ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/00789

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 106 del 17/12/2008
Firmatari
Primo firmatario: SIRAGUSA ALESSANDRA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 17/12/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
RUSSO ANTONINO PARTITO DEMOCRATICO 17/12/2008


Commissione assegnataria
Commissione: I COMMISSIONE (AFFARI COSTITUZIONALI, DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO E INTERNI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DELL'INTERNO
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 17/12/2008
Stato iter:
08/07/2009
Partecipanti allo svolgimento/discussione
RISPOSTA GOVERNO 08/07/2009
Resoconto DAVICO MICHELINO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (INTERNO)
 
REPLICA 08/07/2009
Resoconto SIRAGUSA ALESSANDRA PARTITO DEMOCRATICO
Fasi iter:

MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 17/12/2008

SOLLECITO IL 13/05/2009

DISCUSSIONE IL 08/07/2009

SVOLTO IL 08/07/2009

CONCLUSO IL 08/07/2009

Atto Camera

Interrogazione a risposta in Commissione 5-00789
presentata da
ALESSANDRA SIRAGUSA
mercoledì 17 dicembre 2008, seduta n.106

SIRAGUSA e ANTONINO RUSSO. -
Al Ministro dell'interno.
- Per sapere - premesso che:


il 26 settembre 2008, Pietro Milazzo, sindacalista a capo del dipartimento immigrazione della Cgil in Sicilia e impegnato da anni a fianco dei senza casa di Palermo, si è visto notificare un avviso orale del questore ai sensi dell'articolo 1 della legge n. 1423 del 1956, modificato dall'articolo 5 della legge 3 agosto 1988, n. 327, che regolamenta le misure di prevenzione nei confronti delle persone pericolose per la sicurezza e, sulla base della quale, si riscontra una condotta socialmente pericolosa;

all'articolo 1 della legge n. 1423 del 1956 si legge che i provvedimenti previsti si applicano a: coloro che debba ritenersi, sulla base di elementi di fatto, che sono abitualmente dediti a traffici delittuosi; coloro che per la condotta ed il tenore di vita debba ritenersi, sulla base di elementi di fatto, che vivono abitualmente, anche in parte, con i proventi di attività delittuose; coloro che per il loro comportamento debba ritenersi, sulla base di elementi di fatto, che sono dediti alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo l'integrità fisica o morale dei minorenni, la sanità, la sicurezza o la tranquillità pubblica;

nel provvedimento si fa riferimento al reato di violazione delle disposizioni su riunioni in luogo pubblico, relativo ad una protesta durante il «Festino» di Palermo del 17 luglio 2008 per il quale sono ancora in corso le fasi preliminari di un procedimento giudiziario;

l'avviso orale invita Pietro Milazzo a «cambiare condotta, adeguare la stessa a norma di vita onesta e laboriosa e ad osservare le leggi con l'avvertimento che, in caso contrario, sarà proposta al competente Tribunale per l'applicazione di una misura di prevenzione ai sensi dell'articolo 3 della legge 27 dicembre 1956, n. 1423»;

la legge n. 1423 prevede la sorveglianza speciale della pubblica sicurezza. Un provvedimento che si applica solitamente a persone coinvolte in attività criminose;

l'istituto delle misure di prevenzione, volte a colpire la violenza e la sopraffazione, è incompatibile con l'impegno sociale e politico da chiunque manifestato nell'interesse di finalità collettive;

l'11 dicembre 2008 il Questore di Palermo notifica a Pietro Milazzo il rigetto dell'istanza con la quale chiedeva la revoca dell'«avviso orale» emesso nei suoi confronti e che può preludere, come specificato sopra, al deferimento al tribunale per le misure di prevenzione;

la notifica formale degli atti legali rappresenta l'unica modalità di contatto intervenuta tra le parti nonostante le richieste, espresse da Milazzo, di un confronto;

la scelta della tempistica della notifica del provvedimento, ovvero alla vigilia dello sciopero generale indetto dalla Cgil, è grave se si considera che Milazzo è un dirigente dello stesso sindacato;

altrettanto gravi sono le motivazioni del rigetto dell'istanza nella quale ci si appella a tre denuncie e a cinque segnalazioni di polizia, che riguarderebbero Pietro Milazzo per le attività di protesta sociale e di difesa dei diritti dei ceti più poveri della città di Palermo poste in essere nel tempo;

se non verrà revocato l'avviso orale consegnato a Pietro Milazzo, si potrà instaurare una prassi amministrativa in base alla quale, se da un rapporto di polizia risulti la partecipazione di un cittadino ad una pacifica iniziativa di protesta, anche di poche persone, o di carattere simbolico, questa stessa partecipazione potrà essere considerata a posteriori come manifestazione non autorizzata, blocco stradale o sit-in o altro ancora, senza che ci sia neppure una contestazione immediata e la concreta possibilità di difendersi di fronte ad un atto discrezionale dell'amministrazione che lede gravemente diritti fondamentali riconosciuti dalla Costituzione;

con l'avviso orale consegnato a Pietro Milazzo, ed adesso ribadito dal Questore, si mettono sullo stesso piano cittadini che manifestano per il riconoscimento dei diritti fondamentali della persona con quanti sono «dediti alla commissione di reati che offendono o mettono in pericolo la sicurezza e la tranquillità pubblica»;

l'occupazione di edifici pubblici non utilizzati a favore dei senza casa, è stata più volte realizzata, a Palermo come in altre città italiane, in modo pacifico e non violento, ricevendo non solo l'approvazione dell'opinione pubblica, ma il riconoscimento della giustezza del proprio operato persino dall'amministrazione comunale che, sia pure a distanza di anni ha legalizzato con un apposito protocollo d'intesa l'avvenuta occupazione;

è nota una importante giurisprudenza della Corte di cassazione che non qualifica come reato l'occupazione quando questa diventa uno strumento, spesso l'unico strumento, per fare valere diritti fondamentali riconosciuti anche dalla Costituzione, come il diritto alla salute ed il diritto all'abitazione -:

se non ritenga sproporzionato considerare l'impegno sociale e politico di Pietro Milazzo come un'attività socialmente pericolosa;

se non ritenga opportuno richiamare l'attenzione del Questore di Palermo su una più oculata scelta dei soggetti e dei fatti a cui irrogare eventuali provvedimenti;

se non ritenga altresì di dover richiedere al Questore di Palermo la revoca immediata del provvedimento emesso nei confronti di Pietro Milazzo. (5-00789)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

abitazione

diritto alla salute

ordine pubblico

polizia

procedimento giudiziario

procedura amministrativa

questore

reato

restrizione di liberta'

senzatetto

Sicilia

sicurezza pubblica

sindacato

situazione sociale