MONTAGNOLI. -
Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti.
- Per sapere - premesso che:
a causa della ormai cronica insufficienza di personale della MCTC di Vicenza, le richieste di esame per le patenti di categoria A e B vengono evase solo per il 20-25 per cento della domanda complessiva;
attualmente le persone che prestano servizio in Motorizzazione sono 38, di cui 5 part-time a fronte di una quantità di lavoro che ne richiederebbe almeno 70;
è assolutamente necessario andare fino in fondo ad un'emergenza, quella della cronica mancanza di esaminatori messi a disposizione dagli uffici della locale MTCT, che dà alla provincia di Vicenza la «maglia nera» in Veneto, e non solo, per i tempi di attesa necessari ad ottenere la patente di guida;
in tutto il resto d'Italia e del Veneto mediamente ci si impiega un mese e mezzo, massimo due per diventare neopatentati mentre a Vicenza bisogna aspettare almeno quattro mesi, con il rischio di dover rinnovare il foglio rosa, che comporta un ulteriore aggravio di spesa per i giovani e, giocoforza, per le loro famiglie;
il Direttore Vitelli ha assicurato che manderà rinforzi da altre sedi e questo già è una buona notizia, ma gli operatori e gli utenti vicentini si aspettano molto di più, chiedono che l'organico dell'ufficio di Vicenza, che tra l'altro sta già dando il massimo, sia completato;
le possibilità di integrazione del personale sembrerebbero esserci, perché quattro dipendenti ministeriali dell'aeroporto Dal Molin di Vicenza hanno chiesto di andare in mobilità alla Motorizzazione provinciale. Nonostante i recenti provvedimenti del Governo, che dovrebbero facilitare gli spostamenti da situazioni di esubero a uffici sguarniti, pare invece che queste domande di mobilità si siano perse nel nulla;
da inizio 2008 Vicenza è fortemente in affanno per quanto riguarda l'emissione di nuove patenti di guida, con una necessità di almeno di 360 sedute al mese, che significa circa 2.100 esami, mentre alla fine se ne ottengono, nel migliore dei casi, 180 e spesso anche 120;
se fosse fatta una media, fino ad oggi sono state evase poco più del 30 per cento delle nostre richieste. II che significa che ogni mese la lista di attesa si allunga di un migliaio di persone, che devono aspettare mesi prima di sostenere la prova. Una situazione che è diventata oramai ingestibile, con le autoscuole tra «l'incudine» di uffici pubblici che a livello centrale non danno risposte e il «martello» dei giovani e dei loro genitori arrabbiati per questa situazione;
ad aggravare il tutto a dicembre scade la proroga all'entrata in vigore del provvedimento che vieterà ai neopatentati di guidare, per almeno un anno, automobili di potenza superiore a 50 Kw/t, impedendo, in molti casi, l'utilizzo dell'auto di famiglia a questi ragazzi (superano, infatti, questa soglia, tante vetture di uso comune);
lo scorso anno l'emergenza fu tamponata, grazie all'intervento della struttura regionale (il S.I.I.T. Veneto), con gli straordinari di esaminatori provenienti da altre MCTC del Veneto, tra l'altro pagati dalle autoscuole. Un provvedimento che, però, non è stato rinnovato nel 2008, facendo precipitare ancor più una situazione già critica -:
se il Ministro interrogato, essendo a conoscenza della situazione, ed in attesa di un provvedimento definitivo non intenda predisporre immediatamente una soluzione momentanea del problema esami che potrebbe consistere nell'invio a Vicenza di personale proveniente da altre province che non hanno particolari problemi. (5-00698)