SIRAGUSA e ANTONINO RUSSO. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:
il 21 maggio 2009 il quotidiano la Repubblica, ha pubblicato un articolo dal titolo «Lo tsunami nella scuola elementare»;
nell'articolo si legge che da settembre 2009 oltre 500 maestri di ruolo «torneranno a fare la vita dei precari... mentre acciuffare una supplenza alla scuola elementare sarà quasi impossibile»;
quanto descritto è l'effetto immediato dei tagli degli organici della scuola primaria a seguito dell'introduzione del «maestro unico di riferimento» e della cancellazione delle compresenze;
i tagli colpiscono in maniera drammatica il sud Italia, e in particolare la Sicilia, con un inevitabile peggioramento della qualità dell'istruzione e del diritto allo studio di aree del Paese che già oggi soffrono di una grave mancanza di risorse;
la Flc-Cgil ha diffuso nei giorni scorsi dei dati allarmanti secondo i quali, alla luce della pubblicazione dei trasferimenti della scuola primaria, 2000 maestri di ruolo non troverebbero posto nelle scuole della loro provincia e sarebbero perciò dichiarati in esubero;
per questi insegnanti, si apre un futuro di estrema incertezza perché, senza più una cattedra, saranno costretti a cercarsi un posto in un'altra scuola elementare, magari a decine di chilometri da casa;
i soprannumerari, come sottolineato sopra, si registrano soprattutto al sud con picchi di 847 e 549 insegnanti in meno rispettivamente in Campania e in Sicilia;
tale situazione di esubero si aggiungerà alla riduzione dei posti determinando il licenziamento, solo per i docenti della scuola primaria, di alcune migliaia di lavoratori precari per i quali il Ministro non ha ancora fornito risposte;
quanto descritto è solo il primo effetto tangibile della riforma al quale si aggiungeranno quelli che investiranno gli altri ordini di scuola e il personale ATA;
sempre in base a quanto reso pubblico da Flc-Cgil, in Sicilia sarebbero state istituite solo 272 nuove classi a tempo pieno e sarebbero state disattese 1284 richieste di tempo a 40 ore, nonché 40135 di tempo a 30 ore settimanali, in prima elementare -:
se i tagli previsti per la Sicilia corrispondano a quanto pubblicato in questi giorni dalla stampa;
se non ritenga opportuno intervenire a tutela di migliaia di lavoratori nonché a garantire il diritto delle famiglie a scegliere il tempo scuola più adatto alle proprie esigenze come peraltro il Governo aveva promesso.
(5-01461)