ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01106

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 144 del 11/03/2009
Firmatari
Primo firmatario: SCILIPOTI DOMENICO
Gruppo: ITALIA DEI VALORI
Data firma: 11/03/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI 24/06/2009


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 11/03/2009
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 16/03/2009
Stato iter:
24/06/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 24/06/2009
Resoconto MENIA ROBERTO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 24/06/2009
Resoconto PIFFARI SERGIO MICHELE ITALIA DEI VALORI
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 11/03/2009

MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 16/03/2009

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 24/06/2009

DISCUSSIONE IL 24/06/2009

SVOLTO IL 24/06/2009

CONCLUSO IL 24/06/2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-01106
presentata da
DOMENICO SCILIPOTI
mercoledì 11 marzo 2009, seduta n.144

SCILIPOTI e PIFFARI. -
Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:
la Costituzione della Repubblica Italiana assicura primaria considerazione e previsione al diritto alla salute dell'individuo (articolo 32 Costituzione), apprestando, in tal senso, una completa e piena tutela di fronte alle molteplici aggressioni dirette ed indirette che la stessa rischia di subire;
la Costituzione riconosce, altresì espressamente, la libera iniziativa economica che deve nondimeno svolgersi in armonia con i diritti e le libertà primarie in capo agli individui ed, in particolare, in conformità con le esigenze della sicurezza e della dignità umana (articolo 42, secondo comma, Costituzione);
il concetto tradizionale di salute va oggi integrato con il cosiddetto «stato di benessere», così come individuato dall'OMS, che fa riferimento, complessivamente, ad una situazione caratterizzata da «benessere completo dal punto di vista fisico, mentale e sociale e non, semplicemente, l'assenza di malattie o infermità»;
la salute dell'individuo è condizionata, come da copiosa letteratura medica, dalle condizioni ambientali, territoriali, paesaggistiche in cui il soggetto si trova ad espletare le normali attività quotidiane della vita;
in località Rivara, frazione del Comune di San Felice sul Panaro, comune popolato da 10.000 abitanti circa, è, da anni, in progettazione un massiccio stoccaggio sotterraneo di gas in acquifero, ammontante a complessivi 3 miliardi e 200 milioni di metri cubi di gas, peraltro il primo di questo genere in Italia;
a supporto dell'opera principale dovrebbero trovare realizzazione una imponente ciminiera, capannoni dotati di potenti turbine per immettere nel sottosuolo gas, e numerose centrali di monitoraggio in grado di mortificare ulteriormente il paesaggio e la salubrità dell'aria;
tale realizzazione investirebbe, di fatto, l'ampia zona che annovera i Comuni di Caposanto, Mirandola, Finale Emilia, Medolla, Crevalcore; in buona sostanza, gran parte dell'area nord della provincia di Modena dove risiede una popolazione complessiva di oltre 50.000 abitanti;
l'opera, che potrebbe finire per occupare una superficie assai vasta, è sostanzialmente riconducibile a capitale estero, trattandosi di investimento e capitale di una società inglese, la Independent Resources, risultando la concessione di stoccaggio in capo alla «Independent Gas Management» srl;
detta realizzazione presenta numerose problematiche che possono mettere in serio pericolo lo sviluppo armonico e progressivo del territorio sul quale dovrebbe insistere e più in dettaglio: seri problemi di natura ambientale, dovendosi dotare di particolari strumenti (turbocompressori, inceneritori, torce, rigeneratori, turbine, motocaldaie, compressori ed altro), con emissioni di sostanze altamente inquinanti quali ossidi di azoto e polveri sottili; seri problemi geologici, considerata la natura sismica della zona e le possibili ripercussioni negative che l'opera potrebbe arrecare al già precario equilibrio idrogeologico del luogo;
