ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01267

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 159 del 06/04/2009
Firmatari
Primo firmatario: CENNI SUSANNA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 06/04/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
OLIVERIO NICODEMO NAZZARENO PARTITO DEMOCRATICO 06/04/2009
CARRA MARCO PARTITO DEMOCRATICO 06/04/2009
DAL MORO GIAN PIETRO PARTITO DEMOCRATICO 06/04/2009
BRANDOLINI SANDRO PARTITO DEMOCRATICO 06/04/2009
TRAPPOLINO CARLO EMANUELE PARTITO DEMOCRATICO 06/04/2009


Commissione assegnataria
Commissione: XIII COMMISSIONE (AGRICOLTURA)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI
  • MINISTERO DELL'ECONOMIA E DELLE FINANZE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELLE POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI delegato in data 06/04/2009
Stato iter:
20/05/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/05/2009
Resoconto BUONFIGLIO ANTONIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (POLITICHE AGRICOLE ALIMENTARI E FORESTALI)
 
REPLICA 20/05/2009
Resoconto CENNI SUSANNA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 06/04/2009

DISCUSSIONE IL 20/05/2009

SVOLTO IL 20/05/2009

CONCLUSO IL 20/05/2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-01267
presentata da
SUSANNA CENNI
lunedì 6 aprile 2009, seduta n.159

CENNI, OLIVERIO, MARCO CARRA, DAL MORO, BRANDOLINI e TRAPPOLINO. -
Al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali, al Ministro dell'economia e delle finanze.
- Per sapere - premesso che:

uno degli aspetti più rilevanti nei rapporti tra Stato e regioni, nel settore agricolo, riguarda l'utilizzo ed il controllo dei finanziamenti comunitari che, per disciplina nazionale e comunitaria, vede partecipi le regioni e gli organismi pagatori;

l'Unione europea sostiene infatti la produzione agricola dei Paesi della Comunità attraverso l'erogazione, ai produttori, di aiuti, contributi e premi. Tali erogazioni, finanziate dal Feoga, vengono gestite dagli Stati Membri attraverso gli Organismi Pagatori, istituiti ai sensi del Reg. (CE) n. 885/2006 (articolo 18);

con il decreto legislativo n. 165 del 1999 è stata istituita l'Agea (Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura) per lo svolgimento delle funzioni di Organismo di Coordinamento e di Organismo pagatore. All'articolo 3, commi 2 e 3, dello stesso decreto è disciplinata l'istituzione, da parte delle regioni e delle province autonome, di servizi ed organismi per lo svolgimento delle funzioni di organismo pagatore;

in data 4 marzo 2004 è stato approvato un accordo, in sede di Conferenza Stato-regioni, che impegnava il Ministero competente ed Agea a ripartire alle regioni ed alle province autonome i finanziamenti per l'effettuazione dei controlli svolti nell'ambito degli interventi comunitari relativi soprattutto allo sviluppo rurale e la cui competenza era assegnata, per regolamento, agli organismi pagatori;

l'Agea, quale Organismo di Coordinamento, è, tra l'altro, incaricata della vigilanza e del coordinamento degli organismi pagatori ai sensi del regolamento (CE) n. 1290/2005 del Consiglio del 21 giugno 2005; di verificare la coerenza della loro attività rispetto alle linee guida comunitarie; di promuovere l'applicazione armonizzata della normativa comunitaria e delle relative procedure di autorizzazione, erogazione e contabilizzazione degli aiuti comunitari da parte degli organismi pagatori, monitorando le relative attività;

a distanza di circa 10 anni, soltanto sei Regioni (Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna, Basilicata e Toscana) e le due province autonome di Trento e Bolzano hanno assunto con propri organismi pagatori la piena responsabilità della gestione e del controllo dei finanziamenti comunitari destinati al mantenimento e allo sviluppo delle attività agricole;

la corretta applicazione del decreto legislativo n. 165 del 1999 trova, dunque, ancora molte resistenze, in particolare nelle regioni del centro-sud, e non sempre per responsabilità attribuibili al legislatore regionale considerato che in quasi ogni regione sono stati istituiti, con proprie leggi, organismi pagatori (Sardegna, Calabria, Marche, Sicilia) che ancora non hanno ottenuto il riconoscimento ministeriale;

le regioni sopracitate, dunque, hanno fatto le loro scelte, le hanno sostenute con rilevanti risorse finanziarie dotandole dei necessari strumenti organizzativi;

la situazione sopra descritta, che si trascina da molti anni, mostra, ancora una volta, un Paese che viaggia a due velocità, le cui cause non sono da ricercare quindi soltanto nelle regioni, ma soprattutto nell'assenza di una reale ricerca di sviluppo del modello federalista;

vengono messe in atto azioni disorganiche che ostacolano la costituzione degli organismi pagatori, creando «svantaggi» per le regioni che hanno fatto questa scelta. Si richiama a questo proposito il venir meno degli impegni assunti nei confronti delle regioni nel 2004, un sostegno modesto, ma significativo per la crescita del Sistema di controllo coordinato tra organismi pagatori;

le rettifiche finanziarie comminate dalla Commissione Europea sono sempre più imputate ad una carenza sistematica nelle attività di controllo;

