ATTO CAMERA

INTERROGAZIONE A RISPOSTA IMMEDIATA IN COMMISSIONE 5/00541

scarica pdf
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 74 del 29/10/2008
Firmatari
Primo firmatario: BARANI LUCIO
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 29/10/2008
Elenco dei co-firmatari dell'atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
BOCCIARDO MARIELLA POPOLO DELLA LIBERTA' 29/10/2008


Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
  • MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DEL LAVORO, DELLA SALUTE E DELLE POLITICHE SOCIALI delegato in data 29/10/2008
Stato iter:
30/10/2008
Partecipanti allo svolgimento/discussione
ILLUSTRAZIONE 30/10/2008
Resoconto BARANI LUCIO POPOLO DELLA LIBERTA'
 
RISPOSTA GOVERNO 30/10/2008
Resoconto FAZIO FERRUCCIO SOTTOSEGRETARIO DI STATO - (LAVORO, SALUTE E POLITICHE SOCIALI)
 
REPLICA 30/10/2008
Resoconto BARANI LUCIO POPOLO DELLA LIBERTA'
Fasi iter:

DISCUSSIONE IL 30/10/2008

SVOLTO IL 30/10/2008

CONCLUSO IL 30/10/2008

Atto Camera

Interrogazione a risposta immediata in Commissione 5-00541
presentata da
LUCIO BARANI
mercoledì 29 ottobre 2008, seduta n.074

BARANI e BOCCIARDO. -
Al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali.
- Per sapere - premesso che:

il comitato nazionale per la farmacovigilanza pediatrica «Giù le Mani dai Bambini» - il quale consorzia 200 enti tra pubblici e privati, incluse undici università e 15 ordini dei medici - ebbe a sollevare sugli organi di stampa il caso di genitori i quali - favorevoli all'uso indiscriminato di prodotti psicoattivi sui minori - qualificandosi come «psicologi» pur non essendo iscritti all'Albo professionale, in Emilia Romagna e non solo si aggirerebbero per le scuole organizzando corsi a genitori ed insegnanti per propagandare l'uso di metanfetamine e psicofarmaci per sedare bambini distratti ed agitati;

la procura di Bologna, nella persona del Pubblico Ministero Luigi Persico, aveva ritenuto di aprire un fascicolo contro ignoti per approfondire le circostanze in questione, dando poi la notizia di aver avanzato al GIP una richiesta di archiviazione, stante l'assenza di illeciti identificabili con chiarezza a carico delle persone di cui alla segnalazione del Comitato «Giù le Mani dai Bambini»;

pur procedendo verso l'archiviazione del fascicolo, il Pubblico Ministero - secondo quanto confermato dallo stesso agli organi di stampa - ha ritenuto opportuno inviare un chiaro monito alle istituzioni sottolineando con una comunicazione scritta come in futuro ogni eventuale corso di informazione/formazione su temi afferenti problematiche di comportamento dei minori dovrà essere svolto esclusivamente in presenza di un medico specialista della struttura pubblica, a maggior garanzia delle stesse famiglie;

successivamente alla pubblicazione sui media dell'intenzione del PM di chiedere l'archiviazione del fascicolo, un genitore ha anonimamente fatto pervenire al Comitato «Giù le Mani dai Bambini» un nastro contenente la registrazione di una lunga telefonata tra il genitore stesso e la presidente di una di tali associazioni attive per la promozione dell'uso di prodotti psicoattivi sui minori;

tale nastro, da una prima verifica peritale, risulta autentico, genuino e non frutto di manipolazione;

in tale registrazione, la sedicente esperta si fa chiamare «Dottore» dall'interlocutore e discute di «colleghi» dell'Ordine dei Medici, Ordine professionale al quale non risulta iscritta, parla di psicofarmaci con grande leggerezza e ne spiega gli effetti sul cervello dissertando di genetica e di diagnosi sui bimbi, di fatto invogliando il suo interlocutore ad adottare come terapia sui minori prodotti psicoattivi in quanto «stracollaudati ed utilissimi» e - secondo lei - «usati in passato anche da dentisti e pneumologi», e conferma sia di avere rapporti stretti con le scuole, dove spiega alle insegnanti «come trattare questi bambini difficili» e dove avrebbe rintracciato «fino a 6 bambini malati per ogni classe», ed anche di intercettare genitori a Bologna, Mantova, Ferrara, per convincerli all'uso di psicofarmaci sui bambini;

nella telefonata la sedicente psicologa/medica attacca duramente l'ASL di Bologna (centro di eccellenza della neuropsichiatria) accusata - a suo dire - «di non dare gli psicofarmaci ai bambini», e che pure questa signora afferma di gestire un non meglio precisato centro di assistenza dove i bambini con disturbi del comportamento «possono essere portati durante la settimana per monitoraggio e per fare il lavoro che va fatto», sostituendosi quindi all'ASL che secondo lei «non garantisce i risultati» (dell'autorizzazione e del convenzionamento di tale presunto centro non vi è traccia alcuna);

sempre nel corso della telefonata la sedicente psicologa nomina l'ASL di San Donà di Piave ed alcuni medici compiacenti di quella struttura in relazione a quello che appare come un grave illecito, ovvero il contrabbando dall'estero verso l'Italia - avvenuto fino a meno di due anni fa - di metanfetamine utilizzate poi per sedare bambini distratti ed agitati, quando nel nostro paese - in carenza di stringenti linee guida approvate solo quest'anno - l'uso di questi prodotti era tassativamente vietato, in quanto erano classificati nella stessa tabella di cocaina ed eroina;

come risulta da documenti ancora recentemente pubblicati su siti internet istituzionali, incluso il comune di Bologna questa signora si qualifica lei stessa come psicologa senza esserlo e senza risultare negli elenchi del corrispondente Albo Professionale, la cui iscrizione è per legge dello Stato obbligatoria per l'esercizio di questa professione;

è giunta recentemente notizia che - probabilmente alla luce di tutto quanto sopra - la magistratura di Bologna ha deciso di riaprire l'inchiesta che era in fase di archiviazione -:

se non ritenga di avviare con la massima sollecitudine le necessarie ed urgenti iniziative di controllo per verificare la veridicità dei fatti descritti in premessa e l'eventuale perdurare ad oggi di tali malepratiche sanitarie riguardo ad altre patologie dell'infanzia. (5-00541)
Classificazione EUROVOC:
EUROVOC :

associazione professionale

fanciullo

insegnante

istituto di istruzione

medico

minore eta' civile

ordine professionale

pubblico ministero

servizio sanitario

stupefacente

telefono