello. In coerenza ad eventuali indirizzi del Presidente del Consiglio dei Ministri, e nel quadro degli obiettivi generali di parità e pari opportunità previsti dalla legge, la direttiva identifica i principali risultati da realizzare, in relazione anche agli indicatori stabiliti dalla documentazione di bilancio per centri di responsabilità e per funzioni-obiettivo, e determina, in relazione alle risorse assegnate, gli obiettivi di miglioramento, eventualmente indicando progetti speciali e scadenze intermedie»;

una corretta previsione è indispensabile per un'efficace ed efficiente gestione delle risorse pubbliche finalizzate al raggiungimento degli obiettivi ed è, inoltre, il presupposto della attivazione del processo di programmazione - risultati - valutazione, cui si ispira tutta la più recente legislazione in materia di Amministrazione pubblica;

i principi cardine della attività previsionale dei ministeri sono stati più volte delineati nelle direttive del Presidente del Consiglio dei Ministri, da ultima nella citata Direttiva del 27 dicembre 2004, con la quale sono state cadenzate le operazioni di pianificazione strategica, anticipando l'inizio delle operazioni di pianificazione attraverso una Direttiva del Ministro contenente le priorità politiche;

inoltre, il Ministero dell'Economia e delle Finanze ha emanato la circolare n. 18 del 28 aprile 2006 con la quale ha specificato il contenuto della nota preliminare prevista dalla legge n. 94 del 1997, fornendo un format contenente le indicazioni degli elementi caratterizzanti l'intero processo di programmazione;

in particolare la suddetta Circolare del Ministero dell'Economia e delle Finanze, Dipartimento RGS, n. 18 del 28 aprile 2006, nell'allegato 4 Note preliminari-Linee Guida per la compilazione, recita: «La Nota preliminare si inserisce così all'interno di un più ampio processo di programmazione che prende avvio dalla definizione generale degli obiettivi di Governo, passa attraverso la verifica di compatibilità delle previsioni iniziali con i vincoli e gli obiettivi di finanza pubblica, di competenza della RGS, e si conclude, dopo l'approvazione da parte del Parlamento della Legge di Bilancio, con l'elaborazione della Direttiva annuale emanata dal Ministro»;

in specifico nella Nota preliminare vanno riportate le priorità politiche e gli obiettivi strategici dell'Amministrazione;

le priorità politiche sono indicate da ciascun Ministro sulla base delle scelte programmatiche di politica economica del Governo che tengono conto dello scenario macroeconomico e istituzionale, della legislazione di settore vigente, delle iniziative legislative in itinere o in progetto: tali scelte trovano dapprima formalizzazione nel Documento di programmazione economico-finanziaria (DPEF) e successivamente nel disegno di legge di bilancio e finanziaria;

gli obiettivi strategici sono definiti da ciascun Ministro, supportato dai SECIN, su proposta dei titolari dei Centri di responsabilità amministrativa, in coerenza con le priorità politiche. Gli obiettivi strategici devono essere rappresentativi delle politiche pubbliche di settore di interesse del Ministero prese in considerazione nei documenti programmatici generali del Governo;

le politiche pubbliche di settore, a loro volta, sono rappresentate, all'interno della classificazione funzionale dello Stato, dalle missioni istituzionali;

quindi, gli obiettivi strategici devono essere definiti per l'Amministrazione nel suo complesso e in coerenza con le missioni istituzionali assegnate all'Amministrazione;

il passo in avanti compiuto con le Linee Guida allegate alla Direttiva del Presidente del Consiglio dei ministri del 12 marzo 2007, consiste nell'impostazione di un ciclo integrato di pianificazione strategica e di programmazione finanziaria per il 2008. Intanto nel corso dell'anno 2007 si era avviato un processo insieme di revisione della classificazione del bilancio statale ed un piano di analisi e valutazione dei principali programmi di spesa delle amministrazioni. Lo scopo era quello di identificare obiettivi specifici e di associarvi indicatori di risultato da utilizzare in futuro. Si tratta, pertanto, di un avanzamento su due fronti che faciliterà l'integrazione tra i due cicli;

entro 10 giorni dalla pubblicazione della legge di bilancio il Ministro emana la direttiva generale per l'attività amministrativa e la gestione. Essa stabilizza le proposte dei titolari dei CRA (Centri di responsabilità amministrativa) e indica gli obiettivi strategici da conseguire per la realizzazione delle priorità politiche stabilite all'inizio del processo, compatibilmente con le risorse finanziarie allocate nel bilancio di previsione approvato dal Parlamento;

