ZAMPARUTTI, BELTRANDI, BERNARDINI, FARINA COSCIONI, MECACCI e MAURIZIO TURCO. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare, al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali, al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
in un articolo apparso oggi (27 marzo 2008) sul Corriere della Sera a firma Alessandra Mangiarotti risulta che le vittime dell'amianto, tra i 3.000 e 4.000 l'anno, non sono più solo ex lavoratori del settore ma, in tre casi su dieci, persone venute in contatto con l'amianto nell'ambiente, anche in casa, quindi per ragioni extraprofessionali;
degli oltre tre milioni e 700 mila tonnellate di amianto lavorati dal Dopoguerra, il 70 per cento è stato impiegato infatti nell'edilizia;
secondo il presidente dell'Associazione italiana esposti all'amianto Fulvio Aurora il numero totale delle vittime ogni anno sia tre volte quello delle morti bianche;
in particolare secondo uno studio dell'ospedale Montaldi di Napoli, un record di vittime da esposizione ambientale si registra nelle aree dell'emergenza rifiuti: lì le persone colpite da mesotelioma sono aumentate del 50 per cento in cinque anni. Più di nove su dieci non avevano mai lavorato in fabbrica;
in Italia l'amianto è stato messo al bando nel '92 ma ancora ne esistono migliaia di tonnellate: se ne stimano 23 milioni;
nonostante la legge 257 abbia imposto alle regioni un censimento, innanzitutto dell'amianto friabile, il più pericoloso ad oggi, dopo 17 anni quattro regioni sono ancora inadempienti: Calabria, Lazio, Sicilia e Provincia autonoma di Trento non hanno ancora consegnato alcun dato al Ministero dell'ambiente, e della tutela del territorio e del mare e la mappatura e ben lontana dall'essere realizzata;
nonostante la legge abbia imposto una conferenza all'anno, dal 1992 ne è stata fatta solo una;
esclusi i fondi per il Programma nazionale bonifiche, il ministero dell'ambiente nel 2001 ha stanziato 9 milioni per ulteriori risanamenti e per una mappatura completa mentre altri 5 milioni erano stati previsti dalla Finanziaria 2008, poi però annullata -:
se confermino i dati riportati nel citato articolo del Corriere della Sera, quali spiegazioni diano di un simile degrado e quali provvedimenti intendano adottare per risolvere questa situazione;
in particolare quali provvedimenti intendano assumere per realizzare con la massima urgenza un censimento nazionale dell'amianto e con quali risorse;
se non ritengano, in vista della predisposizione di un piano straordinario per l'edilizia, che la bonifica dell'amianto negli edifici sia un obiettivo da perseguire attraverso l'elaborazione di un vero e proprio piano per la rottamazione edilizia essendo stato questo materiale utilizzato prevalentemente nell'edilizia post bellica priva di qualità;
quali iniziative di informazione intendano adottare per far conoscere ai cittadini la dimensione del problema e gli strumenti a loro disposizione per la bonifica da amianto;
quali iniziative intendano assumere per semplificare, da un punto di vista burocratico e finanziario, tale bonifica. (5-01233)