ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01250

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 158 del 02/04/2009
Firmatari
Primo firmatario: REALACCI ERMETE
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 02/04/2009


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI delegato in data 02/04/2009
Stato iter:
29/07/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 29/07/2009
Resoconto BERTOLASO GUIDO SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO - (PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI)
 
REPLICA 29/07/2009
Resoconto REALACCI ERMETE PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 02/04/2009

DISCUSSIONE IL 29/07/2009

SVOLTO IL 29/07/2009

CONCLUSO IL 29/07/2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-01250
presentata da
ERMETE REALACCI
giovedì 2 aprile 2009, seduta n.158

REALACCI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:

nella Relazione al Parlamento sullo stato delle attività nella gestione dell'emergenza rifiuti in Campania, il sottosegretario di Stato all'emergenza rifiuti in Campania, Guido Bertolaso, lancia l'allarme sulla mancanza di adeguati finanziamenti per riportare la Campania ad una condizione di normalità, chiudendo l'epoca delle gestioni commissariali e ritornando a formule di gestione che vedano le amministrazioni campane riassumere pienamente le proprie responsabilità, come sta già avvenendo sul fronte della riduzione dei trasferimenti erariali a quei comuni che non pagano le quote di servizio per lo smaltimento dei rifiuti;

la notizia è stata anche ampiamente ripresa dal quotidiano Avvenire del 27 marzo 2008 in un servizio del giornalista Antonio Mira;

nella relazione si evidenzia che nel semestre giugno-dicembre 2008 si sono registrate entrate complessive per circa 170 milioni di euro e pagamenti per circa 105 milioni di euro, e si sottolinea che «se non ci fossero ulteriori trasferimenti statali si dovranno prevedere situazioni di grave criticità»;

dalla relazione sopra citata si evince chiaramente che l'ammanco economico per la gestione 2009 è di circa 830 milioni di euro. Questo ovviamente rappresenta un ostacolo alla regolare gestione dei rifiuti per l'anno corrente, rievocando lo spettro di una possibile nuova emergenza;

la maggior parte dei debiti derivano dalle precedenti gestioni commissariali e dai contenziosi pendenti davanti a diverse autorità giudiziarie;

nella tabella 6 della Relazione si legge che a fronte di un totale complessivo di debiti di 1.212.816.202,17 euro le entrate per quest'anno ammontano a 382.706.548,73 euro da cui si deduce la cifra del disavanzo previsto per il 2009 di 830.109.653,44 euro. È inoltre necessario evidenziare che tale disavanzo è calcolato ipotizzando di far fronte anche all'ottemperanza delle sentenze passate in giudicato con un petitum stimato solo al 50 per cento e che è ancora in corso di verifica la valutazione della reale consistenza delle cifre dei debiti pregressi delle varie gestioni commissariali e dei vari contenziosi in essere di fronte al Tribunale Civile, al TAR, alla Sezione Lavoro, al Collegio Arbitrale, alla Corte d'Appello Civile e al Giudice di Pace;

l'inaugurazione della prima linea dell'inceneritore di Acerra non può far concludere che da oggi in poi l'emergenza dei rifiuti campani sia terminata. Essa si caratterizza, infatti, di così tante componenti che l'inceneritore non è che una tappa nel superamento della grave situazione in cui si trovano i cittadini campani;

si rende quanto mai necessario avviare le azioni di bonifica, a suo tempo promesse, nelle aree altamente inquinate dalle discariche abusive della camorra e risanare tutto il territorio chiamato «Terra dei fuochi» su cui insiste un grave danno alla salute e alla sicurezza delle popolazioni e per ridare alle aree della Campania fortemente colpite dall'emergenza la prospettiva di uno sviluppo duraturo;

un altro fronte su chi agire con maggiore incisività è quello della raccolta differenziata dei rifiuti. I dati riportati dalla relazione del sottosegretario sono incoraggianti ma ancora del tutto insufficienti a produrre i risultati desiderati;

tutti i comuni campani hanno predisposto i piani di raccolta differenziata. La criticità nella loro applicazione risiede nella mancata operatività dei consorzi di bacino (di cui i Comuni sono tenuti ad avvalersi, ai sensi della legge regionale n. 87 del 2007, per lo svolgimento del servizio di raccolta differenziata). Tutti i casi che per tale ragione non hanno potuto avviare il piano di raccolta differenziata sono stati segnalati al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare ma a tutt'oggi mancano sia i dati relativi alle segnalazioni sia i provvedimenti che il ministero intende attuare. Manca anche il dato dei commissari ad acta che sono stati inviati in quei comuni che non hanno dato comunicazione dell'avvio del piano;

si sottolinea, inoltre, la necessità di avviare quanto prima la prevista attività di raccolta dei rifiuti, anche pericolosi, ancora abbandonati lungo le strade del territorio campano -:

se non si intendano stanziare immediatamente i fondi promessi per le bonifiche delle aree campane compromesse dalle discariche della camorra per restituire ai cittadini un ambiente risanato e certezze sulla loro salute e sul loro futuro;

se non si intendano stanziare immediatamente i fondi richiesti dal Sottosegretario per il completamento e il definitivo superamento dell'emergenza garantendo un volume di risorse almeno pari a quelle dello scorso anno e dare finalmente inizio al progressivo azzeramento dei debiti contratti dalle precedenti gestioni commissariali e per ottemperare alle sentenze ancora pendenti;

se non si intendano fornire i dati sulle difficoltà incontrate da molti comuni a porre in essere i piani di raccolta differenziata dei rifiuti, che sono stati debitamente comunicati al Ministero dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, e quali siano i provvedimenti che si intendano adottare per far fronte a questa situazione e dare finalmente avvio alla fase più importante del ciclo dei rifiuti in Campania che da sola consentirebbe di non riaccendere mai più la fase acuta dell'emergenza ed evitare la costruzione di 5 inceneritori.(5-01250)
Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

CAMPANIA

EUROVOC :

amministrazione locale

edificio per uso industriale

gestione dei rifiuti

incenerimento dei rifiuti

mafia

protezione dell'ambiente

riciclaggio dei rifiuti

sviluppo sostenibile

zona inquinata