gli obiettivi strategici sono quindi declinati dai dirigenti di primo livello in piani d'azione a loro volta esplicitati in obiettivi operativi. Oltre agli obiettivi strategici la Direttiva indica gli obiettivi per il miglioramento dell'attività istituzionale ordinaria da realizzare nel corso dell'anno di riferimento. Sono altresì previsti gli strumenti e i meccanismi di monitoraggio e valutazione della sua attuazione. In questa fase il ruolo del SECIN (Servizio di Controllo interno presente in ogni amministrazione) è quello di controllare la coerenza tra i piani d'azione e gli obiettivi strategici, al fine di dare assicurazione della funzionalità degli obiettivi operativi al raggiungimento dell'obiettivo strategico collegato ad ogni priorità politica;

la Direttiva, al fine di rilevare il grado di realizzazione degli obiettivi e dei relativi piani d'azione indicati nella stessa ed eventualmente di intervenire per una loro rettifica prevede un primo monitoraggio intermedio e uno finale;

il Monitoraggio intermedio avviene in periodi infra-annuali ed è finalizzato a rilevare lo stato di avanzamento dei piani d'azione; identificare gli eventuali scostamenti rispetto ai livelli di realizzazione previsti al fine di introdurre i necessari interventi correttivi; verificare la eventuale necessità di modifica della pianificazione qualora siano intervenute cause oggettive che la giustifichino. Si evidenzia in questo modo la strumentalità dei piani d'azione al raggiungimento degli obiettivi strategici. Sulla base degli esiti del monitoraggio intermedio vengono redatti rapporti periodici di monitoraggio;

invece, il monitoraggio finale si realizza alla fine dell'esercizio ed è finalizzato a rilevare il grado di conseguimento degli obiettivi effettivamente conseguiti nel corso dell'anno, sulla base degli indicatori previsti per ciascun obiettivo, confrontando il livello raggiunto con il livello predefinito. Sulla base del monitoraggio finale viene redatto il rapporto finale, che dà conto del grado di attuazione della direttiva, che viene trasmesso al Ministro. Il rapporto deve evidenziare chiaramente gli obiettivi non conseguiti che si ritiene di abbandonare perché superati o non raggiungibili, e quelli non raggiunti, totalmente o parzialmente, riproposti o rimodulati all'interno del successivo ciclo di programmazione. Inoltre, sulla base delle informazioni derivanti dal monitoraggio finale, viene redatto un rapporto di performance a fini di comunicazione esterna dell'amministrazione. Il rapporto di performance è redatto in un linguaggio semplice ed efficace per rendere conto agli stakeholders dei risultati raggiunti con le risorse assegnate e spese;

la direttiva annuale sull'azione amministrativa e la gestione del ministero della Pubblica Istruzione per l'anno 2008 era stata emanata dal precedente Ministro in data 29 gennaio 2008 e quella del ministero dei beni e delle attività culturali era stata emanata, per l'anno 2008, dal precedente Ministro in data 31 gennaio 2008;

di contro le direttive annuali sull'azione amministrativa e la gestione per l'anno 2009 per i ministeri dell'Istruzione dell'università e della ricerca e dei beni e delle attività culturali ad oggi non risultano ancora emanate -:

per quali motivi i ministri interrogati non abbiano ancora emanato la prescritta direttiva che sta alla base dell'azione politica, finanziaria ed amministrativa di un ministero e che consente la rendicontabilità dell'azione politico-amministrativa che si può realizzare soltanto se si elaborano, con trasparenza, programmi e modalità di realizzazione degli obbiettivi connessi all'uso delle risorse finanziarie, nonché strumenti di misurazione del raggiungimento degli obiettivi stessi affrontando così tematiche che nei paesi democratici sono oramai metabolizzate;

come pensino i Ministri interrogati di portare avanti un'utile azione amministrativa che risponda ai requisiti dell'efficienza, efficacia, economicità oltre che della trasparenza, contravvenendo alla normativa vigente sopra riportata, in assenza delle prescritte direttive annuali sull'azione amministrativa e la gestione per l'anno 2009, direttive che consentono anche una reale programmazione e di conseguenza un reale controllo del raggiungimento degli obbiettivi, da parte dei dirigenti che nell'amministrazione devono assicurare la realizzazione degli stessi;

inoltre, se i ministri interrogati non ritengano opportuno verificare come mai il Comitato di coordinamento dei SECIN, preposto al controllo e alla vigilanza sulla corretta attività dei SECIN dei singoli ministeri, non abbia ancora rilevato la mancata emanazione delle direttive.
(5-01470)
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

DL 1999 0286, L 1997 0094

EUROVOC :

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