VIOLA e LULLI. -
Al Ministro dello sviluppo economico.
- Per sapere - premesso che:
il Patto Territoriale della Venezia Orientale (Venezia) ha rappresentato per il sistema economico e sociale di quel territorio una vera occasione di progresso;
purtroppo, dopo la stagione esaltante della concertazione e dello sviluppo, i protagonisti di quell'esperienza si sono ritrovati a dover combattere contro una selva di norme e di balzelli che nulla hanno a che fare con lo spirito che sta alla base della concertazione come metodo di sviluppo;
il Soggetto Responsabile del Patto Territoriale della Venezia Orientale, individuato nel Comune di Fossalta di Piave (Venezia), è stato sempre vicino e puntuale nei confronti delle Aziende del territorio sollecitando ripetutamente e, purtroppo inutilmente, i suoi predecessori senza avere risposta;
infatti infinite richieste di documentazioni, sopralluoghi, commissioni, non sono riusciti a chiudere ancora l'iter amministrativo dei soggetti beneficiari del contributo pubblico;
oggi, le stesse imprese, che avevano contribuito insieme ai soggetti pubblici alla costruzione di un grande progetto di sviluppo locale, stanno seriamente valutando di passare alle vie legali per aver riconosciuti i loro diritti;
a dimostrazione di quanto sostenuto, si riporta uno dei casi verificatisi all'interno del Patto Territoriale della Venezia Orientale, situazione tipica che può rappresentarne molte altre, omettendo per opportunità il nome dell'azienda, ma i cui dati sono facilmente verificabili;
in data 31 maggio 1999 approvazione Patto territoriale;
in data 7 dicembre 1999 conclusione dell'investimento inserito nel Patto Territoriale;
in data 29 luglio 2003 consegna della relazione finale di spesa da parte dell'istituto istruttore;
in data 12 febbraio 2005 verifica dell'iniziativa da parte della commissione ministeriale;
a settembre 2008 il Ministero dello sviluppo economico comunica verbalmente al soggetto responsabile di aver smarrito la relazione redatta dalla commissione di accertamento;
a ottobre 2008 la relazione è stata ritrovata;
a tutt'oggi si è ancora in attesa della trasmissione;
sono passati 10 anni, le Aziende hanno svolto ampiamente i loro impegni nei confronti delle comunità, gli enti locali hanno fatto la loro parte e non è accettabile che disguidi di tale gravità possano verificarsi;
le aziende in questa situazione sono 14, con un credito complessivo pari a circa 369.000 euro;
si tratta di Aziende di piccole e medie dimensioni che in una situazione di crisi come quella attuale troverebbero nel recupero di questo credito una vera e propria boccata d'ossigeno -:
se intenda verificare le cause dei ritardi, per far predisporre al più presto il versamento di quanto spettante alle Aziende, riferendo sui tempi e i modi di liquidazione dei crediti. (5-01334)