ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/01083

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 141 del 26/02/2009
Firmatari
Primo firmatario: GHIZZONI MANUELA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 26/02/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE PASQUALE ROSA PARTITO DEMOCRATICO 16/07/2009


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL'UNIVERSITA' E DELLA RICERCA delegato in data 26/02/2009
Stato iter:
16/07/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 16/07/2009
Resoconto PIZZA GIUSEPPE SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (ISTRUZIONE, UNIVERSITA' E RICERCA)
 
REPLICA 16/07/2009
Resoconto DE PASQUALE ROSA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 26/02/2009

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 16/07/2009

DISCUSSIONE IL 16/07/2009

SVOLTO IL 16/07/2009

CONCLUSO IL 16/07/2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-01083
presentata da
MANUELA GHIZZONI
giovedì 26 febbraio 2009, seduta n.141

GHIZZONI e DE PASQUALE. -
Al Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca.
- Per sapere - premesso che:
dagli schemi di regolamento sui nuovi curricula dei licei e degli istituti tecnici, approvati il 18 dicembre dal Consiglio dei Ministri, emerge la completa e totale sparizione del diritto e dell'economia dai licei e un loro forte ridimensionamento negli istituti tecnici;
la relazione illustrativa allo schema di regolamento sui licei prevede che «La cultura liceale, obiettivo comune a tutti i percorsi, fornisce gli strumenti culturali e metodologici per una comprensione approfondita dei temi legati alla persona ed alla società nella realtà contemporanea, affinché lo studente si ponga, con atteggiamento razionale, creativo, progettuale e critico, di fronte alla realtà.» In questo senso, lo studio del diritto e dell'economia appare fondamentale e la decisone di rendere queste materie opzionali risulta essere in contrasto con gli obiettivi della formazione liceale sopra enunciati;
la scelta di limitare fortemente la presenza del diritto e dell'economia dai curricula degli istituti tecnici, prevista anche nella precedente proposta di riforma Moratti, era già stata a suo tempo fortemente criticata dalle più importanti associazioni di categoria del mondo produttivo. Infatti, nel documento comune del 1o agosto 2005, 16 organizzazioni di rappresentanza delle imprese (Abi, Agci, Ania, Casartigiani, Cia, Coldiretti, Claai, Cna, Confagricoltura, Confapi, Confartigianato, Confcommercio, Confetra, Confindustria, Confservizi e Legacoop) precisavano che tra gli obiettivi del secondo ciclo si doveva garantire «oltre ai saperi dei diversi indirizzi, le conoscenze giuridiche e la conoscenza dell'assetto istituzionale-economico-giuridico dei sistemi occidentali»;
già nei primi anni novanta, il progetto Brocca, per coprire una lacuna della formazione di base del cittadino, introduceva il diritto e l'economia come materie obbligatorie in tutti gli indirizzi;
molti dei concorsi pubblici e delle selezioni private richiedono conoscenze di diritto e di economia anche nei casi in cui non siano diretti all'assunzione di personale specializzato nel settore economico-giuridico;
nelle scuole dei diversi Paesi dell'Unione europea il diritto e l'economia sono materie che figurano come fondamentali in tutti i piani di studio scolastici;
il Presidente della Corte costituzionale Flick e il Presidente della Repubblica Napolitano hanno lamentato e denunciato la profonda ignoranza dei giovani italiani in campo giuridico ed economico rispetto ai coetanei degli altri paesi europei;
nella Conferenza UNESCO 2003 i Ministri dell'educazione si sono impegnati a fare in modo che le scuole diventino luoghi privilegiati di studio ed esercizio dei diritti umani -:
se il Ministro interrogato non convenga sulla necessità di introdurre il diritto e l'economia come discipline obbligatorie nelle scuole secondarie di I e II grado al fine di garantire un'offerta formativa e culturale all'altezza delle competenze richieste anche a livello europeo e altresì necessarie per un adeguato ingresso nel mondo del lavoro.
(5-01083)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

economia

istruzione secondaria

programma scolastico

scienze giuridiche