LIVIA TURCO e BURTONE. -
Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:
la Lenalidomide, farmaco orfano indicato nel trattamento del Mieloma Multiplo (MM), rara neoplasia del sangue (circa 5 soggetti ogni 100.000) con un'aspettativa di vita di soli tre anni se non adeguatamente trattata, è in attesa di essere inserito nel PTOR della regione siciliana;
approvato da FIDA nel 2006 e dall'EMEA a giugno del 2007, a seguito della valutazione positiva di AIFA, lenalidomide è disponibile in Italia da marzo del 2008;
il farmaco, in forma orale, ha dimostrato con due grandi trial randomizzati di fase III pubblicati sul New England Journal of Medicine, di allungare significativamente la vita nei pazienti affetti da Mieloma Multiplo;
nonostante esistano terapie con associazioni di farmaci (come i chemioterapici ovvero i cortisonici) che hanno dato buoni esiti in quest'area terapeutica, accade che i pazienti sviluppino resistenze o intolleranze alle molecole assunte. Per questi, in particolare, la terapia con lenalidomide risulta un vero e proprio salvavita;
lenalidomide risulta inoltre - ad oggi - il farmaco più monitorato al mondo e per il quale si può affermare un utilizzo assolutamente appropriato: è infatti prescritta e somministrata esclusivamente nell'ambito di un innovativo Programma di gestione del rischio volto a controllare il rischio di eventi avversi e, soprattutto, di assunzione della molecola in gravidanza;
tale programma si applica a ogni singola prescrizione ed è vincolato ad un ulteriore strumento di controllo dell'appropriatezza che è il registro oncologico AIFA;
nessuna dispensazione è possibile senza aver completato le schede che costituiscono l'intero processo di monitoraggio, che comprende sia il Programma di gestione del rischio che il registro oncologico;
nel corso dell'anno tutte le regioni italiane hanno provveduto all'inserimento del farmaco nei propri Prontuari terapeutici, ad eccezione della sola regione Siciliana;
il 17 settembre scorso, nonostante le sollecitazioni circa la necessità di ricorrere a tale farmaco, la Commissione regionale deputata ad aggiornare il prontuario siciliano, non ha autorizzato l'inserimento di lenalidomide;
accade che alcuni servizi farmaceutici e farmacie territoriali non dispensano (per ragioni economiche) il farmaco neanche a quei pazienti che, in attesa che il farmaco venisse inserito nel PTOR siciliano, non avendo più adeguate alternative terapeutiche disponibili, sono stati trattati con lenalidomide;
questa situazione appare tanto più paradossale in quanto unica su tutto il territorio nazionale e lesiva di diritti fondamentali, come la libertà di scelta nelle cure, l'accesso equo ai LEA su tutto il territorio nazionale, l'autonomia e la responsabilità del medico nell'esercitare la sua professione -:
quali iniziative intenda adottare affinché la regione Siciliana adotti provvedimenti in tempi rapidi, in modo che il farmaco sia inserito nel prontuario terapeutico regionale, anche per favorire l'uniforme erogazione dei livelli essenziali di assistenza sull'intero territorio nazionale. (5-00543)