l'impianto verrebbe ubicato a ridosso di case e vicinissimo ai paesi sopra indicati, in un comprensorio già martoriato da un altissimo tasso di malattie tumorali, tant'è che numerose riserve sono state avanzate, nel tempo, da insigni primari, medici e geologi in merito alla eventuale presenza di simile struttura in quest'area ad alta densità abitativa;
nella fascia insediativa di riferimento le problematiche dovute all'alto tasso di inquinamento, originato dalle emissioni di sostanze nocive e pericolose per l'organismo umano, addebitabili ad una notevole serie di fattori, quali attività, industrie e stabilimenti dell'uomo con annesso inquinamento chimico, acustico e da polveri sottili, hanno, ormai da tempo, superato la soglia di normale tollerabilità;
diverse pubblicazioni e numerosi studi a carattere scientifico indicano come l'emissione di polveri sottili sia stretto fattore di nocumento per la salute dell'uomo, essendo causa diretta di malattie pericolose e mortali alle vie respiratorie quali la broncopneumopatia cronica ostruttiva;
l'esigenza di immediata tutela della salute della collettività residente e limitrofa ha trovato, non a caso, riscontro nella costituzione di appositi comitati civici che hanno esternato, fattivamente e motivatamente, prima perplessità, indi dura opposizione, unitamente a tutti gli Enti locali interessati (Comuni, Unioni di comuni, Provincia e Regione) che hanno espresso pareri nettamente contrari al progetto;
per di più la società interessata alla realizzazione, a fronte delle manifestazioni di aperta contrarietà, si è posta in forte antitesi con il contesto sociale locale, arrivando a citare in giudizio il sindaco pro tempore del Comune di Finale Emilia, comune limitrofo al luogo in cui dovrebbe insistere l'opera, e il relativo comitato, determinando, per ciò stesso, diffuso sconcerto e ulteriori perplessità;
nel corso dell'ultimo lustro, numerose interrogazioni parlamentari presentate ai Governi che si sono via via succeduti, non hanno portato ad una soluzione definitiva o, quanto meno, a delle certezze in merito all'eventuale realizzazione dell'opera, a tutt'oggi ancora ipoteticamente realizzabile;
più precisamente nel 2007, Governo Prodi, la commissione ministeriale competente a valutarne l'impatto ambientale (VIA) esprimeva parere negativo interlocutorio, bocciando il primo progetto, ma consentendone la predisposizione e la presentazione, a cura degli interessati, di ulteriori che sembrano essere in dirittura d'arrivo;
sarebbe, altresì, trapelata una corrente, animata da insigni esponenti dell'attuale Parlamento e Governo, favorevole alla realizzazione del progetto che si porrebbe in netto contrasto con le più recenti politiche nel settore energetico, orientate sempre più verso forme di energia rinnovabile ed alternativa rispetto alle fonti tradizionali fossili, altamente nocive ed inquinanti;
tutto ciò richiederebbe, in tempi estremamente contenuti, una posizione coerente da parte di questo Governo che dovrebbe, pertanto, manifestarsi con un fermo, chiaro ed inequivocabile diniego al compimento della struttura di stoccaggio -:
quali risultino essere le informazioni in possesso del Governo sullo stato attuale dell'iter autorizzativo e quali valutazioni, dati ed elementi raccolti in atti siano, eventualmente, a suffragio dell'indispensabilità dell'opera;
come intenda meglio intervenire il Governo per impedire l'introduzione di un sistema altamente invasivo, in una zona interessata da notevoli fattori inquinanti, e quali misure e/o provvedimenti si intende adottare per evitare il netto aumento dello squilibrio idrogeologico e paesaggistico che potrebbe verificarsi;
quali risultino al Governo essere le conseguenze, in caso di realizzazione dell'opera, sulla salute e sul benessere della popolazione ivi residente ed, in ogni caso, quali concreti provvedimenti verranno adottati a tutela delle stesse.
(5-01106)
Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

MODENA - Prov, EMILIA ROMAGNA, SAN FELICE SUL PANARO, MODENA - Prov, EMILIA ROMAGNA

EUROVOC :

gas

impatto ambientale

nocivita'

protezione dell'ambiente

sanita' pubblica

sostanza pericolosa

stoccaggio