ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00958

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 126 del 04/02/2009
Firmatari
Primo firmatario: FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 04/02/2009
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
TURCO MAURIZIO PARTITO DEMOCRATICO 04/02/2009
BELTRANDI MARCO PARTITO DEMOCRATICO 04/02/2009
ZAMPARUTTI ELISABETTA PARTITO DEMOCRATICO 04/02/2009
BERNARDINI RITA PARTITO DEMOCRATICO 04/02/2009
MECACCI MATTEO PARTITO DEMOCRATICO 04/02/2009


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 04/02/2009
Stato iter:
20/10/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 20/10/2009
Resoconto MARTINI FRANCESCA SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 20/10/2009
Resoconto FARINA COSCIONI MARIA ANTONIETTA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 04/02/2009

DISCUSSIONE IL 20/10/2009

SVOLTO IL 20/10/2009

CONCLUSO IL 20/10/2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-00958
presentata da
MARIA ANTONIETTA FARINA COSCIONI
mercoledì 4 febbraio 2009, seduta n.126

FARINA COSCIONI, MAURIZIO TURCO, BELTRANDI, ZAMPARUTTI, BERNARDINI e MECACCI. -
Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

da un circostanziato articolo pubblicato sul quotidiano Il Messaggero nell'edizione del 25 gennaio 2009, firmato dal giornalista Claudio Marincola, si apprende che «un cuscino ortopedico acquistato a Udine, stesso codice, stesso prodotto, costa il triplo che a Biella. Un materasso antidecubito acquistato dalla Asl di Milano può costare anche il 30 per cento in più di quanto lo ha pagato la Asl di Varese ...e una carrozzina pieghevole ad autospinta stabilizzante per adulti (cod. 12.21.06.039, decreto ministeriale n. 322 del 1999) pagata cash 136 euro a Roma, può essere fatturata alla Asl 473,38 euro + Iva (4 per cento)»;

nel citato articolo si pubblica l'eloquente affermazione di un imprenditore romano costretto a chiudere il suo negozio di articoli sanitari: «Se avessi avuto soldi da investire oggi sarei ricco, mi sarei convenzionato con le Asl, avrei comprato a 100 per ricavare 500. Perché gli affari li fa chi può rimanere anche 2 o 3 anni senza incassare un euro per poi realizzare grandi utili. Soldi sicuri, perché le regioni pagano tardi. Ma pagano e con gli interessi. E se alla fine ti fai i conti è meglio che giocare in Borsa»;

secondo quanto avrebbe affermato la presidente del Centro Studi e ricerche della Confindustria, dottoressa Maria Teresa Agati, «Il sistema dell'assistenza protesica è fuori controllo, non ci sono più regole. Le Asl non sanno cosa comprano. Non controllano la qualità. Chi fa gli acquisti spesso non è competente e il servizio sanitario nazionale non sa quanto spende»;

il Nomenclatore è un sistema di norme datato 1999 con elenchi che risalgono al 1995, e fissa le tariffe di riferimento per le singole tipologie. La Corte dei conti lo ha sottoposto a revisione, e sotto il ministero dell'onorevole Rosy Bindi, venne posto, come limite di validità, il 31 dicembre del 2000, rilevando «disfunzioni nel corretto funzionamento del mercato»;

successivamente l'Antitrust distinse tra prodotti personalizzati da erogare a tariffa, e prodotti standard da acquistare con procedure pubbliche di gara. Ma attualmente, sempre secondo la denuncia della dottoressa Agati, «siamo all'assurdo che uno stesso articolo può essere pagato il doppio o il triplo da due Asl confinanti. E allora chi ha sbagliato? Chi ha pagato un letto 70 euro in cambio di un prodotto scadente o chi ne ha sborsati 200 scegliendo il migliore? Senza dire che molte gare sono fatte mettendo insieme decine di tipologie diverse e poche unità di un prodotto civetta»;

il Nomenclatore elenca le tipologie ma non definisce i requisiti essenziali del prodotto, come invece succede in altri paesi europei (Francia, Germania, Paesi scandinavi) che pongono da sempre un'attenzione al riutilizzo; vengono indicati marchi, modelli, caratteristiche, prezzi. In Italia accade invece che a fronte di aziende che rispettano i parametri, curano i particolari, realizzano materiale riciclabile, ma magari non hanno accesso al credito, ve ne siano molte altre più spregiudicate: che costruiscono prodotti fatti su misura per il Nomenclatore che non sono efficaci. Un sistema che doveva finire otto anni fa ma che è già sopravvissuto agli ultimi tre governi; si determina così una situazione di carrozzine e materassi low cost per conoscerne la provenienza, spiega la dottoressa Agati, è sufficiente «guardare le nostre importazioni doganali e il dato diventa ineludibile. Ad una sala espositiva di una Asl del Centro Italia 3/4 dei prodotti erano cinesi»;

una realtà, peraltro documentata anche dal best seller dello scrittore Roberto Saviano «Gomorra», che nell'incipit del suo libro racconta di carrozzine, materassi antidecubito, letti ortopedici, busti, che sbarcano nei porti di Napoli, Taranto o Palermo. I camion scaricano i container con all'interno presidi made in China. Sono destinati a malati gravi, disabili, pazienti affetti da patologie invalidanti. Ma sono pensati per rientrare nei requisiti minimi, conformi alle nostre direttive, fatti per costare poco ai fornitori, molto alle nostre Asl. Un esempio su tutti un cuscino a disco elastico antidecubito, pagato 78 euro da Milano, è costato 36 euro a Biella ma è fatto con gli scarti dei tappi per le orecchie;

il Nomenclatore elenca vecchie tipologie che non tengono conto delle innovazioni intervenute negli ultimi 10 anni in un settore dove la tecnologia gioca un ruolo determinante -:

se quanto sopra esposto corrisponda a verità;

se risulti al Ministro che i costi di cuscini ortopedici, materassi antidecubito, carrozzine pieghevoli, e altre apparecchiature per malati e cittadini non ausufficienti, disabili e invalidi siano così difformi da Asl ad Asl e se ne conoscano le ragioni;

se non ritenga di dover aggiornare e adeguare il Nomenclatore;

quali iniziative intenda assumere nelle opportune sedi istituzionali - e in particolare in sede di Conferenza Stato-Regioni - per concordare misure di controllo e procedure che consentano la soluzione delle gravissime problematiche ricordato in premessa.(5-00958)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

acquisto

analisi qualitativa

disabile

fissazione dei prezzi

impianto sanitario

importazione

legislazione antitrust

malattia

mercato

prestazione di servizi

riciclaggio dei rifiuti

servizio sanitario

utile