VELO e LOVELLI. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
gli effetti della crisi finanziaria e produttiva internazionale si stanno manifestando con tutta la loro drammatica evidenza anche sull'economia nazionale, investendo interi comparti della produzione industriale e dei servizi;
tale quadro rappresenta un ulteriore elemento di preoccupazione per la condizione di esercizio delle attività di autotrasporto, settore che già aveva manifestato motivi di difficoltà legati all'andamento dei costi di gestione, in gran parte dovuti alla dinamica dei prezzi dei carburanti, e situazioni di criticità normativa, fiscale e finanziaria;
a tal fine, con il Protocollo di intesa sottoscritto da tutte le sigle di rappresentanza del settore, in data 25 giugno 2008, sembrava avviato un proficuo lavoro di concertazione per l'attuazione di un pacchetto di misure volte a risolvere l'insieme richieste del settore;
come recentemente denunciato dalle principali sigle che hanno sottoscritto quel documento, a tutt'oggi, risolte delle misure ivi previste tardano a trovare integrale e fedele attuazione, non risultando essere stati ancora emanati importanti atti governativi;
in particolare, non risulterebbero ancora affrontati e risolti i temi relativi al sostegno per l'acquisto di nuovi veicoli euro 5, alla riduzione dei pedaggi autostradali, ai contributi per la formazione professionale, agli incentivi per l'aggregazione di imprese, alle agevolazioni per il credito agli investimenti e agli incentivi per gli investimenti del biennio 2005-2007, alle indennità di trasferta, all'esonero fiscale e contributivo per gli straordinari, nonché al credito di imposta sulle tasse automobilistiche per l'anno 2009 per i grandi veicoli;
a tutt'ora non si è dato corso nemmeno all'istituzione dell'Osservatorio sulle attività di autotrasporto di cui all'articolo 9, del decreto legislativo 21 novembre 2005, n. 286, così privando il settore dell'unico strumento effettivamente adatto a gestire in modo corretto l'andamento, a volte schizofrenico, di tutti i costi di esercizio, non solo del gasolio, a carico delle imprese;
se l'emanazione di tali misure fu ritenuta opportuna dieci mesi or sono, per il sostegno di una coraggiosa azione di consolidamento e ammodernamento delle imprese del settore dell'autotrasporto, oggi diventa di drammatica urgenza pena una non auspicabile riproposizione di forme di protesta che arrecherebbero ulteriori problemi all'intero sistema economico del paese o l'acuirsi di situazioni di critici gestionale che potrebbe mettere fuori mercato centinaia e migliaia di imprese, con inevitabili effetti occupazionali;
appare, pertanto, incomprensibile e inaccettabile un'ulteriore dilazione dei tempi di attuazione dei contenuti del Protocollo del 25 giugno 2008 -:
quali siano le ragioni che hanno portato il Governo a non dare piena e coerente applicazione del citato Protocollo, sostanzialmente sottoscritto da tutte le sigle di rappresentanza del settore;
quali azioni intenda intraprendere per addivenire, nei tempi più ravvicinati, all'adozione delle misure richiamate in premessa, ivi compresa l'istituzione del citato Osservatorio sulle attività di autotrasporto, contenute nell'atto sottoscritto presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, così scongiurando l'ulteriore aggravamento della situazione del settore e il riproporsi di forme di protesta che non potrebbero non produrre difficoltà aggiuntive in una congiuntura economica già tanto delicata.(5-01381)