ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00972

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 128 del 09/02/2009
Abbinamenti
Atto 5/01177 abbinato in data 05/05/2009
Firmatari
Primo firmatario: GHIZZONI MANUELA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 09/02/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
DE BIASI EMILIA GRAZIA PARTITO DEMOCRATICO 09/02/2009
GIULIETTI GIUSEPPE ITALIA DEI VALORI 09/02/2009
TOCCI WALTER PARTITO DEMOCRATICO 09/02/2009
MADIA MARIA ANNA PARTITO DEMOCRATICO 10/02/2009
SARUBBI ANDREA PARTITO DEMOCRATICO 05/05/2009


Commissione assegnataria
Commissione: VII COMMISSIONE (CULTURA, SCIENZA E ISTRUZIONE)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO PER I BENI E LE ATTIVITA' CULTURALI delegato in data 09/02/2009
Stato iter:
05/05/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 05/05/2009
Resoconto GIRO FRANCESCO MARIA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (BENI E ATTIVITA' CULTURALI)
 
REPLICA 05/05/2009
Resoconto GHIZZONI MANUELA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 09/02/2009

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 10/02/2009

APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 05/05/2009

DISCUSSIONE CONGIUNTA IL 05/05/2009

DISCUSSIONE IL 05/05/2009

SVOLTO IL 05/05/2009

CONCLUSO IL 05/05/2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-00972
presentata da
MANUELA GHIZZONI
lunedì 9 febbraio 2009, seduta n.128

GHIZZONI, DE BIASI, GIULIETTI, TOCCI, MADIA e SARUBBI. -
Al Ministro per i beni e le attività culturali.
- Per sapere - premesso che:
il comunicato del MiBAC pubblicato il 30 gennaio scorso con cui si rende pubblica la volontà del Ministro Bondi, in accordo con il Sindaco Alemanno, di affidare a uno o più commissari straordinari le aree archeologiche di Roma e di Ostia Antica, ha destato nel settore preoccupazione e protesta, soprattutto per la scelta di ricorrere a strumenti legislativi e organismi differenti da quelli costituzionalmente e istituzionalmente preposti alla tutela del patrimonio culturale;
sia la costituzione che il codice dei beni culturali e del paesaggio, che numerose sentenze della Corte costituzionale attribuiscono le funzioni di tutela, in primo luogo, allo Stato, rappresentato al più alto livello dal Ministero per i beni e le attività culturali, presente sul territorio tramite le Soprintendenze regionali e di settore, a Roma con una Soprintendenza speciale;
a giustificare la nomina di un commissario straordinario e scavalcare così le istituzioni preposte alla tutela, il Mibac evidenzia una «condizione di straordinaria emergenza» delle aree archeologiche di Roma e di Ostia, senza però esplicitare adeguate argomentazioni tecniche, funzionali e giuridiche che dimostrino la necessità del provvedimento e quindi in aperto contrasto con ampia e consolidata giurisprudenza che ha sempre stigmatizzato l'assunzione di provvedimenti commissariali non motivati;
tale presunta «condizione di straordinaria emergenza» contrasta sia con la scelta dello stesso Ministero di non bandire alcun posto per archeologi nel Lazio in occasione del concorso nazionale in espletamento proprio in questi mesi, che con la drastica riduzione di fondi attribuiti dalla finanziaria al MIBAC per il prossimo triennio;
non si ravvede nessuna questione di protezione civile che giustifichi l'assunzione di provvedimenti commissariali, né di emergenze tanto gravi da richiedere l'impegno diretto del massimo responsabile nazionale di tale funzione pubblica, il quale verrebbe quindi inutilmente gravato di ulteriori compiti che renderebbero più difficile l'espletamento delle già delicate mansioni;
il Ministero per i beni e le attività culturali, pur essendo dotato di archeologi e di personale scientifico di altissimo profilo, preferisce affidare la gestione di aree archeologiche così complesse a figure esterne al Ministero stesso, prive di qualsivoglia competenza nel settore della tutela dei beni culturali;
tale azione appare come uno svilimento delle competenze scientifiche e professionali degli archeologi e di tutto il personale tecnico-scientifico impegnato quotidianamente per la tutela del patrimonio archeologico e culturale all'interno della Soprintendenza speciale di Roma, Ostia e di tutte le altre Soprintendenze italiane;
numerose associazioni del settore e lo stesso Presidente del Consiglio superiore dei beni culturali da anni denunciano che un'azione di progressivo smantellamento del sistema statale di tutela dei beni culturali, tale che possa preludere ad un illegittimo trasferimento delle competenze di tutela agli enti locali e a nuovi assetti gestionali di tipo privatistico -:
quali siano le ragioni oggettive del «drammatico degrado» che hanno indotto il Ministro interrogato a prevedere il commissariamento, con poteri straordinari, «anche ai fini di protezione civile», delle aree archeologiche di Roma e di Ostia Antica;
se il Ministro interrogato, proponendo la nomina di un assessore comunale come Vice Commissario straordinario, non ravvisi incompatibilità, anche ai sensi degli articoli 9 e 117, secondo comma, lettera s), della Costituzione, tra il ruolo di «soggetto attuatore», nella condizione quindi di dover controllare le Soprintendenze, e quello di amministratore locale, istituzionalmente controllato dalle stesse Soprintendenze;
se, inoltre in questo modo, il Ministro non pensi di esautorare il corpo degli archeologi, degli architetti e di tutto il personale tecnico-amministrativo delle Soprintendenze archeologiche di Roma ed Ostia dalla pienezza del proprio ruolo istituzionale determinando uno svuotamento di funzione in contrasto con i criteri di economicità e di controllo della pubblica amministrazione, oltre che con la valorizzazione della produttività spesso invocata dal Governo ed in particolare dal Ministro della funzione pubblica;
se non si consideri opportuno esplicitare quali siano, oltre alle funzioni di protezione civile, gli altri ambiti di intervento straordinario, attualmente di competenza delle Soprintendenze, che saranno affidati al Commissario e quale ruolo, in questa nuova gestione, ricoprirà la Regione Lazio, fino ad oggi titolare della pianificazione territoriale, in questa fase esclusa dal tavolo Stato-Comune di Roma;
perché, mentre si tagliano pesantemente i fondi agli organismi tecnico scientifici delle Soprintendenze, si progetti di creare nuove strutture e di assegnare consulenze scientifiche esterne, destinate a sovrapporsi al lavoro già egregiamente svolto dalle Soprintendenze in attuazione della legge Biasini, dei programmi per il Giubileo e in via ordinaria (quando vi sono stati finanziamenti adeguati);
se, inoltre, il Ministro dei beni e le attività culturali non abbia valutato il rischio di dividere in tal modo il patrimonio culturale in due livelli: uno di «serie A» con beni culturali ad alto reddito (per esempio il Colosseo) e uno di «serie C» con beni senza reddito, causando, fra l'altro, l'abbandono al degrado di quel patrimonio archeologico, artistico e culturale diffuso, che costituisce la caratteristica storica e la risorsa fondamentale del nostro Paese e che determina un grande indotto turistico.
(5-00972)
Classificazione EUROVOC:
GEO-POLITICO:

ROMA, ROMA - Prov, LAZIO

EUROVOC :

archeologia

funzione pubblica

nomina del personale

patrimonio culturale

politica culturale

professioni amministrative

professioni scientifiche

professioni tecniche

protezione civile

protezione del patrimonio

qualificazione professionale

sito storico

trasferimento di competenze