NICOLA MOLTENI, RIVOLTA, LAURA MOLTENI e RONDINI. -
Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:
le vicende degli ultimi giorni relative alla Croce Rossa italiana sembrano confermare che ancora una volta l'ente si trova in una situazione di profondo disordine organizzativo, contabile e finanziario;
dal 1980, infatti, la Croce Rossa italiana è stata soggetta ad un lungo periodo di commissariamento, durante il quale le mansioni di competenza degli organi ordinari sono state svolte da diversi Commissari Straordinari di nomina governativa, che si sono succeduti per 18 anni;
il commissariamento della Croce Rossa si è risolto nel 1998, con la promulgazione di un nuovo Statuto dell'Ente che prevedeva la possibilità di svolgere l'elezione degli Organi di governo interni e l'onorevole Mariapia Garavaglia (ultima commissaria in carica) eletta Presidente Nazionale della Croce Rossa italiana;
nel 2003, la Croce Rossa italiana è stata nuovamente commissariata dal Governo Berlusconi II ed è stato nominato come Commissario Straordinario l'avvocato Maurizio Scelli; il commissariamento è continuato fino al 2005 quando, a seguito dell'emanazione di un nuovo ulteriore Statuto, è stato eletto come Presidente Nazionale Massimo Barra, tutt'ora in carica;
se l'approvazione del nuovo Statuto sembrava aver veicolato la Croce Rossa italiana verso una nuova stagione gestionale ed operativa, le notizie diffuse negli ultimi giorni dagli organi di stampa sul commissariamento di alcuni comitati locali e sul rischio di commissariamento dell'intero ente confermano la persistenza di diffusi problemi organizzativi e finanziari;
nel tentativo di provvedere alla copertura del disavanzo dell'ente, computato in 21,8 milioni di euro, fin dall'anno scorso, il Comitato centrale ha chiesto alle unità territoriali un «contributo di solidarietà» di entità non inferiore ai 5.000 euro;
i Comitati locali hanno opposto obiezioni nei confronti di tale richiesta, evidenziando in primo luogo che le risorse umane e finanziarie della Croce Rossa italiana non sono equamente distribuite sul territorio nazionale; in secondo luogo, i Comitati locali hanno chiesto al Comitato centrale informazioni dettagliate sul bilancio, sull'attività, sui dipendenti ed emolumenti del Comitato centrale;
dopo un anno di dibattiti sulla questione, 10 Comitati locali hanno corrisposto all'unità centrale il contributo di solidarietà richiesto; la decisione di erogare tale contributo è stata motivata dalla necessità di preservare l'unitarietà ed indivisibilità della Croce Rossa;
altri Comitati provinciali hanno invece deciso di non corrispondere tale contributo; tra i Comitati che hanno negato il pagamento del contribuito di solidarietà compare anche il Comitato provinciale di Como, che è stato prontamente commissariato attraverso una comunicazione via fax;
tale procedura appare palesemente contraria al principio della territorializzazione nell'organizzazione della Croce Rossa italiana, da ultimo confermata anche dal nuovo Statuto dell'Ente approvato con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 6 maggio 2005, n. 97;
ai sensi dell'articolo 27 dello Statuto, spetta infatti ai comitati regionali svolgere i compiti di indirizzo e vigilanza dell'attività della Croce Rossa nel territorio della regione e di coordinamento dell'attività dei rispettivi comitati provinciali, sicché si dubita sulla stessa legittimità dell'intervento sostitutivo del Comitato centrale;
l'articolo 45 dello Statuto, nel disciplinare le entrate dell'Associazione, non sembra peraltro contemplare alcuna forma di contribuzione straordinaria a carico delle unità territoriali dell'Ente;
la situazione debitoria della Croce Rossa - compromessa dalle stesse vertenze in atto per la stabilizzazione dei circa 1.900 precari dell'associazione - sembra essere di entità tale da rendere impellente il commissariamento dell'intera struttura, come confermato da notizie ricorrenti circolate nell'ultima settimana -:
quale sia la posizione del Ministro interrogato in merito alla decisione del Comitato centrale della Croce Rossa di commissariare il Comitato provinciale di Como a titolo di sanzione per il mancato pagamento del contributo di solidarietà richiesto per il ripiano dei disavanzi dell'ente;
quale sia l'entità della situazione debitoria della Croce Rossa e quali i dati relativi al bilancio, all'attività, ai dipendenti e agli emolumenti del Comitato centrale dell'ente;
quali misure il Ministro interrogato intenda adottare al fine di promuovere il ripristino della regolarità dell'operato della Croce Rossa rispetto alle disposizioni del relativo Statuto riportate in premessa.
(5-00575)