Agea, pur essendo dotata di autonomia finanziaria e contabile, non dispone di entrate proprie se non in misura trascurabile rispetto all'ammontare del suo bilancio. È infatti un ente a finanza derivata, e che per svolgere i compiti ad essa affidati dal legislatore nazionale e comunitario deve ricorrere quasi interamente ai trasferimenti da parte dello Stato (Ministero dell'economia e finanze) previsti nella legge finanziaria o in eventuali altre disposizioni normative;

la legge 22 dicembre 2008, n. 203 (legge finanziaria per il 2009) stanzia a favore dell'Agea un importo di circa 176,5 milioni di euro, con una riduzione di quasi il 30 per cento rispetto ai circa 246 milioni di euro trasferiti all'Ente nell'anno 2008 e di oltre il 10 per cento persino rispetto al valore di circa 200 milioni di euro (già largamente insufficiente per far fronte alle esigenze dell'Agenzia) previsto nell'Allegato al decreto-legge n. 112 del 2008, convertito, con modificazioni, dalla legge 6 agosto 2008, n. 133 (cosiddetta «legge Brunetta»);

tale carenza di risorse finanziarie è ancora più grave poiché ai 70 milioni di euro di riduzione di trasferimenti statali diretti va aggiunto un ulteriore importo di oltre 20 milioni di euro necessarie per il funzionamento e le attività istituzionali di Agecontrol S.p.A., la cui copertura era garantita fino al 2008 all'interno del bilancio dello Stato, mentre nel 2009 i relativi oneri saranno inevitabilmente a carico dell'Agenzia Agea in qualità di unico socio della società;

le minori risorse disponibili per Agea, per il 2009 rispetto al 2008, ammontano quindi in realtà a quasi 100 milioni di euro;

a fronte di uno stanziamento di 76,5 milioni di Euro nell'anno 2008, nel 2009 sul capitolo di spesa relativo ad «Ulteriori attività di controllo da parte di soggetti ed organismi esterni» sono stati stanziati appena 19 milioni di euro: una cifra quasi interamente utilizzata per coprire i costi della società Agecontrol;

vengono quindi del tutto a mancare i finanziamenti precedentemente destinati agli Assessorati regionali all'Agricoltura e agli Organismi pagatori regionali per le attività di controllo di loro competenza nonché ai Centri di assistenza agricola (CAA) e ad altri organismi pubblici e privati in passato incaricati dall'Agea per l'effettuazione dei controlli richiesti dalla Commissione Europea;

tale stessa situazione di insufficienza dei fabbisogni finanziari si riproporrà inalterata nell'anno 2010, e addirittura notevolmente aggravata nel 2011, per il quale è stata prevista, nel bilancio pluriennale dello Stato, una ulteriore riduzione dei trasferimenti a favore degli enti pubblici;

questa gravissima situazione è stata segnalata, il 6 febbraio 2009 da una lettera inviata dal Presidente della Conferenza Stato-regioni Vasco Errani al Ministro dell'economia e delle finanze Giulio Tremonti ed al Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali Luca Zaia;

tale missiva, rimarcando la grave situazione finanziaria venutasi a creare fra gli Organismi Pagatori Regionali per la mancata copertura finanziaria da parte di Agea delle prestazioni dei Centri di Assistenza Agricola, a causa dei tagli operati dalla legge finanziaria del 2008, sollecitava un intervento «per assicurare il finanziamento a queste spese di natura obbligatoria» e «per evitare pesanti ripercussioni sugli equilibri finanziari delle regioni che, in caso contrario, dovranno provvedere con proprie risorse alle obbligazioni in essere con i CAA»;

in questa situazione si delinea il rischio che, non potendo adempiere a quanto atteso dalle autorità comunitarie in merito alla quantità e qualità dei controlli, si possano determinare nei prossimi anni pesanti rettifiche finanziarie ed altrettante pesanti perdite per effetto del disimpegno automatico sui fondi dello sviluppo rurale, cifre assai più grandi dei fondi oggi negati agli organismi pagatori ed ai CAA per assicurare una corretta azione amministrativa di supporto alle autorità nazionali e regionali -:

quali iniziative urgenti intendano assumere per assicurare una più celere attuazione del disegno istituzionale federale, fornendo, nel contempo, continuità finanziaria adeguata ai processi organizzativi che sono analoghi più decisamente in questa direzione, ripristinando prioritariamente il concorso finanziario sulle attività di controllo svolte dagli organismi pagatori regionali;

quali siano i motivi reali che impediscono la costituzione degli organismi pagatori in tutte le regioni e se questi siano stati messi nelle condizioni di diventare immediatamente operativi;

quale apporto possa fornire una società quale è il Sin, rispetto ai problemi regionali sopra richiamati, la cui attività non può certo sopperire all'azione quotidiana di venti amministrazioni regionali che devono attraverso i propri programmi operativi assicurare risposte concrete ai loro territori ed ai loro imprenditori;

quali siano, infine, i motivi che hanno indotto il Ministro delle politiche agricole, alimentari e forestali ad approvare, con decreto del 27 marzo 2008, la riforma dei centri autorizzati di assistenza agricola, «al fine di», così recita nelle premesse il decreto, «migliorare la trasparenza, l'efficacia e l'efficienza delle attività degli stessi svolta a favore delle imprese agricole» per poi, pochi mesi dopo (nota del 15 luglio 2008), vanificarne l'operatività tagliando drasticamente le risorse destinate all'Agea, da trasferire agli organismi pagatori, per la gestione dei fascicoli aziendali da parte dei CAA in attuazione del decreto legislativo 99/2004.(5-01267)
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

AGENZIA PER LE EROGAZIONI IN AGRICOLTURA ( AGEA )

EUROVOC :

applicazione del diritto comunitario

Commissione CE

controllo di gestione

finanziamento comunitario

legge finanziaria

norma europea

politica agricola

politica forestale

prodotto agricolo

sviluppo rurale