ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00621

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Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 88 del 18/11/2008
Firmatari
Primo firmatario: BONIVER MARGHERITA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 18/11/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
ZACCHERA MARCO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/11/2008
PIANETTA ENRICO POPOLO DELLA LIBERTA' 18/11/2008


Commissione assegnataria
Commissione: III COMMISSIONE (AFFARI ESTERI E COMUNITARI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEGLI AFFARI ESTERI delegato in data 18/11/2008
Stato iter:
19/11/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 19/11/2008
Resoconto ZACCHERA MARCO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 19/11/2008
Resoconto SCOTTI VINCENZO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (AFFARI ESTERI)
 
REPLICA 19/11/2008
Resoconto ZACCHERA MARCO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 19/11/2008

SVOLTO IL 19/11/2008

CONCLUSO IL 19/11/2008

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-00621
presentata da
MARGHERITA BONIVER
martedì 18 novembre 2008, seduta n.088

BONIVER, ZACCHERA e PIANETTA. -
Al Ministro degli affari esteri.
- Per sapere - premesso che:

la signora Rose Kabuye, direttrice generale del protocollo presso la Presidenza della Repubblica del Rwanda, è stata arrestata due giorni fa a Francoforte sul Meno, dove si trovava in missione ufficiale per preparare una visita di Stato in Germania del Presidente Paul Kagame;

la signora Kabuye è in carcere su esecuzione di un ordine di cattura internazionale emesso dalla magistratura francese per l'accusa, formulata dalla stessa magistratura francese, di coinvolgimento nell'attacco del 1994 all'aeroporto di Kigali, nel corso del quale fu abbattuto l'aereo che trasportava l'allora Presidente Habyarimana e tutti gli altri passeggeri;

l'attentato fu il fattore scatenante del genocidio che, in appena un centinaio di giorni, costò la vita a circa un milione di persone, prevalentemente di etnia tutsi, anche se gli hutu moderati non furono risparmiati;

la posizione del giudice francese in merito alla responsabilità dei ribelli tutsi nell'attentato al Presidente Habyarimana non è condivisa da nessun altro Paese. L'episodio può infatti essere letto in modo completamente opposto se si tiene in conto che il Presidente Habyarimana rientrava da riunioni volte a porre le basi per un accordo con i ribelli tutsi, per cui gli attentatori sarebbero estremisti hutu sostenuti, oltretutto, dal commercio di armi internazionale;

da anni il Governo rwandese chiede alla Francia e alla comunità internazionale di far luce sul comportamento dei militari francesi intervenuti nel sud-ovest del Paese africano dopo l'inizio del genocidio, con la cosiddetta Opération Turquoise (22 giugno-22 agosto 1994, 2.550 uomini);

il Governo rwandese sostiene che con l'Opération Turquoise, autorizzata dalle Nazioni Unite, i francesi avevano creato una zona umanitaria sicura, che ufficialmente doveva servire a proteggere i tutsi in fuga. In realtà l'intervento dei legionari francesi consentì alle forze governative in fuga e ai genocidari hutu di trovare rifugio in Congo, l'allora Zaire;

la Commissione, formalmente indipendente, che dal 2004 lavora su tali vicende ha raccolto testimonianze assai compromettenti contro i militari francesi accusati, tra l'altro, di aver spesso temporeggiato per non impedire i massacri e di avere relazioni strette con le squadre degli hinterhamwe, ovvero gli estremisti hutu;

il Governo rwandese tiene in grande considerazione la denuncia del colonnello belga Luc Marchal, impiegato nella MINUAR (la missione dell'Onu in Ruanda), secondo cui uno degli aerei francesi, inviato per rimpatriare gli europei in fuga all'inizio del genocidio, era arrivato carico d'armi destinate agli hutu che quel genocidio stavano compiendo;

il giudice che ha disposto l'arresto della signora Rose Kabuye è lo stesso Jean-Louis Bruguière che ha condotto un'indagine per accusare il Presidente rwandese Kagame e nove membri del suo entourage di aver organizzato l'attentato del 1994;

l'associazione Peace Reporters fa dichiarare a Linda Melvern, giornalista e autrice del libro Conspiracy to Murder: The Rwanda Gonocide and the International Community: «Mi auguro che il giudice francese renda pubbliche le conclusioni delle sue indagini, ma mi permetta di dire che un'inchiesta in cui non sono neanche stati sentiti gli uomini della torre di controllo dell'aeroporto di Kigali (che assistettero all'attentato in diretta, ndr) non può essere giudicata rigorosa»;

l'Unione Africana ha stigmatizzato pesantemente con una nota inviata al Governo francese l'ingiustificabile arresto di un membro del Governo rwandese in missione diplomatica in un Paese europeo;

il Presidente rwandese Paul Kagame ha dichiarato l'11 aprile scorso che se la Francia ritiene di avere il potere di giudicare cittadini rwandesi, allora anche il Rwanda può emettere mandati di arresto contro cittadini di altri paesi. Il Rwanda si prepara quindi a procedere nei confronti di cittadini francesi ritenuti colpevoli di complicità nel genocidio del 1994. Gli inquirenti rwandesi hanno già redatto le ordinanze di rinvio a giudizio per complicità nel genocidio del '94 a carico di 23 cittadini francesi;

la tensione tra il Rwanda e l'Europa sta crescendo: il Paese africano oggi ha infatti espulso l'ambasciatore tedesco a Kigali e al contempo ha richiamato in patria il proprio rappresentante a Berlino «per consultazioni» -:

quali iniziative il Governo italiano intenda assumere, in una fase delicata per la regione dei Grandi Laghi, al fine di ottenere dalle autorità francesi la liberazione della signora Kabuye e ripristinare così le regole del diritto internazionale, contribuendo al lavoro che altri Paesi europei, tra cui il Regno Unito, stanno compiendo per ristabilire buoni rapporti tra tale Paese e l'Europa. (5-00621)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

aeroporto

arresto

cittadino della Comunita'

cittadino straniero

crimine contro l'umanita'

crimine di guerra

esercito

estremismo

giudice

mortalita'

omicidio

referendum

Repubblica democratica del Congo