MIGLIOLI e GHIZZONI. -
Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:
ai sensi del testo unico 81/08 «l'Istituzione Superiore per la Prevenzione e Sicurezza sul Lavoro (ISPESL) è un Ente di diritto pubblico nel settore della ricerca, dotato di autonomia scientifica, organizzativa, patrimoniale, gestionale e tecnica»;
l'ISPESL è organo tecnico scientifico del servizio nazionale di ricerca, sperimentazione, controllo, consulenza, assistenza, alta formazione, informazione e documentazione in materia di prevenzione degli infortuni e malattie professionali, sicurezza sul lavoro e di promozione e tutela della salute negli ambienti di vita e di lavoro, del quale si avvalgono gli organi centrali dello Stato preposti ai settori della salute e dell'ambiente, del lavoro e della produzione, le Regioni e le province autonome di Trento e Bolzano;
il tema della sicurezza del lavoro nel nostro Paese registra ogni anno un'altissima percentuale di morti e di incidenti e secondo gli interroganti l'Ente sopraccitato nonostante compiti, funzioni e risorse svolge in maniera limitata e carente la propria attività di istituto per quanto attiene alla prevenzione degli infortuni, alla sicurezza sui luoghi di lavoro;
l'Istituto è da oltre un anno commissariato determinando di fatto una sostanziale paralisi dell'attività del medesimo;
a svolgere i compiti di commissario è stato chiamato il professor Moccaldi già presidente dell'Istituto ininterrottamente da oltre vent'anni a cui è stato affiancato un sub commissario nella persona del precedente direttore generale dottor Sacerdote - sia il commissario che il sub commissario sono prossimi alla scadenza dell'ulteriore proroga avuta;
le sedi territoriali dell'ISPESL vivono una situazione di abbandono a causa della mancanza di una corretta programmazione di risorse nonostante le stabilizzazioni recentemente effettuate (nei 36 dipartimenti territoriali presta servizio soltanto un terzo del personale complessivo dell'Ente), con la conseguente riduzione dei controlli tecnici nei luoghi di lavoro;
il personale impiegato in tutto l'Istituto ammonta a circa 850 lavoratori di ruolo, a cui sono da aggiungere oltre 450 collaboratori coordinati, che svolgono una quota rilevante dell'attività dell'Ente nonostante la maggioranza di questi contratti siano previsti con scadenza a giugno 2009 -:
quali misure intenda adottare il Ministro atte a ripristinare una corretta funzionalità dell'Ente rispetto agli obblighi che questo è chiamato a svolgere in materia di sicurezza sul lavoro;
se si intenda superare l'attuale fase di commissariamento e procedere alla nomina degli organismi dell'Istituto per consentirne il ripristino e il rilancio della propria funzione;
che misure si intendano intraprendere per regolarizzare l'attuale precariato con un serio piano del reclutamento del personale teso al rafforzamento dei dipartimenti territoriali e all'incremento dell'attività nel territorio e al rilancio delle attività di ricerca nel campo della sicurezza del lavoro e dei luoghi di vita.
(5-01321)