LENZI, FEDERICO TESTA e CODURELLI. -
Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:
l'Inps è tenuta a rilevare i redditi per tutti i percettori di prestazioni pensionistiche collegate al reddito (le pensioni integrate al trattamento minimo, maggiorazione sociale, da trattamenti familiari e incumulabilità e le prestazioni concesse agli invalidi civili);
ne consegue che le pensioni dei soggetti interessati dalle dichiarazioni reddituali vengono ricalcolate e da tale aggiornamento possono scaturire, per il periodo a cui si riferiscono i dati reddituali, dei conguagli negativi, positivi o la conferma dell'importo della pensione riscossa per effetto rispettivamente dell'aumento, della diminuzione e della conferma dei redditi dei pensionati;
i conguagli negativi, i quali sono degli indebiti a carico degli interessati, vengono gestiti dalle unità periferiche dell'Istituto utilizzando un'apposita procedura, mentre quelli positivi, che rappresentano degli arretrati per i pensionati, sono comunicati e trasferiti in rete alle unità periferiche dell'Istituto per il controllo, la convalida e la messa in pagamento degli importi a favore dei pensionati interessati;
ai pensionati viene inviata una lettera generica con indicazione del solo importo del conguaglio; non vengono inviati i prospetti di liquidazione con i dati di dettaglio che generano gli arretrati e, pertanto, essi non sono in condizione di controllare e di sapere se e quando viene effettuato il pagamento degli importi dovuti. La lavorazione dei dati reddituali, pertanto, difetta di trasparenza nei confronti dei pensionati;
la contraddizione del sistema è rappresentata dal fatto che viene tenuto fuori il tempo che intercorre dal ricalcolo della pensione fino al momento della conferma del pagamento degli arretrati che avviene telematicamente. Inoltre, le giacenze di tale prodotto non vengono rilevate automaticamente e, quindi, non rappresentano un dato credibile e obiettivo;
la ritardata o mancata gestione dei conguagli pensionistici porta dei danni ai pensionati in un momento in cui la situazione economica del Paese ed il costo della vita non è favorevole ai redditi bassi, rappresentati soprattutto dai pensionati che vivono con estrema difficoltà i problemi della vita quotidiana;
gli importi di tali conguagli partono da poche decine di euro fino ad arrivare a diverse migliaia di euro. Per i pensionati tali importi rappresentano non la risoluzione definitiva dei loro problemi ma almeno un supporto per la gestione della loro sopravvivenza, considerata l'inflazione al 4 per cento, l'aumento dei prezzi dei beni di prima necessità e la perdita del potere d'acquisto delle pensioni -:
se non reputi necessario conoscere la quantità e gli importi di tali conguagli, suddivisi per anni di riferimento e classificati per provincia;
se non ritenga opportuno intervenire presso l'Inps per velocizzare e conseguire una gestione corrente del pagamento dei conguagli in questione supportata da una puntuale e corretta rilevazione statistica automatizzata.(5-00767)