ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00973

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 128 del 09/02/2009
Firmatari
Primo firmatario: SANTELLI JOLE
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 09/02/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
FOTI TOMMASO POPOLO DELLA LIBERTA' 02/02/2012


Commissione assegnataria
Commissione: VIII COMMISSIONE (AMBIENTE, TERRITORIO E LAVORI PUBBLICI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'AMBIENTE E DELLA TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE delegato in data 09/02/2009
Stato iter:
02/02/2012
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 02/02/2012
Resoconto FANELLI TULLIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AMBIENTE E TUTELA DEL TERRITORIO E DEL MARE)
 
REPLICA 02/02/2012
Resoconto FOTI TOMMASO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/02/2009

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 02/02/2012

DISCUSSIONE IL 02/02/2012

SVOLTO IL 02/02/2012

CONCLUSO IL 02/02/2012

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-00973
presentata da
JOLE SANTELLI
lunedì 9 febbraio 2009, seduta n.128

SANTELLI e TOMMASO FOTI. -
Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare.
- Per sapere - premesso che:
il Parco nazionale del Pollino, comprendente ben 56 Comuni di Calabria e di Basilicata, è stato istituito con decreto provvisorio nel 1990 e con decreto del Presidente della Repubblica definitivo il 15 novembre 1993;
tale decreto non tenne in nessun conto le istanze dei territori, né fu il frutto di alcuna fase concertativa;
per tali fondati motivi, lo stesso venne impugnato da alcuni comuni e da numerosi cittadini avanti il TAR del Lazio, che, accogliendo il ricorso, nel 1997, annullò il decreto, avendo effettivamente riscontrato il difetto di istruttoria e la mancata volontà di recepire le istanze del territorio;
con inusitata tempestività, in data 2 dicembre 1997, venne firmato il nuovo decreto, senza tenere ancora una volta in alcun conto le istanze di molti territori che, tra l'altro, erano state alla base delle motivazioni della sentenza del TAR del Lazio, lasciando quindi immutata la perimetrazione provvisoria originaria del 1993;
nell'occasione delle interpellanze, in data 20 gennaio 1998, degli on.li Gianni Pittella e Mario Tassone, i quali ammisero sin da allora il deficit di consultazione e di concertazione e le tante difficoltà che sarebbero potute sorgere qualora lo strumento Parco non fosse visto come il frutto della volontà e della scelta dei cittadini, si evidenziò dunque che, dopo la forzatura iniziale, il Ministero dell'ambiente avrebbe dovuto farsi carico della richiesta di modifica dei confini portata avanti sui territori, in relazione alla cosiddetta riperimetrazione e nel rispetto della legge quadro nazionale sui Parchi;
a distanza di molti anni, nel 2003, con la Presidenza Fino si riapre la problematica e si formula una prima proposta di riperimetrazione che però discrimina senza motivazioni plausibili alcuni comuni tra i quali Mormanno e Papasidero;
tale situazione «discriminatoria», tra le volontà disattese di alcuni comuni e la proposta di riperimetrazione avanzata dall'Ente Parco, emerge con chiarezza in data 19 dicembre 2005, in sede di riunione tecnica della Conferenza unificata, a seguito della quale, su richiesta dei Sindaci, il procedimento di fatto si riapre;
in quella occasione, né i rappresentanti tecnico-istituzionali del Ministero, né gli altri rappresentanti istituzionali presenti, evidenziarono alcun problema tecnico rilevante rispetto a quanto affermato dai Sindaci dei Comuni esclusi dalla predetta proposta;
il Ministero dell'ambiente confermò, con nota del 10 luglio 2006 che, come da segnalazioni dei Comuni di Mormanno, Papasidero e Orsomarso effettivamente, all'interno dei territori di cui si richiede l'esclusione insistono, oltre ad impianti già esistenti, una discarica - appena costruita - di smaltimento dei rifiuti, costruita e finanziata dalla Regione Calabria, un'area PIP in espansione industriale, una centrale idroelettrica di produzione industriale e due cave autorizzate con attività cantieristica;
ancora, in data 4 ottobre 2007 fu presentata sull'argomento una interrogazione al Ministro dell'ambiente, il quale rispose, con nota del 27 novembre 2007, riferendo che si era provveduto, per approfondire la problematica, a svolgere, dal 20 al 22 novembre 2006, sopralluoghi tecnici nelle aree interessate, e che allo stato era in atto la valutazione delle conclusioni tecniche conseguenti alle informazioni e ai dati in tal modo acquisiti;
va considerato, in conclusione che il 15 febbraio 2008 il Ministero dell'ambiente comunica all'Ente Parco, ai Comuni interessati ed alle Regioni Calabria e Basilicata che, sulla base di quanto stabilito dalla Conferenza Unificata del 19 dicembre 2005, si sta procedendo alla valutazione delle richieste e delle proposte, e invita l'Ente Parco a voler analogamente provvedere espletando la dovuta istruttoria e dando comunicazioni dell'esito, poiché, ad acquisizione del parere, predisporrà una nuova proposta di riperimetrazione -:
quale sia lo stato attuale dell'istruttoria della perimetrazione definitiva del Parco nazionale del Pollino;
se intenda altresì verificare la bontà o meno delle istanze di quei Comuni, Mormanno, Papasidero e altri, esclusi dalla predetta proposta di riperimetrazione;
quali siano i tempi e modi di completamento di un iter che le comunità locali del Pollino attendono da ormai oltre quindici anni, e che finalmente ripristini la democrazia e i dettami inevasi della legge quadro sui Parchi Nazionali.
(5-00973)
Classificazione EUROVOC:
SIGLA O DENOMINAZIONE:

PARCO NAZIONALE DEL POLLINO

EUROVOC :

amministrazione locale

Calabria

comune

deposito dei rifiuti

energia idroelettrica

impianto idroelettrico

legge quadro

parco nazionale

produzione industriale