MONTAGNOLI, SALVINI, FUGATTI, BUONANNO e REGUZZONI. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
sulla rete ferroviaria lombarda, con l'entrata in vigore del nuovo orario, sono stati soppressi tre treni (quello delle 6,35 da Como e i due treni delle 6,23 e 6,33 da Bergamo, via Carnate) dei 34 in arrivo a Monza verso Milano. La soppressione dei 2 treni da Bergamo ha comportato ritardi di 10-15 minuti ai treni successivi e situazioni di straordinario sovraffollamento, in quanto i viaggiatori di Carnate, Arcore e Monza si sono dovuti concentrare sui 5 treni successivi provenienti da Lecco/Sondrio e Bergamo (via Carnate);
sulla linea Milano-Chiasso, su cui già prima del cambio orario i 3 treni dell'ora di punta risultavano molto affollati (al limite della loro capienza), si è registrato un aumento dell'affollamento per la soppressione del treno delle 6,35. I treni viaggiavano mediamente con 5 minuti di ritardo. Sul nodo di Treviglio, in una recente mattina per quanto riguarda i 20 treni in arrivo a Pioltello verso Milano, i treni della Milano-Brescia, Bergamo e Cremona, hanno viaggiato fino alle 8,30 sostanzialmente in orario;
le due navette Treviglio-Milano hanno registrato ritardi superiori ai 20 minuti, senza tuttavia creare eccessivi problemi di sovraffollamento ai treni successivi. I problemi sulla linea sono stati causati dalla soppressione dell'Eurostar delle 7,40 da Brescia: i successivi treni del trasporto regionale provenienti da Brescia si sono dovuti far carico dei viaggiatori del treno soppresso, accumulando pesanti ritardi e situazioni di sovraffollamento. Il treno 10610 è stato soppresso, il treno 2092 è arrivato in Centrale con 45 minuti di ritardo;
i treni interregionali registravano un tasso di affollamento analogo alla situazione prima del cambio orario. Il primo Eurostarcity utile per arrivare a Milano (previsto in Centrale alle 8,25) a Pioltello, ha addirittura ceduto il passo al treno Eurostar proveniente da Venezia, accumulando ulteriori 15 minuti di ritardo;
i treni della linea Milano-Bergamo via Treviglio, composti da 7 vetture doppio piano, hanno viaggiato in orario, fuorché il treno delle 8,02 previsto in Centrale alle 8,50, che ha registrato 10 minuti di ritardo;
il treno in partenza alle 7,19 da Piacenza per Milano (con fermate a Casalpusterlengo, Lodi e Milano), inizialmente previsto dalla Regione Emilia-Romagna e il cui servizio era stato incluso nel documento allegato al patto del trasporto pubblico locale come requisito essenziale dalla Provincia di Lodi, non è stato effettuato;
nella regione Veneto risulta essere entrato in vigore un orario non concordato, come ha riconosciuto la stessa Trenitalia, come non era stato concordato quello dell'anno scorso;
nel sistema ferroviario regionale è stato optato per quello che al momento appare come il male minore: rispetto alla prospettiva che i pendolari debbano pagare due abbonamenti, uno per i treni Eurostar e uno per quelli regionali, con una maggiorazione del 5 per cento si potrà avere l'abbonamento «unico»;
i pendolari e l'amministrazione regionale hanno ribadito la non accettazione del nuovo orario in vigore dal 14 dicembre per le pesanti ricadute sul trasporto regionale e sui pendolari, essendo fermamente contrari alle interferenze dei treni a lunga percorrenza con il trasporto regionale negli orari di punta, perché questo comporta allungamenti dei tempi di percorrenza anche di mezz'ora su tratte brevi e spostamenti di orario penalizzanti;
nello stesso comparto risultano essere stati effettuati tagli corse, infatti alla preannunciata sostituzione di alcuni convogli ferroviari con un servizio di autobus, saranno soppressi solo quelli con una frequentazione inferiore ai 36 passeggeri e non 50, come voleva Trenitalia. Rispetto alle 21 corse sostitutive previste da Trenitalia, la Regione «salva» 4 treni;
nella regione Trentino-Alto Adige è stato cancellato l'Eurostar Bolzano-Roma, sia in andata che nella tratta inversa, cancellazione che costringe gli utenti ad usufruire del trasporto aereo per recarsi in tempi rapidi a Roma, con l'inconveniente che risultano essere esponenzialmente più costosi, mentre se si vogliono usare i treni previsti, il viaggio verso la capitale ha una durata di un'ora e due minuti in più;
anche il Piemonte è travolto da questa ristrutturazione negativa, infatti molti convogli ferroviari sono stati sostituiti da servizi di autobus come sulla linea Varallo Sesia-Novara, Santhià-Torino e Biella-Torino, il che comporta una riduzione di posti disponibili e di ritardi nelle corse -:
se il Ministro interrogato, essendo a conoscenza della situazione, non intenda intervenire presso i vertici di Trenitalia al fine sia di fare rispettare gli accordi sottoscritti sia di concertare con le realtà locali la predisposizione di un orario ferroviario che tenga conto delle esigenze dei pendolari, che risultano essere penalizzati oltre ogni limite. (5-00785)